Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Black__Star

  1. .

    L'ultimo scontro
    Fase: 1


    YaqcDTW
    JP6mUDi






    Black Star.
    La stella nera che risplende più di ogni altra.
    Passi leggeri lasciavano orme presto dimenticate nella calda sabbia dello Yuzrab, mentre si dirigeva verso Daleli, la citta dei fantasmi.
    Lunghi veli nascondevano i tratti del giovane ragazzo che si era bardato in protezione dagli sferzanti venti di sabbia e il calore insopportabile di quelle terre, e a contraddistinguerlo, una collana con un campanellino come gioiello che non produceva suono, e una maschera raffigurante un Oni, un demone giapponese, che seguiva i suoi movimenti legata al fianco.
    Oltre le insidiose dune all’orizzonte il sole stava calando, colorando il cielo di arancione preannunciando l’arrivo della notte, e che ormai erano passate ore dall’inizio del suo viaggio. Riguardò per un attimo il piccolo foglio di carta che stringeva tra le mani rileggendo quelle due semplici parole che diedero ragione alla follia di incamminarsi per quelle terre insidiose:

    -SFIDA a DALELI-

    Non sapeva chi glielo avesse mandato o per quale motivo, ma ormai l’avevano abbandonato tutti, ancora una volta, ed è solo quando tocchi il fondo e non hai più nulla da perdere che puoi giocarti tutto. Chiunque fosse che lo volesse sfidare, per Black poteva finire solo a suo favore: si sarebbe divertito a prendere a pugni un pivello, oppure sarebbe morto provandoci. Qualunque fosse l’esito di quell’incontro ne sarebbe stato felice. Ormai erano solo lui, i suoi ricordi, e il suo demone.

    "Oooo finalmente andiamo a uccidere qualcuno. Non fai altro che allenarti e allenarti e allenarti e allenarti e allenarti e allenarti e allenarti"
    Un’ombra prese forma allungandosi dalla schiena di Black tramutando presto la voce in un viso: denti affilati sorridevano beffardi sotto un folto pelo corto e nero come la pece, una lingua biforcuta come quella di un serpente sibilava ogni “s”, e due lunghe corna affilate puntavano verso il cielo come anche le due grandi orecchie a punta.

    “Sta zitto.”
    Rispose prontamente a quella fastidiosa coscienza

    “e allenarti… “
    Il dito indice del demone batteva ritmicamente sulla sua guancia mentre ribatteva sbeffeggiatane a Black svolazzandoli intorno e scodinzolando lentamente la coda appuntita come una freccia.
    “l’ho già detto che non fai altro che allenarti?”

    “Pazienta, una volta arrivati potremo divertirci.”

  2. .
    [MxM] Indestructible Master of War
    Fase: V

    Quel concerto: fantastico, delirante, isterico, si mutò in un tremendo e triste silenzio per Black Star.
    Aprì lentamente gli occhi, ma il buio lo circondava; un fumo nero sembrava nascondere le pareti di quella stanza infinita mentre una leggera aria fredda lo accarezzava che sembrava fermare il tempo in quel tetro limbo.
    Ripresa coscienza, panico e smarrimento l’avrebbero travolto guardandosi intorno se non fosse stato per la luce che filtrava dai contorni di una porta difronte a lui. Sembrava non confinare con nessuna parete, e come un miraggio quasi volteggiava in mezzo a quel fumo nero.
    Inspirò. Espirò.
    Con passo lento, si diresse verso l’unica uscita, o forse l’unica entrata, che poteva liberarlo da quel tetro luogo. Pose la mano sulla maniglia, girò il pomello in senso antiorario, e fece il passo per comparire in un’altra stanza, questa volta più accogliente e dai toni più caldi della precedente. Enormi tendoni rossi da palcoscenico costituivano le pareti di quella piccola stanza illuminata da tanti piccoli cerulei fuochi fatui, e al centro di essa, dal soffitto senza fine si accese un riflettore, che dopo un sonoro “click” punto la potente energia luminosa su un pianoforte al quale un piccolo demonietto vestito di tutto punto e con una rosa rossa fra i denti era seduto. Quest’ultimo si stiracchiò le dita producendo un deciso riverbero per poi mettersi a suonare. La musica che quell’Imp stava suonando poteva ricordare il Blus, ma spesso mancava o sbagliava una nota rovinando cosi nel complesso quel già strano spettacolo.
    “Chi sei?”
    Esordì Black. Pochi istanti e la musica si fermò di colpo, con un improvviso suono di acuti e bassi col demone che con ogni dito schiacciava con decisione otto note contemporaneamente.

    Guardò Black dritto negli occhi, un sorriso affilato come una falce gli solcò il volto, e poi, a denti stretti, senza lasciare la rosa

    “Io… sono…


    T͈̖̬̖̼̬ͭ́̈́͌ͮͧͣE̢͖̯̼͎ͯ̽̒͂ͅ!”



    Le ultime lettere furono più distorte, profonde, tantò che fecero sussultare Black in un attimo di tremore.

    Il giovane ai raggi di quella luce fioca, si guardo i vestiti, e pure lui come il demone era vestito di tutto punto, e come rialzò lo sguardo la scena era cambiata: il pianoforte sparì, e al suo posto una lunga tavola bianca accuratamente apparecchiata con almeno 12 posti sostava davanti al giovane, e a capo tavola sempre il demone che con un lungo bavaglio anch’esso bianco tagliuzzava con coltello e forchetta quello che sembrava essere un cuore su un piatto d’argento. Ne assaporò una fetta, masticando allungo.
    “Sai Black…”
    Inghiottì
    “la vendetta…”
    Prese in mano il cuore, si allungò un attimo cosi da raggiungere il bicchiere in cristallo di fronte a lui e strizzare, cosi che il sangue incominciò a colare dal cuore, riempiendo fino a metà per poi posare il cuore di nuovo nel vassoio
    “È un piatto che va servito freddo…”
    Alzò il bicchiere verso Black in un classico gesto elegante e cortese sorridendo a pieni denti compiaciuto e divertito.
    Gli mancò un secondo il respiro, facendolo poi tossire. Black Star Si guardò ancora una volta l’elegante vestito, solo che questa volta sul petto, dal lato sinistro un grosso foro circolare lo passava da parte a parte. Panico.
    La ferità incominciò a sgorgare sangue in maniera impressionate macchiando l’intero abito, gli occhi si spalancarono in un’espressione di terrore quando ancora una volta gli mancò il respiro, sputando sangue questa volta. Pochi secondi di dolore e agonia e poi si risvegliò

    Dopo minuti che Black sembrò morto disteso a terra, improvvisamente con un colpo di tosse che macchiò di rosso la neve davanti a lui si svegliò.
    Combatté per respirare

    Il respiro difficoltoso, la bocca sapeva di sangue e le forze sembravano averlo completamente abbandonato dato che come tentò di muoversi con la sua volontà di ferro il corpo sembrava non rispondere se non a malapena, per poi arrendersi di nuovo.
    Aprì gli occhi guardandosi intorno, ma la vista era appannata un po' dalla fatica un po' dalle lacrime. Schiena, spalle, braccia e gambe più o meno gravemente erano tutte ustionate e ancora gli davano una sensazione di bruciore.

