Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by D u s t

  1. .
    Nickname: Parla da sé
    Numero di personaggi attivi: 3
    Tesoreria Coin: Tesoreria

    #1
    Personaggio: Michael Solus
    Scheda: Scheda
    Revisione: Revisione
    Conto: Conto
    Gilda: Emirati Meridionali

    #2
    Personaggio: Echo
    Scheda: Scheda
    Revisione: Revisione
    Conto: Conto
    Gilda: Hush

    #3
    Personaggio: Medea
    Scheda: Scheda
    Revisione: Revisione
    Conto: Conto
  2. .
    Drink With The Living Dead


    Avrebbe voluto chiedergli una cosa nell'ultimo secondo in cui Stanton li aveva mandati via, ma la domanda era arrivata nella sua mente troppo tardi in quel momento in cui era troppo indispettita per pensare a mente fredda. Era stata ormai riportata a quel bancone per poter provare a tradurre meglio per Xavier, a cui lanciò un'occhiata appena tornata alla realtà, ed era già tempo di bere di nuovo. Scosse la testa, e posò il libro bianco sul bancone. C'era pur qualcosa di utile, in quell'oggetto. - C'è una leggenda che riguarda l'alcol, sai Stanton? Susanoo, dio del mare e delle tempeste, venne esiliato nel mondo mortale. Nei suoi viaggi, incontrò una famiglia la cui figlia doveva essere offerta in sacrifici per placare il mostro che regnava sul loro territorio. - Aprì il libro, mentre parole e immagini si stampavano sulle pagine bianche, raccontando quella stessa vicenda. Lo avvicinò al pistolero. - Susanoo si innamorò della figlia dei due, e decise dunque... - Sorrise, fissandolo, perché si aspettava che la risposta fosse ovvia. - Di ucciderlo. E per farlo, fece preparare otto barili di sakè, da fare bere al mostro ad otto teste ed otto code. Yamata no Orochi. - L'immagine della creatura possente e feroce si palesò sulla carta, le bocche spalancate verso i lettori. l'immagine si muoveva, addirittura. - Susanoo si nascose vicino, aspettando che Yamata no Orochi bevesse il liquore e si addormentasse, e quando lo fece... - L'immagine si mosse ancora. Il nostro si addormentò, e il dio si avvicinò impugnando la sua spada, alzandola sopra la sua testa. - Gli tagliò le teste, una ad una. - Lanciò uno sguardo verso il pistolero, e chiuse il libro.
    Questa sceneggiata era sì per distrarlo, ma anche per portarlo dove voleva, con la mente. - Siamo a tre barili, giusto? - Alzò il bicchiere, un sorriso sghembo rivolto a Stanton. Fece scivolare la mano opposta dietro la schiena, ricordandosi di Tomas, e alzò le due dita come indicato. Aveva provato a distrarre Stanton per permetterle di chiedere ulteriore aiuto, così che potesse distrarlo e saltare il turno di bevute. In qualche modo, avrebbe pur potuto aiutarla, no?


    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illesa
    Stato Mentale: Determinata
    Energia: 100%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    Libro del Fato - Gula
    Il libro di cuoio bianco che si presentò a Medea come vuoto. Vi ha scritto al suo interno ogni storia che aveva letto e ricordava, una quantità infinita, e questo oggetto è riuscito ad accogliere tutto senza esitazione. Non sa nulla della sua origine, ma sapeva che per attivarne il vero potenziale doveva scriverci sopra qualcosa che le stesse a cuore. Ci mise svariati mesi a scrivere ogni cosa nei dettagli, ma scoprì che ne valse la pena. Con il libro riusciva a ricordare istantaneamente le storie, permettendole di attingere velocemente al potere di evocazione che le era stato conferito. [Instant Casting]


