Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

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    Giocatore: AnimeHunter
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    LAZAV
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EMIRATI MERIDIONALIHOUSE DIMIR
    Si tratta infine di una cerimonia funebre asciutta, benchè aderente ai canoni tradizionali dell'occidente endlosiano. Lazav, che dal canto suo non è granchè abituato ad i riti funerei giacchè a Sud assai di rado si celebrano (e soltanto per personalità di spicco, che non si permettono il lusso di un funerale economico), osserva pigramente la scena senza apporre alcun contributo proprio. Nè, invero, tale sembra essere il caso dei colleghi "eroi", fatto salvo che per un agitar di candela ad opera dello Skeksis.

    Così dunque l'avvio di giornata scorre senza sorprese di sorta, cullando il caduto nei ricordi e verso l'aldilà promessogli. Nel mentre i superstiti ed i cari gli tributano omaggi di cui egli non può più fruire e quando il grosso della folla è scemato, richiamato alla realtà incombente dalle più disparate faccende, nel crocchio dei residui figurano niente meno che i tre ricettacoli della volontà dei kami. O meglio: due di loro, più un estraneo che si finge la terza mancante.

    Ad essi si aggiunge qualche altro reticente, ancora intento a salutare un'armatura vuota nel disperato tentativo di sentirsi meno solo, più un ragazzino che pare tanto un travestimento mal riuscito (od un vecchio malandato che per qualche sortilegio mostra un aspetto forzatamente giovanile). Costui apostrofa i tre animali antropomorfi con parole volte al trattenerli, eppure il suo cruccio maggiore si staglia come un richiamo eseguito dal suo berciare e da una coppia di campanelli legati ad un bastone. Egli invoca lamentele verso il fitto del bosco, paventando un'incapacità al parlare con le tre personalità lì riunite dal momento che i fumi dell'alcool in cui il bimbo è imbevuto cominciano a dipanarsi.