    Le ferite di guerra posso essere guarite, ma mai cancellate.
    »Energia:10%
    »Stato fisico: Gravemente ferito
    »Stato mentale: Svenuto
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:

  3. .
    [MxM] Requiem D'addio
    Fase: I

    In ore che sembrarono minuti, la luna rosso fuoco scomparì all’orizzonte lasciando spazio a una calda alba mentre Black sulla vedetta di quella nave tanto grande quanto macabra osservava l’orizzonte, pensando e lasciandosi cullare dal dolce vento fresco della notte passata e del mattino appena sorto.
    Tanti erano i dubbi senza una risposta: perché mai lasciarci adesso? Che temesse la mia forza e il mio splendore? Che avesse un piano segreto? uno scherzo?... perché ogni volta che riesce ad affezionarsi a qualcuno, quello deve andarsene?

    Insensibile e stanco, stanco di rimanere sempre da solo. Una sensazione di rimpianto mentre appoggiato al cornicione della vedetta guardava e rileggeva il messaggio d’addio del capitano, un messaggio criptico, ma qualunque fosse stato il suo significato non ci sono scuse, non ci sono alibi abbastanza forti da giustificare quel gesto; lei era il capitano, e se c’è un ostacolo il capitano corre e grida più forte verso di esso incitando i compagni a fare lo stesso. Un capitano se cade si rialza ancora e ancora, e se le sue speranze vengano meno, torna in pista non per se stesso ma per i compagni e quando ogni speranza è persa, i muscoli non rispondono, la mente è debole e offuscata dal dolore e dal fallimento, quando tutto è davvero perduto, a quel punto un capitano non scappa, affonda con tutta la nave, accanto hai compagni morti e feriti.
    Ma la verità è che Jester, forse, non era quel tipo di capitano, non è quel tipo di compagno… dopotutto, pensava, non dimenticare che è pur sempre una strega.
    Tristezza,
    E odio

    Il tempo passava, e nel mentre era isolato dai suoi pensieri, la nave incominciava a “rianimarsi”: i fantasmi iniziarono i lavori di routine, e gli altri compagni chi prima chi dopo, si affacciavano all’aria aperta sul ponte, e ciò lo distrasse dai suoi dubbi riportandolo alla realtà, e non appena entrambi i compagni vivi sarebbero stati presenti, sbuffando sfiancato da un po' di rammarico, si fece forza per essere carico come sempre per poi calarsi fino a un’altezza accettabile, per poi lanciarsi sopra il tettuccio della cabina del capitano così da essere visibile da tutto il ponte:

    “YAAAAAAAUUUUU!”
    Subito dopo lo schianto, la mano sinistra si pose sul fianco, mentre la destra puntava al cielo impugnando il messaggio d’addio

    “Esseri in-fi-ni-ta-mente inferiori, prestatemi orecchio!
    Per la prima volta, il Grande Black Star è costretto a portarvi brutte notizie:”

    La nave sembrò fermarsi per un attimo mentre tutto il ponte osservava l’ennesima scenata di Black ma questa volta era inusuale, il tono del giovane guastafeste sembrava molto più serio del solito

    “Jester, il nostro capitano,
    se ne è andata.”

    A quelle parole un brusio indefinito di dubbio e sgomento si sarebbe innalzato fra i fantasmi

    “Sta notte, il capitano Jester a lasciato la nave e presumibilmente la gilda, lasciando solo questo messaggio nella sua cabina:”
    Abbassò il piccolo foglietto per leggerlo ad alta voce scandendo bene ogni parola


    Anche un pagliaccio può spaventare
    gli insetti e i pappagallini,
    siate basilischi

    Jester


    Fece un attimo di pausa osservando la reazione di tutti i presenti, per poi scendere dal tettuccio in legno con un altro piccolo salto e dirigersi verso i due compagni

    “Perché se ne è andata? ne sapete qualcosa? E cosa avrebbe voluto dirci con questo messaggio?... Quale sarà il prossimo passo della MxM?”

    Porse il biglietto verso entrambi cosi che potessero leggere con i loro occhi, nella speranza che loro avessero qualche risposta in più.


  4. .
    [MxM] Indestructible Master of War
    Fase: IV

    Quale canzone risuona, quando un grande guerriero ormai stremato, non riesce più a reagire rimanendo in balia del nemico? Quale canto triste e melodioso risuonerebbe nell’aria per commemorare la caduta di un eroe?

    Black a stento si reggeva a gattoni fissando il terreno, mentre il nemico ormai sicuro della vittoria avanzava a passo lento verso di lui, pronto a sferrargli il colpo di grazia. Un gesto di una mano e un colpo più rovente di tutti i precedenti fa per raggiungerlo, ma come ultimo sforzo immane, l’ombra si innalza ancora una volta deviando il colpo in arrivo per poi accasciarsi come un pesante telo di stoffa al vento. E in quell’istante, la lingua nera prende fuoco, tramutandosi in fiamme che risalgono fino a Black, incendiandolo di un fuoco nero, portandolo alla sua fine, nella speranza che quelle fiamme non fossero funeri ma di rinascita come una fenice oscura…



    Black si chinò a quattro zampe in una smorfia innaturale. un urlo smorzato di dolore indescrivibile a denti stretti lo travolse. Le unghie graffiavano solcando il freddo terreno come artigli, ferendo le dita. I denti stretti stridevano in una furiosa morsa come un ringhio minaccioso e soffocato. L’ombra ora sotto forma di aurea inquietante e minacciosa lo avvolgeva per l’intero come fiamme intente a consumarlo e a bruciarlo vivo, ma i vestiti non si consumano, e la pelle non veniva marchiata nonostante le pene che il ragazzo sembrava provare.