  3. .
    Drink With The Living Dead


    Sentire parlare il pistolero le fece soppesare, parola dopo parola, la possibilità di parlare con qualcuno che veniva da qualche secolo precedente rispetto a lei. Il Vecchio West. L'America. Il misticismo dei pellerossa, tra l'altro, era conosciuto, e le maledizioni che si lasciarono dietro, a ragione, tormentarono quelle terre a lungo, qualcuna resistendo fino ai giorni odierni. Era dunque possibile che ne fosse rimasto vittima anche lui, o che fosse un semplice caso. Xavier aveva offerto uno spiraglio sulla sua storia, ma si chiuse così come si era aperto. Quando, poi, Stanton si rivolse all'elfa, la risposta che ne conseguì risulto più semplice di quanto non sperasse.
    Vinci e vivi, perdi e muori. Fastidioso. E pericoloso.
    Quel pensiero sarebbe stato il preludio ad un'altra scena bizzarra. La luce bianca che li aveva avvolti in precedenza si palesò di nuovo, eppure stavolta il posto non mutò in un ricordo di un eco lontano, ma in qualcosa di intangibile, un luogo... Vuoto. Medea si osservò le mani, quasi incredula, notando che in quel luogo senza fonti di luce in realtà la sua figura fosse perfettamente illuminata. Non solo la sua, in realtà, Xavier era lì, ed insieme a loro, qualcuno di familiare, tranne per le circostanze in cui si trovava. Il cowboy era legato stretto con catene che ne lasciavano facilmente intuire la prigionia, e una fiamma bluastra, simile ai così tanto famosi fuochi fatui, ne contornava la figura. Quella fiamma blu, che nella storia tanto era relegata agli spiriti dei morti, non era così difficile da associare a Stanton, in fondo. La ragazza non sapeva nemmeno quanto quell'associazione potesse essere giusta.
    Le parole grattanti di Stanton giunsero all'orecchio appuntito della ragazza, che socchiuse gli occhi dubbiosa, per rispondergli di rimando.
    Worst? I can think of many stories where flames that can't be extinguished get put out, but I'm no heroine. - Sorrise, di taglio, quasi come se volesse prenderlo in giro. - Non so cosa vuoi da me, Stanton, ma se cerchi qualcuno che ti uccida, o che ti faccia trovare la pace eterna, è meglio se torniamo a bere. - Si rivolse verso Xavier, mentre incrociava le braccia, chiudendosi in una posizione ferrea. - Unless he can do it. I won't stop him.
    Poi roteò su sè stessa, cercando qualcosa che non c'era. Quindi, di nuovo verso il pistolero. - Era una minaccia, comunque? - Non lo dava a vedere, ma o almeno ci provava, ma che avesse paura era certo. Non aveva niente con cui difendersi. Non una pistola, non un coltello, e la magia che aveva fino a poco prima di arrivare lì sembrava sopita, come nascosta in un altro luogo. Indifesa, nel peggiore dei momenti. Ma questo non significava che non avrebbe provato a sopravvivere.
    Se non lo era, voglio tornare al bancone, grazie.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illesa
    Stato Mentale: Impaurita, Determinata
    Energia: 100%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    Libro del Fato - Gula
    Il libro di cuoio bianco che si presentò a Medea come vuoto. Vi ha scritto al suo interno ogni storia che aveva letto e ricordava, una quantità infinita, e questo oggetto è riuscito ad accogliere tutto senza esitazione. Non sa nulla della sua origine, ma sapeva che per attivarne il vero potenziale doveva scriverci sopra qualcosa che le stesse a cuore. Ci mise svariati mesi a scrivere ogni cosa nei dettagli, ma scoprì che ne valse la pena. Con il libro riusciva a ricordare istantaneamente le storie, permettendole di attingere velocemente al potere di evocazione che le era stato conferito. [Instant Casting]


  4. .
    Echo_0
    Confessioni di un padre
    Il vecchio non aveva dissipato i miei dubbi, ma non potevo fargliene in nessun caso una colpa. Che nessuno ne sapesse nulla, però, era davvero il colmo. Forse erano solo loro poco informati? Ma sarebbe rimasto qualcuno a cui chiedere?

    Fate già un buon lavoro nel tenerli a bada, ma quando mi sarò stabilito per bene... Troverò un modo di facilitarvi il lavoro, se proprio non riesco a trovare una soluzione. - Vladimir mi aveva aiutato, e il favore sarebbe stato reso, in un modo o nell'altro. - Nel frattempo, sapete tenervi al sicuro da soli, senza cartografi impiccioni fra i piedi. - Una risata mite uscì dalle labbra, per acquietarsi in pochi attimi. Mi misi di nuovo a sedere, piantando lo sguardo sul fuoco ancora acceso. Dalle parole successive, capì che i fratelli fuggiaschi avevano certamente a che fare con lui, forse in parte, forse in toto. Non chiesi oltre, però. Se avesse voluto mettermi i bastoni fra le ruote, avrebbe fatto prima a non curarmi affatto.

    Annuii, battendo tre volte il pugno chiuso sul petto, dove sta il cuore, in un movimento ritmico, un segno di promessa indissolubile di uno dei Plotoni d'Assalto. Un colpo per l'inizio, uno per la marcia, e uno per la vittoria. Vladimir non poteva saperne il significato, forse solo tradito dallo sguardo serio e fiero. - Li troverò.

    Quando posso prendermi quel sacco di patate dell'Ovest e partire? Non voglio perdere tempo, se sta bene abbastanza da affrontare il viaggio. - Scossi la testa, ancora leggermente turbato dal dovermi portar dietro quel peso scemo - e non morto - di Matsumoto. A seconda della risposta, avrei dunque deciso il seguente da farsi.

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Rilassato
    Energia: 100%

    Tecniche Usate: -

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24] [Proiettili nel caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo] [Media]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.

    Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]

    Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)





  5. .
    Drink With The Living Dead


    Quell'impulso di sbottare all'improvviso, sapeva che avrebbe dovuto combatterlo, ma non fece in tempo. Le parole uscirono da sole, e il silenzio assoluto calò nel posto. Non che li biasimasse. A parte la sua voce per nulla angelica in quel frangente, persinoj le parole erano pungenti come aghi. E l'uomo era armato.

