Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Blain

  1. .

    Ted Carter



    Schermata_2022-12-08_alle1_2




    Erano ormai passati vari giorni da quando aveva iniziato a sentire la "voce".
    In modo eloquente gli sussurrava parole dolci, complimenti che aveva iniziato ad apprezzare e frasi che avevano sostituito i suoi stessi pensieri:

    "Sei un campione Ted"

    "Non puoi perdere. Sei il migliore!"

    "La cintura non è un peso per te"


    Dapprima era spaventato e desideroso di parlarne con qualcuno. Agrodon era però tornato nel suo mondo d'origine e per quanto cercasse, in ogni angolo di Endlos, gli parve di non trovare nessuno che lo potesse aiutare.
    Si era chiuso in sè stesso e nella sua camera dell'Albero-Casa, sperando che fosse solo una cosa passeggera.
    Tutto sembrava essere iniziato da quando aveva finalmente indossato la Cintura D'Ercole.

    Guardandosi allo specchio aveva visto come il suo corpo era cambiato, divenendo ancora più alto di una ventina di centimetri e di come i suoi muscoli si fossero gonfiati come palloni. Il volto si era fatto più squadrato e lo sguardo più ... cattivo.
    Aveva provato varie volte a togliersi la Cintura, ma ad ogni tentativo le mani si fermavano da sole prima che se la potesse sfilare.

    "Perchè privarsi di questo potere? Qualcuno me lo potrebbe rubare. Io sono il solo che posso usarlo."


    Erano diventati quelli i suoi pensieri negli ultimi tempi.

    Immerso nell'ammirarsi allo specchio e nell'esercizio fisico, aveva smesso di farsi vedere fuori dalla sua camera, la quale era ridotta ad una sorta di discarica ambulante. Anche la disciplina era stata spodestata.
    Al suo posto vi erano ormai solo due pensieri: Ted Carter e la Cintura.

    Quando qualcuno, con molto coraggio, fece scivolare una lettera sotto la porta, il campione non se ne rese conto prima di un paio d'ore. Solo quando i suoi occhi si allontanarono dallo specchio vide il rettangolo bianco sul suo pavimento.
    Incuriosito aprì la busta strappando la carta che ne proteggeva il contenuto.
    Un bagliore ambrato gli brillò negli occhi quando lesse: SFIDA e DALELI


    La temperatura stava diventando piacevole quando, appoggiato ad un basso muro, Ted Carter si accese una sigaretta.
    Il sole stava lasciando la sua terribile presa sullo Yuzrab e presto, dopo il tramonto, sarebbe arrivato il freddo della notte.
    Nessuno aveva provato a fermarlo o a chiedergli dove stesse andando con tanta furia e se qualcuno, povera anima, avesse pur tentato tale approccio, Ted lo aveva sorpassato senza degnarlo di uno sguardo o di una parola.

    "Che sbruffone quello che ti ha sfidato"

    Esclamò con ardore la voce nella sua testa.

    "Gli spaccherò la testa in due!"


    Replicò il pugile, senza il suo classico sorriso.

  2. .

    Mi sono ritrovato a pensare molto in questi giorni: idee per progetti futuri, la vita e ovviamente il forum.
    Dopo un ragionamento che, almeno nella testa, sembrava funzionare molto bene, sono giunto alla conclusione di scrivere un “paio” di righe sul mio rapporto con Endlos.
    Vorrei essere in primis onesto con me stesso e ovviamente con tutti quelli con cui ho giocato. Non sono molto più attivo a causa di così tante ragioni che non saprei neanche da che parte rifarmi per poterle elencare ma la verità è che se si ha volontà non c’è scusa che tenga. Forse, più semplicemente, mi sento di aver dato tutto quello che potevo dare a questa bellissima piattaforma.
    Con il cuore in mano quindi scrivo queste poche parole: è stato bello ragazzi ma è giunto il momento che vada in pensione.