    Secondi di agonia passavano e una mano artigliata è bestiale sembro come emergere dalle fiamme nere e dalla schiena di Black; artigli demoniaci trafissero apparentemente la schiena e il fuoco schizzava come sangue oscuro colando e bruciando al tempo stesso. Le braccia inumane si sgranchirono in un sonoro e inquietante rumore di ossa piegandosi in maniera rivoltante e innaturale su se stesse fino a rigirarsi in un movimento che avrebbe rotto qualsiasi osso di un braccio umano, concludendo infilzando i lunghi artigli che adesso erano in una scena disumana col palmo verso l'alto, e le dita puntate verso il basso, che ancora una volta trafissero la tormentata schiena tagliando e squarciando senza lasciare nessuna evidente ferita ma continuando a far soffrire terribilmente il giovane. Tutto per farsi strada nella carne e lasciar uscire prima un volto demoniaco infuriato con denti affilati è una lingua biforcuta ma che manteneva i lineamenti neri e cupi caratteristici dell’ombra.
    Fece forza sui bracci appoggiandosi e aggrappandosi sul corpo che doveva essere squartato per permetterli di uscire


    [X]

    Mostrando prima le corna,

    Poi il ghigno,

    E infine il corpo attratti villoso e scolpito

    Finendo per urlare una volta fuori volteggiando a mezz’aria

    “WHAAAAAAAAAAAAAAAAAAR!”

    lasciando cosi il corpo di Black inerme e svenuto per il tremendo dolore sulla fredda neve


    [X]

    Sangue.
    Fuoco.
    Furia.
    Tristezza.
    Odio.


    L’urlo disperato, sgraziato, acuto e profondo riecheggiò per quelle terre, vibrando nei petti e nelle menti dei presenti, per infine calmarsi, sfinito, o forse disperato mentre Lacrime rosse solcavano il volto del demone. Le dita si riportarono dritte mentre la bestia espiava un ansimare pesante, lento, affannoso e un leggero fumo usciva dalla bocca affilata al ritmo di quel respiro. La creatura era qualcosa di sovrumano, di diabolico, e da quel corpo demoniaco ritmicamente ogni dieci secondi usciva una sola parola dal tono basso, profondo ma debole, come un sussurro, un pianto, proveniente dalle profondità degli inferi, una sola parola ripetuta come un mantra, o forse una maledizione.

    ŖU͇ͪ̽ͫ͆O̫̥̯̩̺͕̓ͥͬ̅ͨͫ́̚ ̨̞̹͈͎̹̖́ͫͤ-̘̮̖̍̄̂͋̃ ͌͡S̶ͬ̽̎͗A̵͂̈͊̎



    ŖU͇ͪ̽ͫ͆O̫̥̯̩̺͕̓ͥͬ̅ͨͫ́̚ ̨̞̹͈͎̹̖́ͫͤ-̘̮̖̍̄̂͋̃ ͌͡S̶ͬ̽̎͗A̵͂̈͊̎

    Caricò per un’istante a mezz’aria come se stesse per prendere la rincorsa per poi fiondarsi con incredibile ferocia, sul loro originale obbiettivo lasciando perdere il nemico che l’aveva quasi ucciso poco fa.
    Senza esitazione, senza remore, come un pazzo con la mente annebbiata la creatura demoniaca uscita da Black tenta di incornare spezzando, di artigliare squarciando e mordere trafiggendo la carne del demone ormai stremato sfogando tutta la sua tristezza e rabbia in quei colpi fuori controllo…

    Quale melodia migliore, se non il pianto di un demone?



    »Energia:60 - 10 - 40 = 10%
    »Stato fisico: Gravemente ferito
    »Stato mentale: Svenuto
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso

    »Equipaggiamento:

    »Slot I: Shadow ✩ Star: Black Star essendo in grado di controllare la sua Ombra e essa andrà ad avvolgersi intorno al suo collo formando una sciarpa con una “coda” libera di muoversi. Essa può sia difendere che attaccare, in difesa può parare attacchi sia fisici che di tipo magico, mentre offensivamente può andare a creare tante punte affilate che possano attaccare l’avversario da più direzioni
    [Difensiva: “oscurità invalicabile” fisici-magici: variabile Medio
    Offensiva: “pioggia nera”: consumo alto x8 ]

    »Slot II: Crybaby: La parte più oscura, incontrollabile e caotica di Black prenderà la forma di un demone dalle sembianze umane ma dai denti affilati come zanne, corna ricurve appuntite, e le mani umane forti e possenti con unghie lunghe e affilate come artigli mentre sulla schiena si estendano maestose ali non piumate e nere come la notte. Una macchina assassina, un mostro senza scrupoli e che segue solo il proprio tornaconto con l'unico scopo di sfogare la sua rabbia.
    [Consumo: Critico]

    Riassunto: Para il colpo infertogli con un medio vanificando cosi l'attacco a lui rivolto, per poi svenire ma rivelando una creatura che sce dal corpo di Black e che dopo pochi istanti va a colpire il demone con una tecnica a consumo critico.

    Edit: rivisitazione del testo con correzioni e piccoli accorgimenti



    Edited by Black__Star - 3/5/2020, 16:54
  5. .
    Lettera d'addio
    MxM

    "... In quel selvaggio abisso, grembo della natura e, forse, tomba,
    che non è mare o sponda, aria ne fuoco.
    Ma lor cause pregnanti in sè commiste
    confusamente, in una lotta eterna,
    Se il Giullare non costringe Queste oscure materie a farsi mondi,
    Nell'abisso selvaggio, cauto,
    Satana
    sostava sull'orlo del mare, e vide,
    e ponderò il viaggio...”

    Una Luna Piena rosso sangue si ergeva all’orizzonte dalla Graogramàn, La Nave Fantasma della sempre più temuta e rispettata MxM, che come la filosofia della gilda enunciava, la Morte può essere Multicolore, e al col tempo, cupa e priva di sfumature, e cosi la nave cullava tra le braccia del sogno la ciurma variopinta che infestava quella nave.

    Nel completo silenzio, sovrastato solo dai deboli scricchiolii del legno, quella notte, Black, si rigirava e rigirava in preda a un indefinito incubo dal quale solo pezzi frammentati sarebbero rimasti impressi al suo improvviso risveglio nella sua memoria; una doccia di sangue lo inondava, una creatura tentava alla sua vita, e una rosa colava il suo rosso scolorendosi.

    Si alzò di soprassalto, col fiatone che gli smorzava il respiro. Pochi secondi che bastarono al giovane per comprendere che si fosse trattato solo di un sogno e cosi rilanciarsi a peso morto all’indietro dalla posizione seduta in cui si trovava sul morbido letto. Tentò di chiudere gli occhi, di riaddormentarsi, ma non ci riusciva.
    Stropicciò le lenzuola lanciandole da un lato per poi alzarsi, nella speranza che una camminata all'aria aperta gli avrebbe rilassato i nervi, e conciliato il sonno.

    Il cielo quella notte era inquietantemente stupendo: dal ponte la luna era visibile in tutto il suo splendore, enorme e maestosa con lo sfondo stellato e un riflesso magnifico che solo il Mare poteva regalare.