    Le si avvicinò. Un passo, due, fino ad avere il volto praticamente attaccato a quello dell'elfa, che deglutì, ma mantenne uno sguardo deciso puntato contro Stanton. Ma sebbene si aspettasse qualcosa, non avvenne un bel niente, se non il sentirgli dire che avrebbe capito molto presto. Non riprese fiato prima che lui si fosse allontanato, gesto con cui Ghiaccio non perse tempo per congratularsi con le sue parole, in un modo particolare. Ma che le parole, sue, o degli altri, sarebbero passate inascoltate non era poi così ovvio. Ma così fu, perchè quello che successe le ribaltò il pavimento da sotto i piedi, praticamente letteralmente. La vista che le si parò agli occhi era sconcertante. Azione dopo azione, vide la discussione, un locale ben più nuovo rispetto alla sua attuale forma, uno Stanton ben più vivo, e un omicidio a sangue freddo. Quando disse loro che era maledetto, non ne rimase sorpresa. Non che si meritasse altro, almeno a giudicare da ciò che era stato mostrato.

    Inoltre, il suo obiettivo. Sfidare o combattere finchè qualcuno non lo avrebbe superato. Ma non c'era una ricompensa, non che lui stesse esplicitando almeno. Nelle storie del genere, finisce sempre male, anche quando vincono. Che non ci sia un lieto fine nemmeno a questa storia?

    Così come tutto era cambiato, il posto tornò alla normalità in un battito di ciglia, come se niente fosse accaduto. Un viaggio nel tempo? No, improbabile, non erano lì. Una visione. Non era certo il primo ad avere poteri del genere, ammesso che fosse stato lui. In fondo, nona veva mosso nemmeno un muscolo. Quando Medea ricordò la scena della morte, un conato di vomito le risalì per gola, incredula, ma che inghiottì con una smorfia. Violenza, ne aveva vista tanta, ma la morte, quella era diversa. Avrebbe potuto essere anche lei così.

    Ma la fortuna, evidentemente, girava dalla sua. E non avrebbe remato contro ulteriormente. Lasciò che l'uomo dai capelli grigiastri parlasse, ma lei aveva una posizione diversa al riguardo. Nelle leggende, le punizioni erano solo talvolta ragionate. A volte bastava essere nel posto sbagliato. E a volte, le maledizioni non erano fatte per finire.

    Ed è per questo che, pur sapendo che l'altro volesse togliersi da quella situazione, lasciò che la curiosità guidasse le sue parole. - E che ne sarà di chi ti sconfiggerà? - Pose solo quella domanda, lanciando un'occhiata agli altri sfidanti, come a voler trasmettere il suo dubbio, praticamente impossibile da fare solo con uno sguardo. Si rese conto troppo tardi che aprire la bocca così presto le aveva precluso, almeno momentaneamente, prendere quegli snack che l'ammantato era riuscito a trafugare. Ma bevve lo stesso, perchè non era il momento di tirarsi indietro.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illesa
    Stato Mentale: Preoccupata, Dubbiosa
    Energia: 100%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    Libro del Fato - Gula
    Il libro di cuoio bianco che si presentò a Medea come vuoto. Vi ha scritto al suo interno ogni storia che aveva letto e ricordava, una quantità infinita, e questo oggetto è riuscito ad accogliere tutto senza esitazione. Non sa nulla della sua origine, ma sapeva che per attivarne il vero potenziale doveva scriverci sopra qualcosa che le stesse a cuore. Ci mise svariati mesi a scrivere ogni cosa nei dettagli, ma scoprì che ne valse la pena. Con il libro riusciva a ricordare istantaneamente le storie, permettendole di attingere velocemente al potere di evocazione che le era stato conferito. [Instant Casting]


  6. .
    Drink With The Living Dead


    Mentre si avvicinava al bancone, una voce le risuonò nella testa, bloccandole il passo per un attimo. La voce familiare la seguì anche mentre riprese il suo cammino. - Quando avrai bisogno di aiuto, alza l'indice e il medio a mo' di vù. - Non si fermò per più di quell'attimo di sorpresa, e non fece cenni. Tomas avrebbe dovuto sperare che avesse capito, perchè lei non aveva dato cenno di assenso.

    Uno dopo l'altro, gli eventi si svolsero mentre lei era già lì, ad aspettare il suo drink. Il primo, lo scambio fra il figuro irruento e il barista, che voleva assolutamente, almeno così sembrava, togliersi di mezzo il cliente molesto. Comprensibile, in realtà, anche se era un cliente fisso. Non commentò, anche se lo avrebbe fatto volentieri. AL momento, la minaccia dell'arma era ancora lì.

    E qualcuno andò particolarmente vicino ad assaggiarla in pieno. L'elegantone fece passare varie emozioni di fila in testa a Medea. Da una parte, felicità perchè stava almeno provando a tirarla fuori di lì, dall'altra, era già il terzo che la trattava come un bicchiere di cristallo, pronto a rompersi da un momento all'altro. E non avevano torto, ma non puoi contraddire una testarda che pensa altrimenti. Il suono del colpo dell'arma da fuoco la fece sobbalzare, ma invece di ammutolirla le fece uscire un sincero... - ECCHECCAZZO! Metti quella rivoltella a posto, vuoi bere e beviamo. Quante storie, per dell'alcol. Devi essere proprio solo. - Alzò la testa guardando il barista. Si rese conto in quell'esatto momento di cosa avesse detto, e lui, se avesse incrociato il suo sguardo, si sarebbe accorto dell'ostilità, ma anche dell'ovvia espressione di pentimento.