    Vorrei però prendermi la libertà della scrittura virtuale per poter fare dei ringraziamenti.
    Questo forum, questo bellissimo forum, mi ha dato tante emozioni e tanto intense che difficilmente mi potrò scordare.
    Le risate genuine con la storia della mucca, i brividi e la tensione del Circo, il senso del dovere nel proteggere Laputa e l’adrenalina nel combattere nell’Arena Nera.
    Voglio ringraziarvi con tutto me stesso per queste fantastiche sensazioni, così forti d’avermi scosso nel profondo. Spero soltanto di essere riuscito a trasmetterle a qualcun altro in tutti questi anni di attività.

    Mi permetterete di ringraziare anche tutta la community: chi c’è ancora, chi è passato ed è rimasto con noi per poco, chi sarebbe voluto rimanere di più però non c’è riuscito, di chi ha creato e chi ha criticato per rendere le cose ancora migliori.
    Sicuramente se questa comunità non ci fosse stata e non ci fosse ancora, Endlos sarebbe solo un bel piano dimensionale con nulla da raccontare.
    Leggere i vostri racconti, interagire con voi mi ha permesso di mettermi a confronto con me stesso in modi a me impensabili.
    Sono migliorato molto nella scrittura, scoprendo che mi regala molta più magia di quanto direi mai a giro.

    In sintesi mi rendo conto che è difficile dire quando è finita. Sono stato tanto tempo a criticare chi non lo fa ma adesso che mi ritrovo nei loro stessi panni ammetto che è difficile.
    Ragazzi, guardo la schermata della piattaforma e l’unica cosa che riesco a fare è sorridere. Un lungo solco lungo il viso come diceva De Andrè.

    In questo mio ritiro vorrei anche scusarmi con chi magari sperava di fare una giocata con me, mi scuso con i miei pg per non aver finito le loro Main Quest, mi scuso di avervi raccontato (tutto sommato) così poche storie.
    Io vi auguro il meglio e nel leggere queste righe vi sprono ad andare avanti e a chi, magari passa a leggere le presentazioni per farsi un’idea, sta osservando ora il forum gli dico: iscriviti.

    Endlos mi ha dato tantissimo. Mi ha letteralmente reso migliore e dato sicurezza in me stesso. Facendomi rendere conto che sotto, sotto sono sempre stato come Ted Carter

    Per questo io saluto il forum e tutto quello che è riuscito a creare, a tutte le persone che è riuscito a richiamare e a tutte le idee che vi verranno scritte sopra.

    Non è un vero addio ma è più di un semplice arrivederci.

  3. .
    Questo bell'uomo:

    Ted Carter // [Revisione] - [Conto]

  4. .
    Antonio Banderas


    VjSVQ0K


    "Piacere di conoscerla, io sono Elay Vos"

    Banderas non potè fare a meno di lasciarsi scappare un piccolo sorriso. Il nome di per se non era affatto buffo o altisonante, era però un nome completamente diverso da quelli che solitamente sentiva. Nomi antichi che i contadini si passavano da generazioni da padre a figlio, di quelli la sua testa ne era piena.
    Un nome come Elay Vos era però assai particolare da quelle parti e Banderas non riusciva ad osteggiare indifferenza per le cose nuove. Per questo sorrise.

    "Non si inganna, sono partito da Najaza, e la strada fin qui è stata più lunga di quanto mi aspettassi"

    Najaza!
    Un nuovo nome particolare ma di cui la sua conoscenza non era affatto impreparata. Aveva udito quel nome così poche volte che poteva contarle con le dita di una mano.
    Di fatto sapeva essere solo un posto lontano, oltre le montagne di Shea e nel cuore delle terre ghiacciate del Koldran.

    "Avete viaggiato molto! Spero che i miei prodotti non vi lascino deluso allora!"

    Banderas finì di girare la chiave nella serratura, riuscita che venne elogiata anche da Rosita con un poderoso "Chichirichi".
    Il portone era pesante ma il mugnaio sembrava essere riuscito a capire dove fare forza per poterlo aprire senza l'aiuto del grosso orco. Così, con semplicità, spalancò l'apertura liberando il passaggio che conduceva al suo interno.

    "Possedete un posto incredibile, Sir. Come fate a gestirlo tutto da solo?"