    Tirò un grosso respiro osservando quello spettacolo della natura quando notò per puro caso che la porta della cabina del capitano era socchiusa, spinta con delicatezza dalla brezza. Cosa curiosa dato che i fantasmi che si prendevano cura della Nave, o Jester stessa, non si dimenticava mai di chiudere la porta dato che non voleva che a parte lei altri ci entrassero, nonostante non fosse chiusa a chiave, come una regola non scritta.

    Incuriosito da ciò e infischiandosene delle regole scritte e di quelle non scritte, fece capolino alla porta aspettandosi di trovare il pennuto che mai dormiva, o la giullare in una delle sue passeggiate notturne.


    “Capitano…?”

    Una volta spalancata la porta, la luce rosso sangue di quella notte poté illuminare la modesta stanza, macchiando i mobili e i curati arredamenti che sembravano non avere nulla di diverso dal solito, fatta eccezione per un piccolo dettaglio: un foglietto posto sulla scrivania del capitano.
    Black si avvicinò e ne lesse il contenuto:


    Anche un pagliaccio può spaventare
    gli insetti e i pappagallini,
    siate basilischi

    Jester

    "


    Ci mise un attimo di troppo a comprendere cosa quel messaggio volesse dire, ma quando tutti i pezzi si collegarono,
    la presa sul piccolo foglietto si strinse stropicciandolo, gli occhi si spalancarono, le pupille si dilatarono mentre leggeva e rileggeva quelle parole e la rabbia lo pervadeva fino ad esplodere:

    “BASTARDAAAA!”

    L’urlo in piena notte rimbombo tanto potente da svegliare sicuramente l’intera nave di soprassalto,
    mentre una lacrima solcava il volto del grande Black Star.

    Quella notte, sicuramente, non sarebbe più riuscito a prender sonno.


    Il contenuto della lettera è il vero messaggio che Jester in persona lascia alla ciurma.

    ...

    P.S.
    Ci mancherai Jes!

  6. .
    Welcome to the home by the sea, Black Star
    Fase: IV

    -Il tradimento non vi rende onore – e non Gli rendeva onore.
    Quelle parole, quella voce greve e lancinante che sembrava provenire dalla sua mente e da ogni direzione, gli gravarono come un improvviso macigno, una frustata improvvisa che lo fece sobbalzare stringendo i denti come se fosse stato veramente colpito. Come se il dito accusatore di chi ti giudica una volta che viene puntato verso di te potesse ferirti non solo emotivamente, ma anche fisicamente.
    Ma quell'orribile sensazione oltre al dolore fittizio sembrò come veicolare una letterale perdita di controllo sulla mente che si lasciava guidare da quella voce esterna e sconosciuta come se quella voce che sentiva fosse diventata la Sua voce in una sensazione che risultava però pericolosamente di serenità e di pacatezza, ma tutto ciò durò solo un attimo, il tempo che bastava alla voce per lanciare la sua accusa e il suo impassibile rimprovero, per poi tornare a diffondere in lui una costante di tranquillità e fiducia accompagnata anche da un pizzico di lode che a Black sicuramente non dispiaceva.

    La mente calma era adesso meno assuefatta ma pur sempre serena e appacificata come l’assaporare un dolce infuso di tè ma gustandone tutte le fasi: l’acuto fischio del bollire della caraffa, che viene prima bruscamente spento e fermato, ma che una volta versato il caldo liquido, e magari mischiato a qualche dolce erba, scioglie i nervi e attenua ogni senso di confusione lasciandoti semplicemente rilassato, dando cosi la possibilità al Black serio e tranquillo di mostrarsi, cosa che in pochi hanno mai visto e ascoltato.
    “Come asserisci, la parola data è più importante di un contratto scritto, è qualcosa che va oltre un semplice patto stipulato per il guadagno delle due parti, ma è una questione di fiducia reciproca…”

    La testa alzata e lo sguardo in avanti alla ricerca della fonte di quella voce che sembrava provenire da ovunque, mentre gli uomini che lo trattenevano erano passati in secondo piano quasi come un lontano ricordo, o un elemento estraneo e insignificante alla scena.
    “una questione tanto forte quanto fragile, che si sostiene e deve bilanciarsi con un impegno da entrambe le parti, ma è proprio per questo che ho bisogno di saperne di più su di te,” fece una breve pausa “e su di voi.”

    “Come ora sai, se ho tradito è stato per rispettare la fiducia e il volere di chi mi era vicino, e di chi mi era superiore”
    Quello non sembrava Black, le parole erano sincere e decise come forse non lo erano mai state, ma al tempo stesso, quasi non apparivano appartenere al Black di sempre, come lo era la prova del suo sminuirsi, dell’ammettere apertamente e palesando l’ovvietà che qualcuno era superiore a lui rivolgendosi al suo capitano che quanto tale gli era veramente superiore nella gerarchia della gilda.

    “e perché non ero in me, ma riguardo a quest’ultimo caso so che è possibile difendersi e diventerò più forte, migliorandomi e imparando a fronteggiare anche queste allucinazioni.”
    “Tutto ciò che vi chiedo è di dimostrarmi che come vi assicuro la vostra fiducia sarà ben riposta in me, la mia possa essere riposta in voi.”
    »Energia: 110%
    »Stato fisico: Perfetto, immobilizzato
    »Stato mentale: Serio, rilassato
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale: Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:

  7. .
    [MxM] Indestructible Master of War
    Fase: IV

    Il colpo va a segno, ma non sull’obbiettivo sperato: il maestoso spadone d’ombra si innalza verso l’alto quasi a voler trafiggere il cielo prima di piombare sul suo nemico, il quale accerchiato, bloccato e braccato da ogni direzione sembra sentirsi alle corde e quindi prontamente evoca un piccolo sostituto che nel giro di un istante viene bloccato, squartato, tagliato, pietrificato e infine ghigliottinato avendo solo il tempo di guardare la morte abbracciarlo nella maniera più rapida ma cruenta possibile.
    Negli stessi pochi istanti con la quale la spada prese forma, alla stessa maniera, tornò a essere la più comune katana. Il respiro di Black si fece affannoso, risentendo in quell’istante di pausa di tutta la fatica e il dolore dell’attacco rapido e delle offensive poco prima subite ora non più attenuate dalla scarica d’adrenalina; il braccio destro e la schiena gli bruciavano tanto che gli davano una sensazione come se solo sfiorandole il dolore sarebbe stato atroce, ma nonostante ciò non poteva arrendersi, non ancora. Strinse i denti in una morsa di dolore e rabbia; Il corpo vacillava, volendosi arrendere, crollare al suolo morbido e freddo e recuperare fiato, prendendosi così un attimo per attenuare il dolore, ma l’animo furente e indomabile sorreggeva il corpo indebolito convincendo la mente, il cuore e i muscoli a non arrendersi, non ancora. Ma ciò a quel punto era come lanciare una moneta; la rabbia alimentata dal dolore, l’autostima e la passione per lo scontro fusa con la giovane età lo avrebbe tenuto in piedi ancora un po', ma lo reso meno preciso e più istintivo, irruento e feroce; Se vuoi sconfiggere il pesante colpo della delusione, del dolore o la visione pessimistica di un possibile fallimento sempre più imminente, è in quel momento che devi dare il centodieci percento, dare il PlusUltra come se ne dipendesse della tua vita…

    ma qual è il rovescio della medaglia quando decidi di giocarti tutto?