    Osservò giusto per un attimo lo schieramento che si era creato, e appena le fu messo il bicchiere davanti, ne scolò mezzo con una movenza singola. Er ail momento di dimenticarsi di tutto, perchè tanto questa era una cosa che aveva già vissuto... Il bere, non la sfida con minaccia ad arma da fuoco.

    Vedi, te lo dice anche lui che hai bisogno di compagnia. Basta chiedere gentilmente. - Lo guardò di sott'occhio, con fare quasi annoiato. - Con la gentilezza si ottengono tante cose... e anche dello charme in più. - Questo era solo un effetto placebo deella prima sorsata. Si era già convinta di poter parlare, sebbene il suo corpo non stesse, almeno al momento, risentendo nemmeno della solita caldana del primo sorso di alcol.

    Sospirò, poi prima di continuare. - Che poi, non è nemmeno male come modo di conoscere gente, questo. Te lo ruberò in futuro. Basta togliere l'arma di mezzo. - Stava continuando a tirare frecciatine incessanti. Era evidente che si fosse già dimenticata dell'arma, o se non lo aveva fatto, sperasse che non la volesse utilizzare sul serio.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda
    Note: ///
    Stato Fisico: Illesa
    Stato Mentale: Attenta, irritata
    Energia: 100%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    Libro del Fato - Gula
    Il libro di cuoio bianco che si presentò a Medea come vuoto. Vi ha scritto al suo interno ogni storia che aveva letto e ricordava, una quantità infinita, e questo oggetto è riuscito ad accogliere tutto senza esitazione. Non sa nulla della sua origine, ma sapeva che per attivarne il vero potenziale doveva scriverci sopra qualcosa che le stesse a cuore. Ci mise svariati mesi a scrivere ogni cosa nei dettagli, ma scoprì che ne valse la pena. Con il libro riusciva a ricordare istantaneamente le storie, permettendole di attingere velocemente al potere di evocazione che le era stato conferito. [Instant Casting]


  7. .
    anch'io necessito di pikkola proroca cuz vita demme'
  8. .
    Echo_0
    Confessioni di un padre
    Non è detto che io sia una brava persona, o che mi salvi da questo empio morbo. - Sospirai, scuotendo la testa. - Non sono qui per farti cambiare idea come un guru, ma bianco e nero non sono sempre la soluzione. Io ho ucciso, e quindi? Tutti abbiamo le nostre colpe. A volte sono necessari dei sacrifici per arrivare ad una conclusione. Sacrifici dolorosi. - Quelle non erano parole mie, in realtà. Il mio vecchio, l'unica cosa giusta che disse nella sua vita, probabilmente. Solo che era un tiranno bastardo, e la sua visione di mondo era talmente distorta che avrei potuto buttarci acqua e sapone e farci una lavatrice. Però aveva ragione. Specialmente nel nostro mondo, i sacrifici sono necessari, per quanto vogliamo che non lo siano.

    Quando il vecchio ammise di non saper controllare la mente, uun sospiro di sollievo uscì dalla mia bocca, incontrollabile. In realtà non l'avevo preso in considerazione sul momento, ma considerando tutto, era posibile. Dovrei fare attenzione a quello che dico di fronte agli altri. - Se non accetti il mio consiglio, non posso che seguire la via dello scambio di favori. Vieni dall'Est, ed in quel Presidio vivono due giovani fratelli, fuggiti dal Nord molti anni fa: Ivan e Viktor Braginski. Dovrebbero essere abbastanza alti, con i capelli e la pelle chiara. Esiste una buona probabilità che si siano stabiliti nella regione di Chediya. - Sapevo dove stava andando a parare, o quantomeno avevo capito l'antifona. Lo lasciai parlare lo stesso. - Trovali e consegna loro un messaggio che ti darò alla tua partenza verso casa.
    Quando lo avrai fatto, saprò se di te mi potrò realmente fidare.


    Annuii, sovrappensiero per un attimo. - Dovrei chiedere aiuto a Quarion o dovrei cercarli da solo? Forse... Forse è meglio non dirglielo, per ora. Se non ci saranno riscontri, chiederò. - Non era sicuro. Prima di tutto, era un affare personale, in quel momento. Inoltre, affidarsi troppo agli altri era una pessima idea, e un ottimo modo di fornire carte da usargli contro. Per quanto Quarion sembrasse sopra le righe, non mi dava l'idea di essere un pessimo individuo, ma non c'era modo per me, al momento, di sapere se fosse o meno solo una facciata. La causa era buona, ma dicevano lo stesso dell'esercito, e guarda che gran bello spettacolo.

    Ok, nessun problema. - Mi chiedevo se si volessero far trovare, se erano fuggiti. Si preannunciava una bella gita. - A proposito, perchè sono scappati? Ha a che fare con tutta questa corruzione di cui mi parli? - In effetti, cominciavano ad esserci un po' troppe coincidenze. Tra l'altro... - Ora che ci penso, come mai tutti quei non-morti in giro? Ci sono sempre stati? - Chiaramente era già ovvio quanto poco fossi pratico di quel posto, e di quanto anche la sua storia, al momento, mi era in gran parte sconosciuta. Tanto valeva cavarci qualche altra informazione.

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Rilassato
    Energia: 100%

    Tecniche Usate: -

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24] [Proiettili nel caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo] [Media]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.

    Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]

    Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)





  9. .
    Ospitalità

    Nobunaga non fece una pessima impressione a Michael. Aveva imparato a capire che i suoi metodi, in questo mondo, non erano sempre ben accetti. Non in ogni parte del mondo, almeno. Le parole dell'uomo, però, non spensero per niente la fiamma d'orgoglio che gli ardeva in petto. - Non sono un assassino. Se faccio qualcosa, è perchè era la giusta risposta. - Strinse la mano guantata, non in segno di frustrazione e rabbia, ma solo come un semplice gesto. - La gente del posto non ha di che temere, a meno che non provino a mettere mano ad armi, o peggio. - Si mosse con decisione, avvicinandosi alle bevande che venivano offerte a lui e all'amico, e con una presa molto poco elegante annusò il contenuto. L'odore era sicuramente qualcosa che non aveva provato prima di allora. Lo trangugiò in un sorso, il calore che per lui altro non era che una piacevole sensazione. - Mi chiamo Michael. Avete la mia parola d'onore, nessun innocente verrà mai colpito dalla mia spada... - Diede una pacca sonora sul fodero. - ... O dalle mie fiamme. - E quest'ultime guizzarono sulla sua mano per un solo attimo, piccole e danzanti, come delle sfere di luce. - A patto che non siano nel torto. - La parola d'onore del ragazzo era un patto vincolante, ma Nobunaga non era certo potesse capirlo da solo quelle parole. L'Avatar del Fuoco, però, aveva fatto una promessa, e da quel momento era suo preciso dovere mantenere la parola data.

    Fissò l'uomo di rimando, poi, e indirizzò una domanda precisa. - Se avete bisogno di qualcuno che sappia insegnare loro come difendersi e guadagnarsi da vivere, non mi faccio problemi. Sono nato per quello, d'altra parte. - Le parole erano certamente arroganti e piene di orgoglio, ma sincere. Non aveva esagerato, aveva detto esattamente ciò che pensava e ciò che aveva sempre vissuto. - Al duello posso pensare dopo, però. - Gli era appena tornata in mente una curiosità. Ovviamente, non si pose il problema del fatto che non fossero affari suoi e che probabilmente, avrebbe dovuto starsene zitto e all'oscuro. - Visto che ha bisogno di protezione, e io al momento non ho di meglio da fare, vi disturbo se rimango con lui? - Guardò, ovviamente, anche Thory, ma poteva essere chiaro anche a lui stesso, dal suo sorriso, che aveva deciso di rimanere con lui, che dicesse o meno di no. Anche se, in realtà, non si aspetterebbe minimamente un no. - Non vorrei che si facesse male, ci tengo al piccoletto. - E si sarebbe mosso per tirare un'amichevole ma molto poco delicata pacca sulla spalla dell'albino, con un sorriso a trentadue denti stampato in volto.

    Doveva ammetterlo, almeno non aveva trovato un incompetente. Si capiva. Dalla postura, dal modo di fare. GLi mancava solol... Un pizzico di orgoglio in più.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato

    Dati Tecnici - Scheda

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Tranquillo.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    Prometheus' Armor [Armatura Completa; Resistenza Migliorata]
    Sword of Ra [Flamberga; 1,70m]

    Tecniche Utilizzate: -

    Abilità:Fire's Descendant [Power Up +50% Vel; Immortalità]
  10. .
    Well hello there

    Ah, sciamani, gli amici delle droghe e degli animali. Seems good, non facciamogli conoscere Michael che arrostisce tutto il suo arsenale però.
    Anyway, ci vediamo in giro, e quando arriverà il momento di giocare, fai pure un fischio o/
  11. .
    Hello gente, Michael ha bisogno di finire il suo comparto difensivo, per cui pensavo di fare una piccola aggiunta alla seguente tecnica:

    CITAZIONE
    Life Chapter: Phoenix's Lament
    Il potere del fuoco può distruggere la vita, ma è anche in grado di preservarla. Michael farà fuoriuscire dalle sue mani delle lingue di fuoco che si avvolgeranno di fronte a lui, formando uno scudo a spirale. Queste fiamme non potranno ferire, ma saranno in grado di bloccare le offensive nemiche.[Difensiva Variabile Energetica; Istantanea; Singola]

    Rendendola 2 difensive in una, diventando:
    CITAZIONE
    Life Chapter: Phoenix's Lament
    Il potere del fuoco può distruggere la vita, ma è anche in grado di preservarla. Michael farà fuoriuscire dalle sue mani delle lingue di fuoco che gli si avvolgeranno attorno come uno scudo sferico, oppure rivestendolo come un'armatura. Queste fiamme non potranno ferire, ma saranno in grado di bloccare le offensive nemiche, che siano colpi d'arma, magie o anche attacchi mentali.[Difensiva Variabile Energetica/Fisica; Istantanea; Singola]

    Questa dovrebbe quindi prendere 2pt in più, e me ne rimangono 5 che spenderei per dargli un'altra passiva, divisa in due poteri, ma con una seconda parte che terrei attualmente bloccata:

    CITAZIONE
    Endless Pit of Fire
    Da quando è rinato per la prima volta, le sue riserve energetiche sembrano ardere con più ferocia e più a lungo, come un fuoco eterno. Che sia per una benedizione collaterale, o per le successive esperienze, nemmeno lui è ancora in grado di capirlo, ma sicuramente si ritrova un piccolo vantaggio utile con uno stile di lotta come il suo, che punta all'esplosività immediata, potendo usare maggiori energie senza subirne subito gli effetti. Inoltre, il fuoco risponde anche più agevolmente ai suoi comandi, manifestandosi praticamente in maniera istantanea. [Riserve Energetiche +10%; Instant Casting]

    Che dovrebbe essere di 10pt totali, ma solo 5pt tenendo l'Istant Casting momentaneamente bloccato

    Dunque:

    Aggiunta di difensiva Fisica a Phoenix Lament: 2pt
    Endless Pit of Fire: 5pt (+10% Energie) + 5pt (Instant casting) (bloccato)
  12. .
    Ospitalità

    Il viaggio per quelle strade non era poi stato così lungo. Lo era, ma in fondo non più di quanto potesse camminare. Non si fece incantare dagli edifici, onestamente poco interessato, ma la quantità crescente di armi attorno a lui lo fece sorridere. Forse perchè sembravano saperle usare, forse perchè ricordava casa. L'aspirante sfidante li stava conducendo in un'abitazione, mentre lui e Thory si scambiavano qualche convenevole. - Basta che tu sappia usarlo. Almeno con qualcosa di contundente sei sicuro di far male anche attraverso un'armatura, con la giusta forza. - Si battè sul petto con un pugno guantato, il ferro che suonò come una campana. - Ti converrebbe dare un po' di protezione anche a lui. - Ovviamente, indicò con la testa il cagnolino.

    Rimase in silenzio quando arrivarono nel punto in cui la guardia del corpo si era inginocchiata. Squadrò la parete, incerto sul perchè stesse parlando al nulla. Fantasmi? E poi, ombra? Guardò Thory di sbieco, per un attimo incerto. Era una parola che non gli piaceva per nulla, per implicazioni ben diverse da quelle che avrebbero potuto capire gli altri.

    L'uomo che gli si parò di fronte al'apertura dell'ingresso gli sembrò onestamente, molto più un guerriero di quello che, si rivelò, essere suo figlio. Forse un pregiudizio per le cicatrici. Michael prese comunque una postura più dritta,in quel momento, per quanto possibile. Lasciò che finisse di parlare, e che Thory rispondesse alla sua parte di discorso senza prestarci più attenzione del dovuto, per parlare a sua volta. - Perchè non ho appiccato un incendio per piacere. - Non era totalmente vero, però non voleva davvero distruggere il posto. Era solo un effetto collaterale della rabbia. E dell'essere stato ingannato. - Ho aiutato la persona sbagliata, mi sono ritrovato in quel posto, qualcuno ha deciso di provocarmi e minacciarmi, e l'ho fatto urlare pietà così che imparasse le buone maniere. - Sì, era un buon riassunto. Nella sua testa. In verità, l'altro non ci avrebbe capito assolutamente nulla, e ancora meno, visto che era il loro primo incontro, non poteva sapere quanto l'orgoglio contasse per lui.

    Credo semplicemente che suo figlio volesse proteggere Thory, ma visto che non ce n'è bisogno... - Fece un occhiolino a Thory, complice. - ... E visto che sembra saper usare un'arma, e non solo, mi sono detto che potevo sfidarlo. E visto che voleva comunque prendermi e portarmi dentro, tanto valeva seguirlo. In fondo, non ho fatto niente di male. - Perchè, nella sua testa, era veramente così. Si era solo fatto rispettare, non aveva fatto male a nessuno che non se lo meritasse.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato

    Dati Tecnici - Scheda

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Tranquillo.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    Prometheus' Armor [Armatura Completa; Resistenza Migliorata]
    Sword of Ra [Flamberga; 1,70m]

    Tecniche Utilizzate: -

    Abilità:Fire's Descendant [Power Up +50% Vel; Immortalità]
  13. .
    Echo_0
    Confessioni di un padre
    Tornati ad Est, in fretta. Non prometteva nulla di sano, in realtà. - Sono successi... - Mi morsi la lingua. Non erano affari miei, anche se ero curioso. - No, niente.

    Distolsi lo sguardo per un attimo, incerto, ma le risposte successive riportarono forzatamente la mia attenzione su di lui. Anime. Anime? A questo punto non era così difficile credere all'esistenza di qualcosa del genere, ma... Ero comunque restìo all'idea. Portai una mano sul petto, nello stesso punto dove l'aveva messa l'uomo, dopo che l'aveva tolta. - Tu stesso, però, hai fatto qualcosa del genere. - Sogghignai, ma il palese dubbio era dipinto sul mio volto. - Come ogni potere, o arma, è uno strumento. - Portai la mia mano sull'arma da fuoco, guardandola con malinconia. - Se tu puoi farlo e non essere uno schifo, non posso far altro che giudicare caso per caso. - Era lo stesso in guerra. Un soldato impugnava un'arma per molte ragioni. La mia, era quella di porre fine a quell'orrore. Dall'interno. Non mi aspettavo che potesse rompere anche me, quell'ambiente. Non che i sogni di un ragazzino siano difficili da infrangere.