    Antonio guardò il visitatore mentre a passo deciso entrò nel suo laboratorio.
    Il piano terra era molto spazioso e a prima vista vi si poteva vedere molti tavoli ricoperti di farina, strane buste, prodotti freschi e molto altro. Vi era una grossa macina a pietra nell'angolo di cui il movimento lento e perpetuo poteva essere facilmente ricondotto alle pale del mulino ad acqua posto proprio fuori.
    Sparsi un po' ovunque, vi erano grossi sacchi di farina aperti o ancora ben sigillati. L'aria era piena di odori che andavano dal pane ben cotto a quello zuccherino dei biscotti appena sfornati.

    "Non sono solo a dire il vero. Ho tre collaboratori ma due sono appena andati a fare una consegna. Quindi siamo rimasti io e il Sasso ..."

    Come se avere pronunciato solo il suo nome fosse servito ad evocarlo, da dietro un sacco si alzò in aria un piccolo ciottolo (poco più grande di una mano) avvolto da una spessa e densa energia violacea.
    Similmente alla pietra, un apparecchio dall'aspetto pesante fece lo stesso.
    Galleggiò nell'aria come un uccellino per poi posarsi in un angolo ad almeno cinque metri da dove si trovava prima. Appena toccò terra perse lo strano alone e il Sasso si mosse verso i due.

    "Capo Banderas ...", una voce flebile sussurrata direttamente dentro la testa avrebbe iniziato a far rumore nelle orecchie dei due, " ... sento che con se porta un visitatore! Il suo passo mi è nuovo. Posso fare qualcosa?"

    L'uomo si voltò verso la pietra con fare calmo. Essa doveva essere lo strano collaboratore di cui aveva appena tessuto le lodi.

    "Per il momento no! Puoi andare. Per quanto riguarda lei invece, mio caro visitatore, gradisce del thè mentre mi racconta della sua avventura fino a qui?"

    Biscotti deliziosi:
    Maestro nell’arte del modellare la pasta frolla, Banderas riesce a metterci un amore che solo in pochi riescono ad emulare. La fragranza, la inzupposità e perfino il sapore, cambiano di persona in persona, fino a renderli perfetti persino per i palati più fini.
    Nessuno avrà da ridire dopo aver assaggiato una delle sue piccole creazioni.

    -(Biscotti dal gusto perfetto per chiunque gli assaggi)

    Linguaggio animale: Livello scolastico
    Ogni giorno sul set era qualcosa di speciale per Banderas e non per gli splendidi collaboratori e il lavoro manuale della lavorazione dei biscotti. Il motivo era solo uno e uno soltanto: Rosita.
    Un’amica di cui Antonio non riesce a fare a meno, una preziosa alleata nel momento del bisogno e del pericolo. Peccato che non la capisca più di tanto.

    -(Dialoga solo con Rosita, capendo in minima parte il senso.)

    Star del Cinema:
    Per quanto la gente continui a dire che è caduto in basso, Banderas non si è mai sentito così in pace con sé stesso. La gioia del lavorare la pasta frolla lo ha reso un uomo nuovo e migliore per certi versi. Queste emozioni le esterna continuamente, contagiando perfino chi ha intorno. A renderlo ancora più affascinante, è il fisico che è rimasto invariato durante gli anni. Ancora compatto e muscoloso per via degli allenamenti che si sottoponeva da giovane, i quali comprendevano attività fisiche di ogni genere, perfino camminare su una fune.

    -(Malia: Carisma; Malia: Tranquillità;+ 50% Agilità; + 50% Velocità; Equilibrio perfetto)
  5. .
    Salve!

    Dopo tanto vorrei provare ad usare quei pochi punti (20) che mi rimangano da parte per poter ingrossare il buon vecchio Ted.

    partiamo quindi con una tripla passiva:

    Everything is energy!

