[MxM] Follow The Voice, Calling

Squadra Ω (Omega)

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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Di nuovo, la scena mutò. skekDor sulle prime non comprese il motivo di un simile spreco di illusioni, quando le parole erano le più affilate fra le lame.
    E, come se il clone di Daligar l'avesse sentito, tirò una frecciatina gelida a Jester.
    Di nuovo, incuriosito, skekDor spostò l'attenzione sul giullare.
    "Senti, senti..." Esclamò, passandosi placidamente una zampa sotto al becco e battendo i piccoli occhi con fare interessato.

    Quanto a Mariana, si fece finalmente avanti. Lo Skeksis girò innaturalmente il collo per poter osservare stupito anche lui. Poi, chinato lo sguardo nel punto in cui c'erano le tazzine da té, esclamò: "Non so cosa ci fosse in quell'infuso, ma adoro dove ci sta portando la conversazione. Continuate!" Batté pure le mani e mosse le zampe verso l'alto, come a incitare i presenti.
    Per lui, in fondo, era tutto un gioco.

    Jester si fece avanti, a quel punto, e rimise al suo posto Mariana. Poi, disse le sue condizioni, facendo di fatto il gioco del giovinastro: quella specie di bardo forse era meno "tordo" di quanto lo Skeksis credesse.
    "Sai che detesto i documenti formali, giullare. Per me un accordo verbale ha ben tutt'altro gusto. E' facile piangere su un foglio di carta firmato, più difficile è l'accettare di sprofondare nell'oblio per colpa di una promessa non mantenuta..."

    Comunque, bisognava anche dare a skekDor ciò che era di skekDor. E ora il capo dei cloni aveva la sua piena attenzione.
    "Questa breve schermaglia mi ha dato da riflettere, e credo di aver finalmente trovato qualcosa di succoso..." Iniziò, facendo schioccare viscidamente la lingua sul palato nel dire l'ultima parola: "...che mi aggradi, come pagamento per i miei servigi."
    Fece spallucce: "Dopotutto, se noi non intervenissimo, da che m'è parso di capire, Daligar ne morirebbe. E dunque, quale miglior ricompensa se non la sua stessa vita, quella che m'inpegno a "graziare"? Ihihih!" Mise educatamente una zampa davanti al muso, a coprire il moto di riso.
    Poi, tirato il fiato, s'avvicinò con passo pinguiniforme al clone capo.
    Tese una zampa, ma non la rivolse nel solito modo che si usa per farsela stringere. Piuttosto, la puntò col dorso rivolto al cielo e le dita molli: che s'aspettasse fosse un altro "segno d'intesa" dal clone di Daligar?
    "Salvato Daligar, imprimerò su di lui un simbolo caro alla mia genia, e ne farò un mio accolito... Ho decisamente bisogno di un lacchè privato, per le mie esigenze. E sono stanco di rivolgermi ai valletti di qualcun altro."
    Lasciò passare qualche secondo, prima di aggiungere qualcosa. Un baluginio inaspettato gli attraversò le minute iridi vermiglie: "Pur tuttavia..."
    Si sistemò con la mancina le poche piume rimaste dietro al collo, lasciando la destra sempre nella medesima posizione, in attesa del "segno d'intesa" da parte di Daligar.
    "Farò sì che si tratti di un contratto non esclusivo: Daligar continuerà a giocare con te e i suoi simili. Così potrete ancora sistemarvi i polsini delle camicie a vicenda, da bravi gemelli. Ihihih..."

    Tornò improvvisamente serio, e alzò appena il becco con fare altezzoso. Poi, di seguito, s'alzò nella sua interezza, fluttuando nel vuoto a due palmi dal suolo. Ci teneva a stare più in alto del capo dei Daligar, in quel momento: "Non sprecarti a rispondere, se accetti. Poggia solo le tue labbra sulla mia zampa, come si conviene, e considererò questa faccenda un mio problema."

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Piano Astrale
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    Placato il giovane bardo, ma non prima che questi ricominciasse a favellare per proprio diletto e rovinasse un ottimo tè, il Capitano della ciurma fa il proprio prezzo.