    Pochi secondi, da un lato interminabili dall’altro troppo pochi, osservava l’obbiettivo mentre in quegli attimi cercava di regolare il respiro e si preparava a scattare ancora una volta. Ennesimo errore: mai rallentare in battaglia. Come in uno scenario che si addice a un demone del calibro del loro nemico, dal cielo piovono fiamme che travolgono Black già indebolito. L’ombra prontamente si mette in difesa proteggendo il giovane dalla pioggia infuocata e dalla successiva sfera anch’essa incendiata che il mastino carico di vendetta gli scagliò contro, ma come l’animo vacilla, anche l’ombra si indebolisce, e parte delle fiamme lo stravolgono costringendolo a crollare in ginocchio. I pugni battono sul terreno, la katana scivola via a qualche piede di distanza mentre il pesante e rapido fiato non sembrava voler cessare, e il dolore delle bruciature accentuarsi ma l’offensiva nemica non era finita e una corda di fiamme lo avvolge all’altezza delle gambe strattonandolo rivolgendolo faccia a terra disteso.
    Che fosse la fine? La sua sconfitta? Che nonostante tutto ciò che continuava a ripromettersi aveva mollato la presa lasciandosi andare?

    NO!

    Non avrebbe ceduto alla rassegnazione, per niente al mondo! Un gomito si rialza e un pugno pesante sbatte sul terreno, cercando cosi di farsi forza per rialzarsi.

    Questa battaglia,
    Era un testa a testa con la sorte, ma sulle facce di questa moneta sembra esserci due volte la croce…


    »Energia:70 - 5 - 5= 60%
    »Stato fisico: bruciature considerevoli su schiena braccia e gambe
    »Stato mentale: infuriato, leggermente abbattuto
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso

    »Equipaggiamento:Slot Number 4 -Ninjatô: un’arma a mano singola molto leggera e agile. Una spada lunga soltanto 50cm dal facile camuffamento. Spesso quando viene impugnata da Black Star la lama ussume il colore di un intenso nero risvegliando l’anima del demone rinchiusa in lui.

    »Slot I: Shadow ✩ Star: Black Star essendo in grado di controllare la sua Ombra e essa andrà ad avvolgersi intorno al suo collo formando una sciarpa con una “coda” libera di muoversi. Essa può sia difendere che attaccare, in difesa può parare attacchi sia fisici che di tipo magico, mentre offensivamente può andare a creare tante punte affilate che possano attaccare l’avversario da più direzioni
    [Difensiva: “oscurità invalicabile” fisici-magici: variabile Basso
    Offensiva: “pioggia nera”: consumo alto x8 ]

    »Slot II: Shadow ✩ Star: Black Star essendo in grado di controllare la sua Ombra. Essa andrà ad avvolgersi intorno al suo collo formando una sciarpa con una “coda” libera di muoversi. Essa può sia difendere che attaccare, in difesa può parare attacchi sia fisici che di tipo magico, mentre offensivamente può andare a creare tante punte affilate che possano attaccare l’avversario da più direzioni
    [Difensiva: “oscurità invalicabile” fisici-magici: variabile Basso
    Offensiva: “pioggia nera”: consumo alto x8 ]

    Riassunto: Black para per solo metà dei danni della pioggia di fuoco e dalla sfera infuocata con un basso per ogni offensiva, subendone cosi un corrispettivo di un basso da entrambe le offensive che vanno ad aggravare i danni da ustione già subite in precedenza. Successivamente subisce a pieno l'offensiva a consumo medio suddiviso in due turni crollando rimanendo bloccato per terra.

  8. .
    Sangue di demone - Cuore di tenebra
    Fase: IV

    Occhi pensierosi e una mente ignorante rendevano Black Star incuriosito e al tempo stesso un po' dubbioso, mentre osservava l’insolito negoziante tagliare la sua ombra con una motosega, chiedendosi se non fosse stato fregato, se quello non fosse un qualche tipo di idiota che con qualche tipo di trucchetto da mago potesse portarli via un pezzo come se niente fosse e tenerselo come trofeo, dopotutto, era pur sempre un pezzo del Grande Black Star.
    Pochi minuti contornati da fuoco, fiamme e omini metallici ed ecco che la spada usci fuori da quelle metalliche fauci infernali, splendidamente nera e cupa. Con delicatezza il vecchio negoziante la porse a Black che la osservava incredulo: il filo della lama sembrava talmente affilato da poter tagliare l’aria, o la luce stessa, la parte non tagliente seguiva un’impercettibile curva lungo la costola cosi che la lama a ogni fendente avesse seguito ogni movimento di chi la impugnava. L’elsa nonostante non era danneggiata come lo era la lama poco prima, anch’essa sembrava migliorata; tanto leggera da lasciare che il peso della tagliente lama risultasse sbilanciato dando così un’irregolarità che diventava un vantaggio nei movimenti per chi ormai quell’arma era diventata come un quinto arto e sapeva come sfruttare quello squilibrio per rendere quella spada ancor più veloce e letale. L’impugnatura presentava piccole rigature e curve che favorivano una presa salda e decisa.
    Come la prese in mano, una sensazione strana lo avvolse, un misto fra eccitazione e incredulità al tatto di quella che era la sua arma e che l’aveva accompagnato in tanti scontri, ma al tempo stesso gli sembrava tutta nuova, quasi diversa. Sorrise compiaciuto mentre la guardava salda nelle sue mani. A quel punto mancava solo un ultimo test da fare: la afferrò con entrambe le mani tenendola a quarantacinque gradi davanti a se, un secondo di concentrazione ed ecco che l’animo indomabile scaricò in un’istante la sua energia interiore sulla lama attraverso le mani; con la rapidità di uno schiocco di dita, la lama si ingrandì a dismisura diventando un grosso spadone a due mani lungo quanto l’altezza di Black e carico di una strana energia oscura emanata sotto forma di un leggero vapore e fiamme nere mentre la costola dell’arma ora seghettata iniziò a girare a una costante e pericolosa velocità. Data la mutazione improvvisa e fino a poco fa sconosciuta, era probabile che involontariamente la lama avesse potuto far cadere o danneggiare qualcosa, ma poco gli importava, era troppo gasato al momento.
    “Terribilmente Magnifica”