    Da quando ha ottenuto la tanto ambita cintura di Ercole, Ted si è ritrovato a lottare con un aumento sproporzionato della sua energia interiore.
    Questo aumento repentino ha avuto strani e singolari effetti su ciò che lo circonda e su cosa è in grado di percepire. Quando fa uso di mosse o si ritrova sotto uno stato di tensione, dal suo corpo fuoriescono in maniera del tutto naturale e spontanea delle scosse elettriche, visibili anche ad occhio nudo. Esse non avranno effetto sul nemico e non causeranno danno.
    Ted inoltre riesce a percepire chiaramente quando qualcuno usa il mana per lanciare determinate mosse, capendo con precisione la loro potenza e natura.

    - (Passiva gratuita: Only gdr; Percezione Consumo Mana; Percezione Tipologia mossa)

    Atomic Explosion/Beam:

    Ted userà la sua energia allo stadio più puro e distruttivo per effettuare un attacco dalla forza devastante.

    Atomic Beam: Ted incanalerà l'energia in una qualsiasi parte del suo corpo (quelle che usa di più sono la bocca e le mani) per spararla verso il nemico sotto forma di fascio luminoso e altamente distruttivo. A seconda della forza usata per potenziare questa mossa, il calore interno del fascio luminoso aumenterà di temperatura, in modo da passare da piccole scottature a pesanti ustioni. Il fascio sarà largo poco più di trenta centimetri ma la lunghezza può variare di molto.

    Atomic Explosion: Ted incanalerà l'energia in tutto il suo corpo diventando così momentaneamente luminoso, la tecnica non serve minimamente a questo dato che dopo essersi illuminato rilascerà tutta l'energia in una volta sola, sparandola in ogni direzione.
    L'effetto che provocherà è paragonabile a quello di un potente ordigno che causerà pesanti danni al nemico a causa della violenta esplosione. Il raggio d'azione della mossa va pari passo al consumo che il campione decide di effettuare.

    Consumo: Variabile (Basso/5m - Medio/7m - Alto/10m - Critico/15m)
  6. .
    Ted Carter // [Revisione] - [Conto]

    Gran Mastro Gingillo // [Revisione] - [Conto]


    Questi due ... please!
  7. .
    Antonio Banderas


    VjSVQ0K


    "Buongiorno, buon uomo!"

    "É questo l’ Ombra del Giglio? Mi hanno decantato le qualità dei suoi prodotti!"

    Sicuramente non era un volto familiare, assai distante dalle facce scottate dal sole dei contadini o di quelle belle impomatate degli abitanti di una delle Sette Sorelle. Era un uomo dall'aspetto bello e piacente, con lunghi capelli e uno sguardo che, a Banderas, fece provare un brivido lungo la schiena, sensazione data non tanto dalla soggezione ma da qualcos'altro, di cui il mugnaio non era a conoscenza.

    "Ma certamente Señor, il posto che cerca è proprio qui!"

    Si alzò in piedi cercando di pulirsi dai piccoli insetti che avevano iniziato a scoprire i suoi vestiti, si tolse i pochi fili d'erba che erano rimasti incollati ai pantaloni e richiamò Rosita vicino a se.
    Il pollo arrivò di corsa, un animale su cui Antonio avrebbe potuto fare affidamento anche durante le battaglie.

    "Mi scusi se il mulino non è ancora aperto. Non aspettavamo visitatori da così lontano ..."

    Esclamò dirigendosi a passo pacato verso la porta principale del suo laboratorio delle delizie. Quel giorno i suoi collaboratori, il nano e l'orco a due teste, erano andati a consegnare un grosso carico in un forno locale di una grande cittadina.
    La cadenza dei suoi passi era talmente calma che anche Elay avrebbe provato quella piacevole sensazione sulla pelle.

    "... io mi chiamo Antonio Banderas e sono il proprietario di questo mulino. Lei invece? Mi sembra che venga da lontano o sbaglio? Mi sembra che il suo volto debba raccontare una storia."

    Iniziò a frugarsi nella tasca alla ricerca della chiave per aprire la grossa

    Biscotti deliziosi:
    Maestro nell’arte del modellare la pasta frolla, Banderas riesce a metterci un amore che solo in pochi riescono ad emulare. La fragranza, la inzupposità e perfino il sapore, cambiano di persona in persona, fino a renderli perfetti persino per i palati più fini.
    Nessuno avrà da ridire dopo aver assaggiato una delle sue piccole creazioni.