    Le spiegazioni sull'ambiente interno della fortezza, invece, non furono niente di nuovo. Discriminazione. Doveva seguirmi anche in quel mondo, evidentemente. Cominciavo a pensare che fosse un concetto multi-universale, a questo punto. Se nemmeno in un posto del genere te ne puoi liberare, come dovrei fare a togliere queste situazioni nel mio, di mondo? Scossi la testa, i miei pensieri nascosti ma le azioni evidenti. - Mi sembra solo la storia di un popolo che non conosce ancora il vero bisogno dell'unità. - Le parole che uscirono dalla mia bocca furono istintive, anche se probabilmente eccessivamente brusche. Ma era così che appariva. Così come era nel mio mondo, in alcune nazioni. Divisioni interne, utili solo per creare altri conflitti in un mondo costellato di orrori. Perchè non erano mai abbastanza.

    Fissai l'uomo dritto negli occhi, lo sguardo deciso, ma non arrabbiato. - Non posso accontentarti. - Sorrisi, amaramente. Non gli avrei detto della missione più del necessario, ma non c'era solo quello. Quel posto sembrava sempre di più ad assomigliare a casa. E in quella casa, io avevo deciso di aiutare gli altri. La Hush... Forse non era un caso che fossi arrivato proprio lì. Strinsi i pugni attorno all'arma. - Forse non ho combattuto col soprannaturale, Vladimir, ma ho combattuto con i miei simili. - Sibilai le ultime parole, a denti stretti. Non mi era mai andato giù, ma lo avevo fatto lo stesso. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. - Avevo diciassette anni quando sono entrato nell'esercito. - Mi stropicciai le mani, come a cercare di pulirle da qualcosa. - Troppo piccolo per capire che era un mostro più grande di quanto credessi. Mi ha divorato in pochissimo tempo. - Sospirai, al ricordo del primo attacco, della prima visita in ospedale, della paura della morte. - Io sono sopravvissuto, altri no. - Lo sguardo si accese, la decisione forse più invadente. - Ma io non c'ero andato perchè era divertente. Io volevo togliere di mezzo le stesse armi che ci uccidevano. - Gettai la mia sul letto, come se fosse un giocattolo. La sicura era inserita, in ogni caso. - Quindi ho imparato a costruirle. - Feci un passo avanti, sorridendo. - Adesso imparerò come funziona questo mondo, e poi... - Lasciai che quelle parole rimanessero inespresse, di libera interpretazione. L'ovvio non aveva bisogno di essere pronunciato.

    Mi allontanai di quel passo, distogliendo lo sguardo. - Se vuoi aiutarmi, spiegami quali sono i veri pericoli. Non mi dissuaderai, in ogni caso. A meno che tu non voglia controllarmi la mente. - Risi, e poi provai ad alleggerire il discorso. - Non è male, l'Est. Anche se certe persone sono... particolari. - Mi riferivo a Quarion, per semplicità della cosa.

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Rilassato
    Energia: 100%

    Tecniche Usate: -

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24] [Proiettili nel caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo] [Media]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.

    Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]

    Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)





  14. .
    Echo_0
    Confessioni di un padre
    Ripetei il suo nome un paio di volte, sottovoce, memorizzandolo con cura, come se avessi paura che potesse sfuggire alla mia memoria. I nomi erano sempre stati difficili da ricordare, per me. Per quello non chiamavo quasi nessuno per nome.

    Riguardo alle gambe di Matsumoto, in realtà ricevetti una risposta migliore di quella che mi aspettassi. La lieve sorpresa nelle sue parole mi rese ben chiaro che nemmeno in questo mondo, con magia o quant'altro, era semplice curare ferite gravi. Ringraziai, solo per un attimo, di averne passate di tutte prima di arrivare su quel mondo. - Gli costruirò dei supporti per aiutarlo, è il minimo. - Lo dissi sovrappensiero, mentre fissavo le gambe della sua armatura. Potevano facilmente essere adattate in un modello diverso, e se avesse avuto problemi a camminare l'avrebbero potuto aiutare, oltre che proteggerle. Gli dovevo almeno quello, in fondo. Per quanto mi avesse messo in pericolo, Matsumoto era più simile ad un bambino ingenuo che non ad un colpevole. Inoltre, in quel momento non era più nemmeno lui.

    Le notti di sonno, invece, furono un colpo non indifferente. Mi grattai la testa con la destra, lasciando un sospiro più simile ad un sibilìo. - Ah. E gli altri? Dove sono? - In realtà avrei preferito se mi avessero lasciato lì da solo, per poi tornarmene da Quarion e fare un primo rapporto, ma era un sogno irrealizzabile. Ci ripensai subito, però. Con Matsumoto costretto a letto non saremmo andati da nessuna parte. Mi sovvenne subito un'altra domanda. - Gli altri nel castello... Sanno tutto, suppongo? - Lo squadrai bene, cercando di cogliere meglio le variazioni nella sua espressione. - Ci volete fuori al più presto?