    Con la stessa velocità con la quale era mutata, la spada tornò a essere la normale affilata katana che era in precedenza.
    “Davvero Grandiosoo! Per essere un vecchietto non te la cavi niente male nel tuo lavoro, e sai una cosa, non vedo l’ora di battere questo tuo Ted Carter e farlo affette con questa meraviglia. Lo umilierò e poi tornerò qui da te, cosi che potrai cancellare quell’inutile autografo sull’armatura e fare spazio a un vero campione.” Sorriso smagliante, occhiolino e pollice dritto davanti a se verso il curioso commerciante “gli affari andranno alle stelle appena tutti sapranno che hai una firma del GRANDE Black Star”

    »Energia:110%
    »Stato fisico: Perfetto
    »Stato mentale: Entusiasta
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:
    »Note: Perdona per la lunga attesa :flwr:

  9. .
    Postato!
    Perdonate il mega ritardo ma ho avuto seri casini in real che mi hanno tenuto lontano da Endlos per parecchio tempo, ma col nuovo anno e da oggi in poi conto di tornare a pieno regime :metal:
  10. .
    [MxM] Indestructible Master of War
    Fase: III

    2SHwKsV
    Fuoco e ghiaccio, tenebre e inferno. Che superba melodia, che incredibile composizione. Meravigliosa, magnifica, temibile magia.
    Passione rossa era l’essenza del demone, quello scontro carico d’adrenalina che quasi potevi toccare nell’aria, mentre piano piano, Black diveniva impaziente e agitato come se sudasse furia da ogni poro.
    I Pugni si strinsero in una potente morsa, la destra stringeva l’elsa della katana nera, mentre la destra si chiudeva su se stessa con tanta forza da fargli quasi male mentre guardava con altezzosità e spirito assassino le bestie evocate che in un attimo lo accerchiarono girandogli intorno squadrandolo, pronte a sferrare la loro offensiva
    “Non ho tempo da perdere con voi insulse bestie”

    Sussurrò a denti serrati. Lascio per un’istante l’elsa per poi riafferrarla con altrettanta velocità cosi da portare la spada parallela al suo avambraccio, e nel mentre il piede destro compì un quarto di cerchio all’indietro, si caricò sulle gambe per poi in un lampo scattare con velocità impressionante verso il demone a zig zag. Prontamente le bestie, come videro compiere il primo passo veloce e irregolare di Black si fiondarono all’attacco per fermarlo sferrandogli una scarica di palle di fuoco proveniente da ogni direzione, ma i movimenti erano veloci repentini e difficile da prevedere. Parte della neve evaporava come le sfere venivano lanciate suggerendo all’occhio rapido di Black quale sarebbe stata la traiettoria ma nonostante il perfetto controllo e la grande velocità, erano troppe le offensive e quattro colpi intercettarono il suo passo facendolo barcollare, ma non per questo rallentare; il braccio sinistro gli fu ustionato, e letteralmente la parte sulla schiena del giubbotto senza maniche e parte dei pantaloncini corti iniziò a bruciare. Ma di certo non sarebbe stato un po' di bruciature e di fuoco a fermarlo, ma anzi, sembrava quasi che quel dolore lo alimentasse portandolo a barcollare per quel secondo per poi ripartire con lo scatto successivo ancora più veloce del precedente. Tutto ciò non basto a fermare la sua corsa e rapido tentò di superare le bestie attraverso i varchi fra una e l’altra nello stretto cerchio, e se ci fosse riuscito sarebbe corso all’impazzata verso il demone ancora intrappolato nella morsa.
    Liscia e fine come un pezzo di seta trasportato dal vento, durante i rapidi movimenti la lingua d’ombra l’avrebbe preceduto passando rapida fra le fauci che bloccavano il demone fino a raggiungere il terreno di nuovo verde e marrone e tentar così di afferrare l’arma del mostro infernale infilzata nel terreno e portarla con se senza che Black dovesse nemmeno toccarla e lasciare che l’ombra alle sue spalle la tenga lontana e alta ad un paio di metri da terra alle spalle del giovane.
    Le mani bloccate, il corpo che sta per essere stritolato dall’inquietante spirito della Graogramàn e l’unica cosa che sembrava poter favorire la liberazione del demone da quelle mandibole lignee era la possente coda che con forza batteva sulla trappola, e quindi il prossimo obbiettivo di Black; con continui scatti resi possibili dall’energia sulle gambe, in pochi istanti raggiunge lateralmente la coda che con forza si dimenava abbattendosi sulla resistente struttura, ma Black senza fermare la folle corsa, la lama della Katana nera torna ad essere impugna dritta difronte al volto del giovane per poi ingrandirsi a dismisura diventando in un’istante un grosso spadone a due mani che con estrema forza tenta di abbattersi sulla coda del demone

    "Dust to Dust, Polvere alla Polvere. non sei nient'altro che misera polvere in confronto a me!
    E ALLORA TORNATENE A ESSERE POLVERE!!"


    il corpo si flette, la schiena si curva in avanti e i muscoli si tendono mentre rapida da sopra la testa la grossa lama nera si abbatte come una ghigliottina sul suo obbiettivo, ma come se il peso e la velocità non bastassero a dare forza al colpo, l’ombra oscura e minacciosa che continuava ad avvolgere l’arma inizia a vibrare e a girare rapida e veloce per tutto il filo tagliente della lama donando così al colpo ancora più capacità di taglio.

    »Energia:90 - 10 - 10 = 70%
    »Stato fisico: bruciature minori su un po tutto il corpo
    »Stato mentale: eccitato, esaltato, infuriato
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso

    »Equipaggiamento:Slot Number 4 -Ninjatô: un’arma a mano singola molto leggera e agile. Una spada lunga soltanto 50cm dal facile camuffamento. Spesso quando viene impugnata da Black Star la lama ussume il colore di un intenso nero risvegliando l’anima del demone rinchiusa in lui.