    -(Biscotti dal gusto perfetto per chiunque gli assaggi)

    Linguaggio animale: Livello scolastico
    Ogni giorno sul set era qualcosa di speciale per Banderas e non per gli splendidi collaboratori e il lavoro manuale della lavorazione dei biscotti. Il motivo era solo uno e uno soltanto: Rosita.
    Un’amica di cui Antonio non riesce a fare a meno, una preziosa alleata nel momento del bisogno e del pericolo. Peccato che non la capisca più di tanto.

    -(Dialoga solo con Rosita, capendo in minima parte il senso.)

    Star del Cinema:
    Per quanto la gente continui a dire che è caduto in basso, Banderas non si è mai sentito così in pace con sé stesso. La gioia del lavorare la pasta frolla lo ha reso un uomo nuovo e migliore per certi versi. Queste emozioni le esterna continuamente, contagiando perfino chi ha intorno. A renderlo ancora più affascinante, è il fisico che è rimasto invariato durante gli anni. Ancora compatto e muscoloso per via degli allenamenti che si sottoponeva da giovane, i quali comprendevano attività fisiche di ogni genere, perfino camminare su una fune.

    -(Malia: Carisma; Malia: Tranquillità;+ 50% Agilità; + 50% Velocità; Equilibrio perfetto)
  8. .
    Antonio Banderas


    VjSVQ0K


    Un piccolo fiume scorreva vicino al mulino, dando forza alla ruota che faceva girare la macina al suo interno.
    L'acqua era pura e cristallina forse perchè, anche se Banderas non ne aveva mai avuto conferma, la sua sorgente doveva trovarsi proprio sulla cima dei monti Shea.
    Adorava sdraiarsi vicino alla sponda, disteso sul verde prato quando le pause del lavoro lo permettevano per pensare a qualsiasi cosa. Spesso anche Rosita andava con lui, beccando qualche formica che provava ad arrampicarsi sul suo padrone.

    "Aaaah Rosita, senti che pace ... esta es muy especial"

    Solo in mezzo ad un campo si poteva respirare quell'aria tanto pulita e profumata. Odorava di grano mietuto, dell'erba fresca che cresceva lungo la sponda del fiume. Antonio ci sentiva anche l'acqua del fiume, però forse doveva essere solo una sua idea.
    Quando si trovava sdraiato, a bracce conserte come in quel momento, l'unica cosa che riusciva a fare era lasciare che la sua mente vagasse in quei presidi tanto lontani che forse, almeno nel breve futuro, non avrebbe mai visto. Che bisogno c'era di spostarsi da Chediya quando ci si stava tanto bene? Sarebbe stato uno spreco di energie.
    Poi ne aveva sentite di notizie degli altri presidi, portati ai suoi orecchi dalle frasi fatte dei contadini o da quelle delicate del suo signore. Aveva dato una mano quando c'era stato bisogno e l'avrebbe data nuovamente, però sempre rimanendo dentro il suo bel mulino.
    Aveva faticato tanto per rimetterlo di nuovo in funzione, dando così da lavorare ai braccianti agricoli vicini e anche lontani.

    "Che pace Rosita! Così tanta che quasi mi viene voglia di smettere di pensare, solo per lasciarmi trasportare dal vento e da questa musica!"

    Il pollo non disse nulla continuando però a beccare per terra.
    Il mugnaio sapeva che non aveva tutto il giorno libero, adorava però approffitarsi di quella piccola pausa per godersi la vera e pura pace.
    Stava quasi per rialzarsi dal suo giaciglio erboso quando, tutto ad un tratto, sentì qualcuno camminare dietro di lui.

    "Hola amigo! Qué se necesita?"

    Biscotti deliziosi:
    Maestro nell’arte del modellare la pasta frolla, Banderas riesce a metterci un amore che solo in pochi riescono ad emulare. La fragranza, la inzupposità e perfino il sapore, cambiano di persona in persona, fino a renderli perfetti persino per i palati più fini.
    Nessuno avrà da ridire dopo aver assaggiato una delle sue piccole creazioni.