    Se quello di cui mi accusi fosse vero direi che il Destino ci vuole uniti in un modo o nell’altro.
    Pertanto ecco quello che chiedo in cambio del successo della missione: vincolare permanentemente il vostro mondo onirico al mio in modo che io abbia un collegamento diretto con voi, tuttavia non avrete il consenso di entrare nel mio lido se non per mio volere.
    Materiale per il veliero, ho bisogno di cannoni e una barriera magica ed energetica fatta su misura.
    Ovviamente sarete miei clienti quindi impiegherò i miei uomini e i miei mezzi. In anticipo chiedo una tariffa, anche forfettaria, per far fronte alle spese del viaggio, un ponte momentaneo tra i nostri sogni per comunicare, tutto il materiale e informazioni per portarlo a termine il lavoro. Infine… direi che questo accordo necessità di un contratto vincolante.
    skekDor si occuperà delle scartoffie e farà in modo che voi non sgarriate. Voi avete altro da aggiungere?”


    jpg

    Ogni parola arriva alle orecchie dell’interlocutore che fissa le iridi dell’albina con intenso interesse. Le mani giunte di fronte al volto nascondono ogni espressione. Qualche sussulto scuote le spalle del giovane, pur senza rivelare quale emozione lo stia perturbando a tal punto da perdere l’apatia che lo ha contraddistinto per la maggior parte del tempo.

    "Sai che detesto i documenti formali, giullare. Per me un accordo verbale ha ben tutt'altro gusto. E' facile piangere su un foglio di carta firmato, più difficile è l'accettare di sprofondare nell'oblio per colpa di una promessa non mantenuta..."

    Dopo il Capitano, è lo Skeksis a prendere la parola.

    "Questa breve schermaglia mi ha dato da riflettere, e credo di aver finalmente trovato qualcosa di succoso… che mi aggradi, come pagamento per i miei servigi.
    Dopotutto, se noi non intervenissimo, da che m'è parso di capire, Daligar ne morirebbe. E dunque, quale miglior ricompensa se non la sua stessa vita, quella che m'inpegno a "graziare"? Ihihih!
    Salvato Daligar, imprimerò su di lui un simbolo caro alla mia genia, e ne farò un mio accolito... Ho decisamente bisogno di un lacchè privato, per le mie esigenze. E sono stanco di rivolgermi ai valletti di qualcun altro."


    Continua la creatura avvicinandosi alla figura a capotavola.

    "Pur tuttavia...Farò sì che si tratti di un contratto non esclusivo: Daligar continuerà a giocare con te e i suoi simili. Così potrete ancora sistemarvi i polsini delle camicie a vicenda, da bravi gemelli. Ihihih…
    Non sprecarti a rispondere, se accetti. Poggia solo le tue labbra sulla mia zampa, come si conviene, e considererò questa faccenda un mio problema."


    A questo punto, skekDor si alza ancora di più sulle punte dei piedi, ma non trova risposta nelle forze che avrebbero dovuto sostenerlo in volo dal suolo.
    Mentre questi finisce il suo discorso, le spalle della figura hanno un violento scossone e le mani cadono sul tavolo. Buttando la testa all’indietro e spalancando la bocca, l’ospite si esibisce in una sonora risata che rimbomba in tutto il piano astrale.

    Di colpo, tuttavia, la risata cessa e la figura crolla sul tavolo, priva di vita. Intorno ai tre membri della MxM, gli alberi iniziano a deformarsi, allungandosi verso la volta celeste e ondeggiando come fumo. Le stelle si spengono di colpo, così come le candele che illuminavano il tavolo delle trattative.
    Solo la luna, tre volte più grande di prima, resta a illuminare la scena col suo ghigno.

    luna-soul-eater

    Dai denti lattei dell’astro inizia a colare un denso liquido rosso, arrivando fino al suolo ed espandendosi in grosse pozze.
    Da quattro di queste altrettanti Daligar emergono e prendono in mano i candelabri che, sotto il loro tocco, diventano grosse alabarde. La fessura degli occhi è di un denso rosso e non vi sono pupille all’interno. I loro sguardi si posano sul gruppo al centro della scena e, quando aprono la bocca, quattro voci si sovrappongono, parlando all’unisono.