    »Slot I: Speed Black☆ Star: Concentrando la forza della propria anima nelle gambe è in grado di compiere istantanei scatti in ogni direzione permettendogli così di evitare imminenti pericoli.
    [Consumo: Medio]

    »Slot II: Only a crack in this Nightmares: La lama della katana impugnata da Black viene avvolta da un'energia nera che renderà la spada più grossa e spessa tramutandola da una spada a una mano a un grosso spadone a due mani. Oltre a ciò, la particolarità che assumerà la spada veramente rivelante hai fine del potere offensivo dell'arma è che entrambi i bordi prenderanno una connotazione seghettata che inizierà a scorrere a rapida velocità in senso antiorario dando all'arma un maggiore effetto tagliente.
    [Consumo: Medio]

    Riassunto: Black schiva metà delle palle di fuoco con un consumo medio e di conseguenza venendo ferito per danni da ustioni per un valore pari al medio. Successivamente cerca di uscire dal cerchio creato dai mastini sfruttando la velocità e correre verso il demone. vicino al demone con un'azione gratuita mentre sta ancora correndo l'ombra sotto forma di lingue nere che costantemente lo seguono si allunga fino a tentare di prendere l'arma caduta dalle mani del nemico, per poi raggiungerlo e puntare a tagliare/ferire il mostro infernale alla coda con la katana che si trasforma in uno spadone a due mani con la parte tagliente che scorre in maniera simile a una motosega elettrica che equivale a una tech a consumo medio.

  11. .
    Welcome to the home by the sea, Black Star
    Fase: III

    Mani grosse e callose lo trattenevano per le braccia stringendo e frapponendo una doppia forza a quella che poneva Black a ogni scossone o tentativo di liberazione.
    Iniziava a stufarsi di tutta quella situazione.
    Ma quella voce, quel dolce suono misterioso ma rilassante lo calmò: lo fece sentire come ubriaco ma cosciente, sballato ma tranquillo, in pace con se stesso e con ciò che lo circondava riuscendo a placare per quei secondi perfino il suo animo bollente come se la pentola sotto pressione pronta a esplodere che lo animava ogni secondo della sua vita fosse lasciata lentamente soffiare, sbollendosi trasmettendogli cosi una sensazione di sicurezza e rilassamento sia mentale che fisico, inebriandolo. L’energia che fino a poco prima lo teneva in tensione e pronto a reagire andò scomparendo in pochi secondi tanto che gli energumeri che lo trattenevano avrebbero potuto lasciarlo, certi che non avrebbe tentato di scappare, e forse neanche reagito.
    “Io non… un combattimento… vita, morte… a vita o la morte”

    I pensieri erano confusi, pensava senza rendersi conto di pensare, parlava senza consapevolezza
    “Un tradimento, abbiamo compiuto tradimento per raggiungere la nave… Combattuto contro i morti, altro… altro tradimento m..mmnn uno dei nostri”

    Lo sguardo fissava il pavimento, risultato vuoto, assente. In ginocchio con la schiena dritta, ma leggermente ricurva a seguire lo sguardo vuoto, poi il fiatone che piano piano cresce, come se i ricordi lo agitassero
    “JEs… Jester rossa… no, rosso, sangue m-molto SANGUE… ovunque sulle pareti, nel pavimento… le mani, rosse, sporche… molto sangue capitano in pericolo e poi tentacoli giganteschi, MOStruoisi! tentacoli che avvolgono la nave con un grido dagli abissi, profondo, trascinandola? Trascinandola a picco… con i traditori”
    »Energia:110%
    »Stato fisico: Perfetto, immobilizzato
    »Stato mentale: Stordito, assente
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:

  12. .
    [MxM] Indestructible Master of War
    Fase: II

    Un freddo sibilo di vento gli gelò le membra dopo le parole del capitano mentre l’intero gruppo in attesa fissava l’operato della maestosa creatura in un teso silenzio, attendendo che il rituale fosse completato e che la trappola desse il via all’imboscata:Un lampo rosso squarciò il cielo plumbeo confluendo nel punto in cui il rituale venne messo in atto specchiandosi nella candida neve e colorando anch’essa dello stesso intenso rosso, e facendo evaporare quella che ne veniva a contatto.

    Durò solo un instante, ma fu tanto quanto bastava al piccolo demone per fare la sua comparsa. Confuso e spaesato, ma il gruppo di pochi di buono non gli avrebbe lasciato nemmeno il tempo di respirare: Jester, come da buon capitano che si rispetti di quel nome, diede il via alle danze, seguito da Skekdor svolazzando rapido anche lui sopra il demone fece la sua mossa tentando di spingerlo verso la trappola.

    E finalmente era arrivato il suo turno:
    Era da talmente tanto tempo che aspettava quel momento che ancora non poteva crederci che finalmente era arrivato, gli occhi si spalancarono gradualmente, riusciva a sentire l’adrenalina, l’eccitazione crescere e crescere gradualmente dentro di lui. Lo sguardo sorpreso e in preda all’entusiasmo tramutò in un severo broncio e in un sorriso compiaciuto. Gli avambracci si allinearono perfettamente in posizione orizzontale all’altezza del petto e le mani si incrociarono in una stretta presa che afferrava il nulla. In quell’istante l’ombra alle sue spalle rapida come una freccia si allungò sul terreno puntando al piccolo demonietto e raggiunta il terreno subito sotto di lui lingue nere come la notte avrebbero tentato di avvolgerlo per l’intero corpo in un intricata camicia di forza che oltre a bloccarli i movimenti lo avrebbe strattonato verso la trappola stritolandolo con incredibile forza e decisione è come se non bastasse, altrettante lingue appuntite come freccie e affilate come lame si propagarono dalla nera gabbia allungandosi e allontanandosi per un istante per poi fiondarsi sulla stessa stretta morsa trafiggendola da più direzioni puntando così sia al corpo immobilizzato, sia al viso ancora scoperto, ma tutto ciò non sarebbe stato abbastanza, se voleva vendicarsi dell’affronto, l’avrebbe fatto come si deve, con le sue mani; mentre la prima combo di colpi tentava di andare a segno, Black aveva già iniziato una corsa all’impazzata, la spada con la quale l’aveva provocato la prima volta fece la sua comparsa venendo estratta dell’ombra.

    Che incredibile sensazione. Già il solo pregustare gli istanti prima del caos di uno scontro lo rendevano euforico.
    »Energia:90%
    »Stato fisico: Perfetto, infreddolito
    »Stato mentale: eccitato, esaltato
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso

    »Equipaggiamento:Slot Number 4 -Ninjatô: un’arma a mano singola molto leggera e agile. Una spada lunga soltanto 50cm dal facile camuffamento. Spesso quando viene impugnata da Black Star la lama ussume il colore di un intenso nero risvegliando l’anima del demone rinchiusa in lui.