    -(Biscotti dal gusto perfetto per chiunque gli assaggi)

    Linguaggio animale: Livello scolastico
    Ogni giorno sul set era qualcosa di speciale per Banderas e non per gli splendidi collaboratori e il lavoro manuale della lavorazione dei biscotti. Il motivo era solo uno e uno soltanto: Rosita.
    Un’amica di cui Antonio non riesce a fare a meno, una preziosa alleata nel momento del bisogno e del pericolo. Peccato che non la capisca più di tanto.

    -(Dialoga solo con Rosita, capendo in minima parte il senso.)

    Star del Cinema:
    Per quanto la gente continui a dire che è caduto in basso, Banderas non si è mai sentito così in pace con sé stesso. La gioia del lavorare la pasta frolla lo ha reso un uomo nuovo e migliore per certi versi. Queste emozioni le esterna continuamente, contagiando perfino chi ha intorno. A renderlo ancora più affascinante, è il fisico che è rimasto invariato durante gli anni. Ancora compatto e muscoloso per via degli allenamenti che si sottoponeva da giovane, i quali comprendevano attività fisiche di ogni genere, perfino camminare su una fune.

    -(Malia: Carisma; Malia: Tranquillità;+ 50% Agilità; + 50% Velocità; Equilibrio perfetto)
  9. .
    CITAZIONE (Nightrun @ 10/6/2020, 13:55) 
    Ted e skekDor? Come la vedi? ^^

    Il Mugna aveva avuto una mezza idea, se ti va bene quella si potrebbe imbastire una cosa noi tre :D
  10. .


    Il tempo sembrò rallentare, congelato da quello stesso clima rigido che ti stava facendo provare le pene dell'inferno. I denti e gli artigli dei mastini si susseguirono con rapidità, abbattendo con forza e precisione ogni tua singola difesa. Saresti stato mangiato vivo, di questo ne eri sicuro ma l'unica cosa che ti faceva stringere i denti e andare avanti era la tua arma speciale: il tuo spirito di sacrificio.
    Nella tua miserabile vita ti era stato portato via tanto, quasi da farti pensare che nemmeno il tuo nome ti appartenesse più. Quella avidità morbosa dell'esistenza che ti si era incollata sulla pelle come fango secco, non ti aveva mai abbandonato succhiando via tutto, una zecca mai sazia.
    Avevi imparato a convivere con quella cosa, tanto da farla diventare tua fino a renderla un potere di cui nessuno ti avrebbe privato.
    Uno dei due mastini iniziò a sbavare, pronto ad assaporare la tua carne. Quella che sembrava semplice saliva si rivelò essere magma puro, che ti ustionò il braccio.
    Ti lamentasti di nuovo, sapendo che la tua sofferenza sarebbe durata poco.
    Riuscisti ad evocare giusto in tempo un piccolo pezzo di corteccia, grande abbastanza da parare la seconda colata di saliva lavica. Ti faceva male ogni singola parte del corpo, iniziavi ad essere stanco, tanto da non renderti minimamente conto di quello che stava succedendo al di fuori di te stesso.

    ”Spero abbia funzionato”

    Una frase detta talmente tanto piano da farla sembrare un pensiero soffocato nella propria testa. La corteccia che avevi nella mano sparì, al suo posto apparve invece un bastone irto di spine che esplosero, andandosi a conficcare nel cranio di entrambi gli esseri infernali.
    Speravi che fosse abbastanza doloroso per allontanarli entrambi da te.

    Vite Van Dukge
    Stato Fisico: Molto Stanco, Graffi su tutto il corpo, Bruciature lungo le gambe (Medio Diffuso), Segni di morsi profondi sulle braccia, Braccio sinistro con danni da fuoco (Basso)
    Stato Mentale: Tanto stanco da non riuscire a pensare
    Mana: 15 %

    Passive:

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

    Corteccia:


    Gli Antichi Alberi hanno visto molto nel giovane umano che si è presentato dinanzi a loro. Nei suoi occhi bruciava un fuoco intenso, tanto che perfino loro ne sono rimasti meravigliati. Le stesse fiamme bruciavano nonostante la perdita dell'occhio destro e il rigido giuramento da mantenere. Per questo hanno deciso, in comune accordo, di staccarsi un pezzo della loro stessa corteccia e donarla a lui. Vite infatti potrà evocare un pezzo di corteccia sul campo di battaglia, più precisamente sul braccio. Essa lo proteggerà sia d'attacchi di natura magica e fisica, incassando il colpo al posto suo.