    « Se sono soldi o attrezzature ciò che vi serve, li avrete. Se sono le anime che cercate, potrete prendere quelle di chi ha rapito Daligar. »

    Iniziano i Daligar.

    « Ma non vi permetto di profanare questo luogo con le vostre pretese. »

    Alle spalle del tavolo, i lastroni di pietra si aprono rivelando un varco brillante. Un semplice vortice, dentro cui non è possibile vedere altro che luce bianca.

    « Ora, scegliete: andarvene con quanto vi spetta, o rimanere qui per sempre. »


    BONX’ BOX
    La pazienza del vostro ospite sembra essere finita. All’unisono, le quattro figure vi invitano a lasciare il Piano Astrale con la promessa che avrete soldi e attrezzature e che potrete disporre dei vostri avversari come preferite.

    Chi di voi possiede una passiva di Trick detector potrà rendersi conto dell’illusione di livello Critico che permea il luogo dal momento in cui il fantoccio con cui stavate parlando perde vita. Da quel momento in avanti, tuttavia, i vostri Auspex non rivelano alcun segnale da ciò che vi circonda.

    Se deciderete di entrare nel varco, tornerete nel vostro corpo, esattamente dove lo avevate lasciato, pochi minuti dopo che vi eravate addormentati. Accanto a voi troverete la busta della convocazione, intonsa e bianca e la carta all’interno.
    Se lo desiderate, potete aggiungerle al vostro equipaggiamento passando dalla revisione e pagando i dovuti punti:

    Busta Una normalissima busta bianca, almeno finché non viene indirizzata a qualcuno. La persona il cui nome sarà scritto sulla busta sarà attratta da essa in modo innaturale. Nulla avrà più importanza se non aprire la busta e scoprirne il contenuto.
    [Passiva di malia]


    Lettera Un semplice foglio bianco rettangolare, spesso e ruvido al tatto. Caricato con l’aura, può rilasciare una tecnica nel momento in cui il possessore decide di attivarlo. La tecnica in questione è un attacco alla mente del destinatario che lo addormenta senza alcun danno fisico o mentale.
    [Attiva di consumo variabile]


    Come sempre, per qualsiasi cosa scrivetemi liberamente.

    Turni: //
    Scadenza: 17 dicembre.
     
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    Mariana
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EVERSORI DI MEROVISHHOUSE DIMIR
    Oook. O meglio: oooooccheiiiii. Detto con un tono tutt'altro che convinto, quasi sarcastico. Anzi, pensato con una nota non indifferente di disagio e imbarazzo. Perchè quel che avviene di lì all'ultimo intervento del ragazzino ha un che di cringe e d'inatteso e di sicuro Lazav non s'aspettava che la situazione degenerasse in tal maniera.

    Cioè, parliamone: Jester si lascia abbindolare dall'istigatore e -per quanto lo zittisca atteggiandosi a grande capo- alla fin fine cade a piè pari nella sequela di richieste esose ed improponibili che ben si confanno alla sua personalità (seppure, c'è da dire, quando Mariana affermava che il Capitano potesse osare di più non si riferiva esattamente a questo, ecco...).
    SkekDor, invece, esterna i propri deliri d'onnipotenza arrivando ad affermare un diritto presunto sul quale soffermandosi un istante ci si potrà dire confusi (d'altronde salvare una persona per chiedere a mo' di ricompensa la sua vita è in certa misura un controsenso -ma forse non per una divinità pseudo-onnipotente).

    Ed il padrone di cada? Keffà? Lui ride. Più precisamente si sbraca dalle risate. E convulsamente ripiega la testa per gorgeggiare quel riso e farlo riecheggiare in tutta la radura. Tipico, invero: un clichè che dipingerebbe il presente figuro più quale un evil overlord che non un potenziale alleato. E dire che il burattinaio misterioso, l'infingardo menzognero nonchè la spia in agguato dovrebbero essere tutti ruoli di Lazav! E allora? Beh, e allora il Pasha in incognito comincia a guardarsi dal committente appuntandosi mentalmente che sarà bene effettuare delle ricerche approfondite anche sul cosiddetto Daligar -come se già non fossero in programma quelle per skekDor.