    »Slot I: Ombra meschina: L’ombra di Black Star si propaga in tante strisce nere simili a seta che andranno ad avvolgersi intorno al corpo dell’avversario immobilizzando quest'ultimo fino alla conclusione del suo successivo turno.
    [Consumo Medio]

    »Slot II: Shadow ✩ Star: mentre ha in mano una qualsiasi delle sue armi, Black Star è in grado di controllare la sua Ombra. Essa può sia difendere che attaccare, in difesa può parare attacchi sia fisici che di tipo magico, mentre offensivamente può andare a creare tante punte affilate che possano attaccare l’avversario da più direzioni
    [Difensiva: “oscurità invalicabile” fisici-magici: consumo variabile
    Offensiva: “pioggia nera”: consumo alto x8 ]

    Riassunto: Black sfrutta la sua abilità di controllo dell'ombra per immobilizzare, stritolare e tirare il demone verso la trappola con una tech a consumo Medio, successivamente le stesse "strisce" che hanno tentato di bloccarlo, senza staccarsi dalla morsa si allungeranno diventato 8 punte affilate che tenteranno di infilzare il demone con un consumo pari a Alto

  13. .
    Welcome to the home by the sea, Black Star
    Fase: II

    Marinai da quattro soldi.
    Venire a fare la predica a un povero “ragazzino indifeso” perché una nave un po' inquietante gli stava facendo pisciare sotto. Ecco cos’erano, dei cagasotto succhia pollice. Una seccatura di cui non aveva voglia di occuparsi dato che solo nell’ultima settimana aveva dovuto combattere contro 2 ghoul giganti, combattuto contro una specie di pesce-piovra troppo cresciuta e i suoi cavallucci marini e scacciare un demone che sembrava spuntato dritto dritto dall’inferno, il quale gli aveva pure rotto la sua amata spada, e tutto questo, sottolineo, in UNA settimana, Quindi quel giorno di pausa se l’era più che meritato.
    Ciò che gli interessava al momento era trovare un posto dove poter riparare l’arma, mangiare e dormire tutto a spese della MxM, e ripetere tale ciclo fino a quando non sarebbero dovuti ripartire all’azione, niente di più, niente di meno. Ma quei marinai sembravano di tutt’altra idea.
    "Dove credi di andartene?"
    “D’ovunque non debba vedere la vostra brutta faccia, amico.”

    Le altre parole risuonarono come un ronzio, una fastidiosa musica di sottofondo per Black mentre si faceva strada fra gli energumeni, lasciando che quelle frasi entrassero da un orecchio e gli uscissero dall’atro.
    Prima ancora che potesse fare un passo di troppo al di fuori del cerchio di corpi ecco che un numero indefinibile di mani callose e sgraziate gli si piombarono addosso nel tentativo di sollevarlo da terra e trascinarlo via:
    “HEY! Bastardi! Che cosa… volete… fare…!”

    La resistenza sarebbe stata inaspettata dato che quello che cercavano di immobilizzare sembrava essere solo un ragazzino alto come un soldo di cacio. I duri allenamenti avrebbero resa difficoltosa l’immobilizzazione per i brutti ceffi intenti ha prenderlo per le braccia, ma nonostante la forza fuori dal comunque per un bambino della sua età non era comunque abbastanza da fargli perdere la persa. Black dimenandosi girava il capo una volta a destra e una a sinistra ringhiando mentre guardava coloro che lo tenevano fermo con sguardo minaccioso. Cosa più difficoltosa invece fu tentare di alzarlo per le gambe; calci all’impazzata e confusionari cercavano di colpire i suoi assalitori, tanto caotici e casuali che qualche colpo sarebbe sicuramente andato a segno, ma niente, neppure quello sarebbe bastato per liberarsi.
    Mentre lo portavano via passando indifferenti per le strade del porto il ragazzo indemoniato scalpitando sempre di più senza un attimo di tregua avrebbe sicuramente impressionato gli aggressori data la tenacia con cui si dimenava.
    Raggiunto il luogo più appartato, Black si calmò ma non per stanchezza o rassegnazione ma capendo che se voleva andarsene e sfracassarli di botte per l’affronto che avevano osato prodigare nei confronti di un grande come lui doveva aspettare il momento giusto.
    Come si fossero fermati dandoli un attimo di pausa, o avessero mollato la presa, con un minimo di fiatone e sguardo basso e minaccioso osservandoli uno per uno negli occhi senza muovere un muscolo, avrebbe preso lui per primo la parola:
    [x]
    “Sentite brutti stronzi, secondo Jester non dovrei prendere a pugni in faccia chiunque non comprenda la mia grandezza, o mi facci incazzare, quindi vi darò un ultimo avvertimento prima di spaccarvi il culo…”

    tirò un grosso respiro, cercando di contenersi e calmarsi almeno un minimo, perché sentiva che sennò quella era la volta buona che avrebbe ammazzato qualcuno:
    “Lasciatemi andare adesso e nessuno si farà male.”

    »Energia:110%
    »Stato fisico: Perfetto, immobilizzato
    »Stato mentale: innervosito, incazzato
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:

  14. .
    Sangue di demone - Cuore di tenebra
    Fase: III


    Ogni secondo che passava con quell’uomo gli sembrava sempre più strambo. C’era qualcosa in quello sguardo geniale, appassionato e fuori di testa che non lo convinceva, o forse era anche tutto il resto a guardarlo bene che gli suggeriva che gli mancava qualche rotella, ma poco gli importava; se quel tipo poteva riparargli la spada tanto gli bastava.

    “ "Il campione dell’arena Nera?” chi è il vincitore del torneo di bocce per vecchietti? HAHAHAHAA”
    Faceva ridere quell'offesa inappropriata sotto forma di battuta, per niente, ma lui adorava fare certe battute beffarde senza pensare alle conseguenze, ma in un attimo tornò serio, quando per pagare la riparazione il vecchietto in armatura non gli propose di ricompensarlo con un pezzo della sua ombra…
    “Vorresti un pezzo della miaa… Ombra?!”
    in quell'istante una figura stilizzata e simil-umana si innalzò alle sue spalle allungandosi dalla sua stessa ombra.
    [x]

    “Come vedi, non so come tu l’abbia fatto a capirlo, ma non è un’ombra normale la mia, ma in ogni caso non saprei proprio come fare per dartene un pezzo…” la figura alle sue spalle si piegò in avanti cosi che una delle due braccia affilate iniziò ad allungarsi, fino a portarsi davanti l’uomo cosi che lui stesso potesse analizzarla più da vicino, e constatare con le sue stesse mani quanto potesse essere dura quell’ombra per quanto morbida e flessibile

    “Nessuno è mai riuscito a spezzarla. Se hai una qualsiasi idea, sarò felice di dartene un pezzo in cambio del ripararmi la spada.”

    Il sorriso beffardo, come sfidarlo a provarci, prevedendo già il suo certo fallimento nel tagliarla, ed essere cosi pronto a sbeffeggiarlo ancora una volta, e sfruttando l’occasione per rimarcare la sua incredibile forza.


    »Energia:110%
    »Stato fisico: Perfetto
    »Stato mentale: Incuriosito
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:
    »Note: Perdona per la lunga attesa :flwr:

  15. .
    Postato!

    Perdonate il lungo ritardo :flwr:
87 replies since 11/7/2016
.