    - Consumo: Basso (Difesa Magica e Fisica)

    Lo Spinoso:


    Non tutte le foreste sono "sicure", vi è sempre qualche pericolo in agguato pronto a spezzare ossa e rami. Questo particolare bastone si è evoluto proprio per contrastare questo problema. Un bastone ricoperto di spine acuminate apparirà sul campo di battaglia, che Vite userà subito per attaccare l'avversario. Le spine, lunghe trenta centimetri ognuna, verranno rilasciate nell'aria in base al consumo di mana e andranno a colpire bersagli multipli e lontani.

    - Consumo: Variabile (Basso/4 - 5m, Medio/6 - 7m, Alto/8 - 10m, Critico/10 - 15m) (Diviso in un Basso per entrambi)

  11. .
    Dopo tanto tempo, circa 8 mesi in totale, provo a tornare sul forum in maniera più stabile. Io direi di provare con una scena, giusto così per vedere come sono messo. Nessuna restrizione né di luogo e né di genere, tutti sono ben accetti.
    Il pg che vorrei provare ad usare è il cosiddetto MAIN: Ted Carter (Scheda in firma)

    A chi interessa basta che batta un colpo.
  12. .


    Una grossa macchia scura che risalta notevolmente sulla neve, questo il tuo occhio vede quando assisti impotente a Ted Carter che decide di uscire dalla battaglia, rifiutando così un aiuto alla MxM, alla causa e alla sua amica Jester.
    La scena ti riempie il cuore di odio verso quell'uomo che era arrivato promettendo tanto e che invece, come aveva preannunciato Black Star, se ne va lasciandovi un nulla di fatto. Dall'altra parte senti però una paura pressante e crescente, accompagnata dalla consapevolezza che lo scontro potrebbe non essere più a vostro favore come avevate ipotizzato.
    Il demone si libera dalla trappola ed esce illeso dai vostri attacchi. Sembra però averti perso di vista grazie alla fronda che ti ricopre e che ti rende invisibile.
    Alzi la mano per sferrare un colpo a sorpresa quando un'esplosione alle tue spalle ti sbilancia e ti lancia in mezzo alla neve. Provi a trattenere le grida di dolore, nella speranza di mantenere l'effetto sorpresa. Inizi a lacrimare mentre le gambe bruciano di dolore a causa dell'attacco infuocato.
    Alzi l'occhio e vedi skekDor che combatte contro la fenice infuocata, deve essere stata lei a farti quel danno.
    Non hai però molto tempo per riprenderti che il mastino, utilizzando il suo olfatto sviluppato, ti atterra definitivamente con le sue zampe.
    Lascia andare le fronde che ti proteggevano, tornando così nuovamente visibile a tutti quanti e al mastino che senza rancore ti inizia ad attaccare.
    Provi ad alzare le braccia per difesa ma i suoi artigli ti lacerano i vestiti e la carne.
    Sangue inizia a tingere i tuoi tessuti, senza che tu possa opporre resistenza.

    ”Argh ...”

    Provi a dire qualcosa ma il dolore alle gambe e al petto ti bloccano. Nonostante questo tenti di scaricare il dolore sotto forma di pugno diretto all'occhio del mastino mentre con l'altra mano evochi un bastone.
    Un tronco di dimensioni colossali si manifesta a poca distanza del demone, provandolo a schiacciare con il suo enorme peso.
    Lo sforzo, effettuato in una situazione pericolosa, ti lascia privo di molte energie e alle prese con il terribile mastino.