    Peccato che nemmeno un istante dopo il suddetto muoia. O così appare sulle prime, giacchè la sua figura s'accascia sul tavolo come per un eccesso di risa. L'ho già detto che lo scenario tende all'edgy? O qualche altro termine tecnico anglofono, vedete voi (tanto Mariana di lingue se ne intende, al di là di quel che potete sapere).

    Il momento-rivelazione della sceneggiata, però, corrisponde al cambio drastico d'ambientazione che vede una luna ben nota -e che luna! Daligar diventa un elemento prioritario per l'intelligence guidata dal Multiforme, altrochè!- colare sangue dalle fauci soltanto per dar vita a degli altri Daligar -in stile: sagra dei cloni- giusto un poco più spenti e col sentore d'automi rispetto al precedente ciarliero.
    Sì, insomma, ad ulteriore riprova che i mondi onirici sono pericolosi e bizzarri, i quattro novelli ologrammi trasformano i candelabri (pure quello privo di candele, così ridotto per opera del bardo poco fa) in alabarde con le quali minacciare il gruppetto di mercenari forestieri. Non resta che una scelta pressochè ovvia, un bivio al quale il mulatto provvisto di bandana oppone la propria personalissima sfacciataggine.

    Ah, così si parla!

    Attacca allora l'impudente, lasciando un velo di mistero circa chi sia il destinatario di quell'incoraggiamento (che sia il Capitano? SkekDor? I cloni? Tutti e tre sono valevoli di esultanza, per ciascuno potrebbero valere le parole succitate).

    Perciò son ben lieto di dimostrarmi zelante: me ne andrò quanto prima da questo luogo ma...

    Passo dopo passo l'outsider del gruppo s'avvicina ad uno dei quattro guardiani, palesemente ignorando il portale d'uscita nonostante i suoi discorsi abbiano appena annunciato una chiusura senza intoppi.

    ...credo sia pur giusto reclamare anche per me un compenso.
    No, non preoccupatevi, nulla di sconvolgente: mi accontenterò delle vostre armi -anzi, di una soltanto! Ci terrei particolarmente a quella alla quale ho già sottratto le candele...

    Oh my... ma che fa per davvero? A quale scopo? Che diamine se ne fa? Di un'alabarda qualsiasi che nove su dieci non potrà portare con sè oltre il sogno?
    Shhh... non perdetevi in crucci: ciò che importa è che il ghigno della luna continua ad osservare la scena con una consapevolezza che soltanto Lazav trattiene in sè e così, con garbo, gentilezza e soprattutto una modestia insperata, Mariana avanza la propria richiesta ben contento di vederla esaudita. Di lì, come promesso, non gli rimane che varcare la soglia opalescente della veglia...

    ...ridestandosi a bordo del Graograman, più povero di un'asta affilata eppure pienamente soddisfatto di quanto ha sottratto a quel mondo senza basi concrete. Ah, l'amore per i dettagli e le piccolezze...!
    Ma ora non c'è tempo per pensare ai piaceri della vita: lesto ed eccitato, il più recente dei membri della Marina x Mercantile si dirige verso gli appartamenti della fanciulla a capo della cricca, pronto ad attendere ch'ella ritorni in sè e sbraiti ordini per salpare all'avventura: non c'è forse un marinaio da trarre d'impiccio?
    PASSIVE SKILLS
    DIMIR DOPPELGANGERMETAMORFOSI SCENICA
    QUICKCHANGEMETAMORFOSI DELL'ANIMA
    UNDERWORLD CONNECTIONSRICCHEZZA
    TAVERN SWINDLERSPARABALLE (ANTI-AUSPEX)
    TRAIN OF THOUGHTMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    WAY OF THE THIEFINIZIATIVA
    EQUIPMENT
    DIMIR CLUESTONEBUSSOLA DEI DESIDERI (ARTEFATTO)
    DIMIR KEYRUNEPASSEPARTOUT (ARTEFATTO)
    DIMIR SIGNETMARCHIO DEL VUOTO (ARTEFATTO)
    ENERGY100%CONDITIONSPERFECT
     