    Lo sguardo si posò poi sul fuoco, mentre parlava della sezione proibita della biblioteca, e di quello che era successo. Raccolsi tutte le risposte sull'argomento prima di dire qualsiasi cosa, cercando una coerenza, un filo logico. Organizzando le domande e cercando risposte in quel modo di fare criptico. Non sembrava non voler rispondere, stava solo cercando di non dirlo direttamente. Dovevo solo porre le domande giuste. - Quant'è che sei qui, Vladimir? - Stavo prendendo tempo per pensare a qualcosa di meglio, anche se in realtà parlare con quell'uomo non era così... Male. Non avevo una conversazione decente da un pezzo, fra gli sproloqui di Curtis, e i modi strani di Quarion, senza contare quell'imbranato di Matsumoto. Elay e Augustus li avevo a malapena appena conosciuti, e pure loro non erano i migliori compagni di conversazione.

    Conosci il tuo nemico. Quindi sai come avere a che fare con le "conoscenze pericolose". - Fu più una conclusione che una domanda, a quel punto. - Solo gli dèi? Vita e morte? La creazione? - Feci un mezzo sorriso, scuotendo la testa. - Da dove vengo io, sareste già considerati dèi. Se non sapessi che i miei proiettili possono uccidervi mi prostrerei in preda alla paura anche io. Mi sono praticamente preparato mentalmente a morire contro dei lupi, prima che capissi che sono fragili come i nostri. Cosa considerate divinità, in questo mondo?

    Il discorso sul Nord, invece, era strano. Corruzione, male, concetti astratti, e che potevano voler dire tutto e niente. Poteva riguardare il campo politico come qualcosa di più fantastico, come demoni, magia, o strane creature o calamità. La curiosità si fece innegabile, e il tono grave della sua voce non fece altro che alimentare il fuoco che richiedeva altro carburante. - Che non ci sia particolare accordo era ovvio, ma sembravate più intenti in conflitti interni che altro, almeno ai miei occhi. È così? Il vostro... leader, mi viene da dire, ma sembra ovvio che non venga considerato tale, è lui la causa del clima interno? O c'è un evento più concreto che ha causato il tutto? - Mi presi il mento con l'indice e il medio della destra, strofinando, per poi continuare. - Oppure sono quelle creature non morte quelle a cui ti riferisci?

    Se l'altro avesse voluto tenermi lontano da certe cose, quelle risposte che dava in realtà servivano solo a farmi mettere insieme ulteriori pezzi e accendere la piccola fiammella di curiosità che si era smorzata nelle varie vicende. - O altro, addirittura?

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui

    Riassunto: -

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Rilassato, Curioso
    Energia: 100%

    Tecniche Usate: -

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24] [Proiettili nel caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo] [Media]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.

    Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]

    Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)





  15. .
    Colpo Grosso al Drago Rosso


    Michael si soffermò sulla risposta di Thory. Un incarico diplomatico, dunque. Aveva senso che avesse una protezione, anche se riteneva fosse meglio non averne affatto bisogno. Chi l'avrebbe difeso la notte, se dormiva da solo? Avrebbero dormito insieme? Erra meglio assumere un istruttore, in fondo, ed era più utile sul lungo andare.

    Lo preoccupò più che altro il suo dire che non se lo ricordava. In maniera molto lieve, in fondo non poteva essere così grave, però lo fece sorridere. - Fai più attenzione, gli incarichi sono sempre da portare a termine con attenzione. - Probabilmente l'albino aveva capito che Michael era abituato ad un certo modo di fare con gli obiettivi, sempre molto improntato sul portarli a termine, costi quel che costi. Il fatto che con lui fosse stato più leggero nei toni e meno "generale", era probabilmente dovuto al fatto che non riusciva a comportarsi da ufficiale con lui. Vuoi il duo comico, vuoi il fatto che fosse solo un ragazzino.

    Fissò Benimaru, mentre rispondeva alle domande. Il portamento era distaccato, persino lui doveva invidiare quella posizione stoica che non sembrava poter essere disturbata da nulla. Cominciava a sentire sempre di più il bisogno di incrociare la spada con la sua, ma lo soppresse ancora, conscio di avere almeno in parte le mani legate. Si sarebbe gustato il tutto a tempo debito. Le sue orecchie si tesero alla parola "eroe". Avrebbe conosciuto un eroe, quel giorno, forse. Chissà come sarebbe stato. Forse avrebbe potuto cogliere l'occasione per sfidare anche lui. Un eroe deve pur essere in grado di combattere, in fondo, ad ogni occasione disponibile.

    Sentire quanto ci sarebbe voluto ad arrivare non lo turbò, ormai non è che potesse peggiorare la giornata, al massimo poteva migliorare. Si voltò verso Thory. - Quant'è che sei qua? - Ovviamente, non potendo sapere se dovesse tenere il segreto o meno, Michael chiese in maniera naturale, anche perchè lui e il tenere segreti erano due poli opposti. - Ma tu sai usare un'arma? - Preso di nuovo da quel dubbio iniziale, pose anche quella domanda.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Tranquillo.
    Energia: 80%

    Equipaggiamento:
    Prometheus' Armor [Armatura Completa; Resistenza Migliorata]
    Sword of Ra [Flamberga; 1,70m]

    Tecniche Utilizzate: -

    Abilità:Fire's Descendant [Power Up +50% Vel; Immortalità]
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