    Vite Van Dukge
    Stato Fisico: Stanco, Graffi su tutto il corpo, Bruciature lungo le gambe (Medio Diffuso)
    Stato Mentale: In preda al Caos della battaglia
    Mana: 30 %

    Passive:

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

    Il Possente:

    Vite evocherà il tronco di un albero secolare sul campo di battaglia. Lungo all’incirca quindici metri e pesante varie tonnellate, andrà a schiacciare qualsiasi cosa per cui è stato evocato. Facendo parte del patto, il ragazzo, non subirà danni dall’albero neppure in caso se lo evocasse sopra la testa.

    - (Critico)

  13. .
    Giocatore: Blain
  14. .
    Come ho promesso notte tempo, candido anche Huk Millar alla brutalità dell'arena nera.

    Gloria all'anello di ossidiana.
  15. .


    Esso è effettivamente rosso.
    Prima di questo momento non l’avevi mai visto e neppure immagino. Se la tua mente avesse provato però a spaziare nel mondo della fantasia per creare un corpo a quello che ti aveva raccontato Black Star, in una delle sue solite storie fatte di coraggio personale e semi divinità, non l'avresti neppure lontanamente associato a quello che ti si è presentato davanti.
    Lui è più piccolo del previsto, un bambino dalla pelle strana.
    Eppure ti avevano tutti assicurato che era enorme e che sputava fuoco. Già, sembra proprio che eruttasse fiamme dal proprio corpo con la stessa intensità dei vulcani più potenti.
    Non ci sono neanche quelle per fortuna. Tutti sanno che il fuoco brucia i bastoni, anche te. Eppure ci hai comunque voluto provare.
    Vabbè.
    L’inizio della battaglia è assai caotico con il capitano che si getta per prima nella foga dello scontro, una lince pronta ad addentare una preda ferita. Gli altri la seguono, creando così già un gran caos ancora prima che il nemico riesca a fare una qualunque mossa.
    Black Star è inutilmente quello più scenico ma nemmeno lui ti fa perdere l’attenzione sull'obiettivo. D’altronde hai combattuto in guerra, qualche cosa l’avrai almeno imparata.

    ”Proviamo con questo!”

    Riesci ad evocare due bastoni, uno più peculiare dell’altro.
    Nella sinistra una trama di foglie tanto sottili da sembrare invisibili, intrecciate tra di loro per formare un mantello e nella destra un lungo ramo torto dalle spine altrettanto sproporzionate.
    Il ramo sulla destra fa partire i suoi spini lanciandoli come giavellotti verso il mostro rosso. Tutti e gli otto colpi sono diretti verso gli occhi e le orecchie. Magari riuscirai a mettere fuori uso alcuni di quelli.
    Dopo quel colpo il bastone ti sparisce dalla mano e passi ad indossare il mantello che di fatto ti rende invisibile almeno agli occhi.
    Inizi quindi a muoverti come un ratto nella neve.


    Vite Van Dukge
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato Mentale: Tranquillo
    Mana: 70 %

    Passive:

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)
    Lo Spinoso:

    Non tutte le foreste sono "sicure", vi è sempre qualche pericolo in agguato pronto a spezzare ossa e rami. Questo particolare bastone si è evoluto proprio per contrastare questo problema. Un bastone ricoperto di spine acuminate apparirà sul campo di battaglia, che Vite userà subito per attaccare l'avversario. Le spine, lunghe trenta centimetri ognuna, verranno rilasciate nell'aria in base al consumo di mana e andranno a colpire bersagli multipli e lontani.

    - Consumo: Variabile (Basso/4 - 5m, Medio/6 - 7m, Alto/8 - 10m, Critico/10 - 15m)

    Fronda:

    Esistono alberi la cui fronda gli nasconde agli occhi di enormi uccelli, che se gli vedessero vi si poserebbero sopra distruggendone tutti i rami. Queste particolari foglie infatti, incredibilmente sottili, riescono a riflettere il terreno e tutto ciò che le circonda. Van Dukge invocherà uno speciale mantello, che se indossato, gli donerà proprio questa peculiarità. Diventerà semplicemente invisibile agli occhi per un po' di tempo, invisibilità che sparirà in caso passasse ad un'offensiva.

    - Consumo: Medio (2 Turni)

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