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    "Dei se sei permaloso tesoro!"
    Chiocciò la Strega quando il padrone di casa scoppiò a ridere e distorse ancora una volta lo scenario che li circondava. Stavolta però la giovane donna apprezzò: era comparsa una falce di luna vomitante sangue che una volta colato a terra dava alla luce tanti Daligar. Ela volteggiò su ste stessa ridacchiando, nonostante si trattasse di un incanto le piaceva quel posto. La donzella saltellò allora in direzione da Mariana che conquistò una delle alabarde in cui alcuni dei cloni si erano trasformati, al posto di questa ne uscì una uguale.

    "Che figaaata!!!!"
    Esordì la fanciulla mandando a puttane il suo proposito di ostentare serietà ed autorità. Poi si voltò verso Daligar.

    "Visto!? Sono una Strega..." bugia "molto ragionevole!" Cazzata!
    Dopodiché, senza aspettarsi neanche una risposta, avrebbe afferrato la mano del suo -forse- nuovo dipendente per trascinarlo saltellando verso il varco che li avrebbe portati alla realtà.

     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Quando gli UrSkeks avevano deciso di esiliarlo fra i mortali perché pagasse lo scotto delle sue colpe, dovevano proprio aver scelto in maniera certosina in quale piano mandare skekDor. Il mezzo-Mistico non aveva mai incontrato creature tanto subdole come gli esseri umanoidi, eppure similmente orbe dal non riconoscere una buona offerta, quando gliene veniva offerta una.
    La risata del Daligar -seguita dalla sua apparente morte- più che in qualche modo offenderlo, lo lasciò piuttosto perplesso: "Avrei accettato anche un semplice diniego, ma... Prego, fa' pure. Adoro il teatro." Commentò.

    E, in effetti, lo spettacolo che seguì aveva un nonsochè di paradossale, quasi di tragicomico.
    skekDor spostò l'attenzione su quattro copie di Daligar, avvicinando i palmi delle zampe e portando queste ultime vicino alla guancia destra.
    Poi, inclinato il capo, cinguettò: "Aww... Che teneri. Credono d'esser minacciosi."
    Avvicinò le punte delle dita le une alle altre, lasciando ticchettare gli artigli fra loro a più riprese: "Mmmh... Mi piace questo gioco." Asserì, osservando la gigantesca luna.
    Poi, facendo spallucce, annunciò: "Va bene, tocca a m-" Ma Jester e Mariana lo interruppero, prendendo a loro volta parte al teatrino.
    Che peccato... Per un illusionista come lui, trasformare quel luogo in qualcosa di decisamente più "colorato" e grottesco sarebbe stato un piacevole passatempo... Ma, a quanto sembrava, era tempo d'andare.

    Rimasto da solo a contemplare il luogo di tenebra, con Jester che saltellava al fianco di Mariana verso l'uscita, al mezzo-Mistico non rimase che un'ultima cosa da fare.
    "Sigh..." Sospirò sconsolato, e infine scosse il becco.
    Poi, battendo le palpebre e e riportando il muso alla grossa luna, sondò con lo sguardo l'ambiente circostante: "Talvolta, voi mortali proprio non riuscite a scorgere le cose che pendono a un palmo dal vostro naso. Così sia, prenderò le anime, e lascerò il corpo di Daligar vergine del mio segno."
    Voltò i tacchi, e iniziò a incamminarsi.
    Con le iridi vermiglie ben puntate al portale ormai prossimo, sibilò: "Un'ultima considerazione, per quanto lo ritenga fiato sprecato..."
    Fermò la marcia davanti alla soglia e, prima di attraversarla, disse: "Una vera divinità non pone mai le stesse condizioni due volte. Rammentalo, quando al prossimo favore che mi chiederai non accetterò più né anime impure, né i servigi di Daligar come compenso."

    E, superato il portale, tornò al mondo reale.
    Che, nel suo caso, significava semplicemente tornare vigile. Il suo corpo non s'era mai spostato dalla posizione in cui si trovava al momento del viaggio.
    Batté le palpebre -Per davvero, stavolta- al fine d'inumidire un po' gli occhi. Jester era ancora riversa al suolo, a pochi centimetri dal suo verdugale.
    "Beh, capitano... Se era una vita avventurosa, quella che cercavi, direi che Aeon ti abbia accontentato..." Mormorò, e di seguito agitò le dita della destra con fare suadente.
    Un piccolo ricciolo di vento spinse con forza il corpo della strega lontano dal terreno, sollevandolo di fatto a mezz'aria.
    "Ammesso e non concesso che gliene freghi ancora qualcosa, di questa cloaca di piano!"
    Spalancò la porta, e poi si fece un po' da parte.
    Spostando lentamente il braccio destro dall'uscio all'interno della sua stanza, fece sì che il turbine trasportasse Jester fin sopra il divanetto di fronte al suo letto.

    "Umpf!" Borbottò, e subito dopo chiuse la porta.
    Gli serviva un po' d'aria fresca, decisamente. E il ponte della nave era il posto perfetto. Ci sarebbe arrivato volando, per far prima, e poi sarebbe rimasto a prua, a rimirare la linea di marea con sguardo perso nel vuoto

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 95%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Turbine:
    In caso di necessità, skekDor può evocare il potere del vento al fine di generare una minuta tromba d'aria in grado di sollevare lui (ed eventuali alleati) da terra, permettendogli ad esempio di superare crepacci, o raggiungere la sommità di ostacoli elevati, nonché di levitare a mezz'aria. La tecnica consente all'effettivo di volare, ma per sua impostazione è utile unicamente come "mezzo di trasporto", visto che non assicura spostamenti repentini o rapidi cambi di direzione. skekDor ed eventuali alleati saranno liberi di muoversi liberamente sull'"occhio" del turbine come se si trattasse d'una superficie solida con una circonferenza di 5 metri [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso o Medio; Durata: 1 o 2 turni] (In questo caso, Basso)

    Riassunto:


     
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    Piano Astrale

    Quando anche l’ultimo dei tre ebbe passato il portale, le porte si richiusero. Al posto dell’enorme portone di pietra, prese posto un raffinato battente in legno con scene di violenza in rilievo. La foresta aveva lasciato il passo a una grande sala da ballo e il cielo a una volta in marmo bianco con un grosso lampadario che calava fino a tre metri dal pavimento.

    « Un giorno dovrai spiegarmi che bisogno c’era di mettere su questo teatrino. »

    Sbuffò Daligar, facendo il suo ingresso da uno dei corridoi che portava alla sala.
    I quattro Daligar si riunirono nuovamente in un unico essere e l’alabarda scomparve dalle sue mani.

    « Perché? Non ti sei divertito? »

    Chiese l’altro ridacchiando.
    Il primo sbuffò nuovamente. Anche se erano di fatto la stessa persona, non si sarebbero mai davvero capiti. Potevano condividere il patrimonio genetico o i ricordi degli altri se stessi, ma non avevano la stessa storia alle spalle e questo li rendeva diversi sotto molti aspetti.

    « Ora dimmi, però... »

    Attaccò l’ex Testa del Ragno sedendosi su una poltrona che aveva preso il posto delle sedie di poco prima.

    « ...cosa ne pensi? »

    Daligar sfoggiò un sorriso inquietante.

    « Sono… interessanti. »

    Assaporò quella parola come fosse una sorsata di tè caldo, leccandosi le labbra.

    « Vedremo come se la caveranno in questa missione e decideremo se possono esserci utili. »


    BONX’ BOX
    Con questo si conclude l’arruolamento.
    Vi ringrazio di aver preso parte a questa prima giocata introduttiva.

    A breve conto di aprire la Quest vera e propria.
    Ci aggiorniamo nel Bando!
     
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