    Ciononostante, tal Maggiore a cui egli si rivolge permane un mistero tale da incuriosire il Molteplice e spingere le sue bluastre forme appariscenti ad avvicinarsi tal quale il pennuto ha deciso (benchè, a sua differenza, astenendosi dal profferire verbo). C'è qualcosa di evidentemente sbagliato nell'aspetto del ragazzino, un sentore di truffa nei di lui comportamenti, ancor meglio odora di commedia la sceneggiata d'inconsapevolezza nel quale egli è unico attore. Va da sè, dunque, che il modo migliore per penetrarne i segreti sia quello di fingere disinteresse ma dargli comunque possibilità di spiegarsi: egli è alla cerca di qualcosa e sia mai che detta cosa non risulti un asso nella manica da giocarsi nel prossimo futuro, ragion per cui sarebbe un reale dispiacere privarsene.
    MANA100%
    ACTIONS
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    PASSIVADIMIR DOPPELGANGER5 PUNTI
    METAMORFOSI SCENICALazav è il nome complessivo sotto cui vanno una miriade d'identità che il Genio indossa di volta in volta ai fini di celare l'originale: la sua natura di mutaforma gli permette infatti di assumere qualsivoglia sembianza (sia tra i volti noti che tra le fantasie del momento), potendo così abbandonare eventuali ruoli resisi obsoleti per guadagnare anzi nuove influenze a seconda delle necessità.
    PASSIVAEYE OF THE STORM5 PUNTI
    MALIA DI ANONIMATOLazav può rendersi estremamente appariscente se ciò promette d'essergli utile, pur tuttavia la prassi ch'egli segue per la maggior parte delle evenienze è anzi opposta: per il mutaforma l'anonimato è infatti come quel mantello logoro dal quale raramente si separa. Questa seconda pelle ch'egli indossa come propria gli garantisce dunque la riservatezza ed il riparo di cui abbisogna, permettendogli di sopravvivere e prosperare presso il fulcro degli eventi senza che la relativa centralità lo porti a soffrire gli svantaggi di una notorietà scomoda.
    PASSIVAILL-GOTTEN INHERITANCE5 PUNTI
    IMMORTALITA'Lazav non manca mai di presenziare agli eventi che coinvolgono il Presidio meridionale, pure svolge con efficienza il proprio ruolo di Pasha del Kanti ed allo stesso tempo è capillarmente presente sulla scena internazionale, permettendosi addirittura distrazioni e lontanissimi viaggi senza dover rinunciare ad alcun tipo di impegno istituzionale. Per farlo, ovviamente, Lazav abbisogna di una sorta di ubiquità condita da altrettanta spensieratezza... e ciò è largamente possibile grazie all'eredità che un certo qual Biomante suo avo ha dimenticato in una cuccetta della Behemoth: declinato in un comodo quanto smisurato numero di cloni, il lascito che il Pasha può vantare sa perciò garantirgli persino la sicurezza di un'immortalità impropria, in quanto dovesse il singolo perire, il collettivo non ne risentirebbe poi troppo supplendo rapidamente all'assenza dello scomparso.
    PASSIVAQUICKCHANGE5 PUNTI
    METAMORFOSI DELL'ANIMALazav non è certo così sprovveduto da mutare aspetto per celare la propria identità senza parimenti alterare eventuali altre tracce a lui imputabili: ogniqualvolta il Genio riterrà opportuno cambiare sembianze, infatti, il mutamento avverrà pure sul piano spirituale, effettivamente rimodellando la propria anima come se la stesse sostituendo con una totalmente dissimile ed opportunamente adeguata alla nuova identità assunta.
    PASSIVAUNDERWORLD CONNECTIONS5 PUNTI
    RICCHEZZALazav è il legittimo Pasha del Kanti, ovverosia l’autorità economica al vertice dell’omonimo distretto sito nel celebre Bazar merovisho. La rapida scalata al potere di cui il Genio si è reso protagonista -garantitagli da un oculato uso dalle sue abilità di mutaforma- gli ha infatti permesso di accaparrarsi le più cospicue attività legate all’estrazione mineraria su cui il distretto si fonda, di fatto costituendo un unico monopolio commerciale celato dietro la pubblica facciata di una miriade di volti ed attività minori.
    PASSIVATAVERN SWINDLER5 PUNTI
    SPARABALLELazav è in grado di mentire come se non ci fosse un domani: la sua esperienza nel raccontare frottole e nell'infarcirle di dettagli credibili (talvolta permettendo ai propri interlocutori di dubitare di quanto egli dice soltanto per circuirli ancor più) non è probabilmente seconda a niente e nessuno. Ciò rende dunque il Genio capace d'inserirsi in qualunque contesto e di rivoltare qualsiasi argomentazione, offrendo sempre e comunque l'illusione di conversare con la persona più onesta ed affidabile di tutto il semipiano.
    PASSIVATRAIN OF THOUGHT5 PUNTI
    MINDFUCK ALERTLazav ha speso non poca cura ad organizzare la difesa della propria psiche onde evitare di riproporre le falle evidenti di cui egli stesso, in qualità di esperto psiomante e di subdolo ladro mentale, s'avvantaggia quando penetra le altrui menti. In un intricato contesto di oscuri pensieri fittamente concatenati egli è perciò in grado di rilevare senza indugio e senza ritardi ogni benchè minimo tentativo d'intrusione, operando poi di conseguenza per tutelare la propria sfuggente segretezza e nondimeno quella degli Eversori cui appartiene.
    PASSIVAWAY OF THE THIEF5 PUNTI
    INIZIATIVALazav vanta d'essere scaltro quanto subdolo, in particolar modo quand'egli si applica in prima persona per la gestione dei propri affari. In effetti, dovendo coniugare la necessità di un basso profilo alla reiterata consuetudine di manipolare gli eventi per trarne il massimo vantaggio, il Genio tende allora ad operare prima d'ogni altro, saggiando le circostanze nel pieno delle loro possibilità così da pianificare indisturbato la propria mossa d'apertura. [GRATUITA da ROGUE]
    ARTEFATTODIMIR CLUESTONE ¤ [BUSSOLA DEI DESIDERI]0 PUNTI
    BUSSOLA PER DESIDERILazav non si è certo fatto sfuggire l'equipaggiamento di maggior valore tra tutti quelli a disposizione degli Eversori: oltre le apparenze di una bussola incrinata e del tutto inutilizzabile si nasconde infatti la possibilità d'indagare direttamente desideri e brame, ottenendo quale vaticinio un'indicazione approssimativa (ma comunque d'inestimabile valore) circa la direzione da intraprendere per agguantare i propri sogni.
    ARTEFATTODIMIR KEYRUNE1 PUNTO
    CHIAVE MUTEVOLELazav si è dotato di un curioso artefatto, un'elegante chiave metallica le cui decorazioni contorte a prima vista non sembrerebbero poter aprire alcunchè. Essa nasconde invece un potenziale sopito, un segreto sublime e cangiante in grado di rendere questo minimo artefatto a dir poco fondamentale e far sì che un gingillo apparentemente come tanti sia in realtà chiave di volta per potersi muovere ovunque senza incappare in porte sbarrate.
    ARTEFATTODIMIR SIGNET ¤ [MARCHIO DEL VUOTO]0 PUNTI
    SIGILLO DI SEGRETEZZALazav reca un marchio indissolubile, un peculiarissimo occhio tatuato ad indicare la propria appartenenza agli Eversori: esso rappresenta una cautela cui tutti i membri sono tenuti a sottoporsi, tale per cui un'eventuale violazione di segretezza (anche se involontaria od incoscia) verrà impedita con la massima priorità, rimuovendo all'istante e senza possibilità di ritorno ogni informazione ed ogni possibile collegamento tra il possessore del marchio e l'apparente Gilda di mercenari. [SCENICO]
    MERCESEAL OF THE GUILDPACT ¤ [SIGILLO DEL SENSO DI SQUADRA]400 EC
    PERMANENTE (1)Ogni sigillo è uno sticker adesivo che permette di monitorare lo stato di salute di un gruppo, in quanto esso assorbe un campione dell'essenza della prima persona che lo tocca e -per tutta la durata della giocata- solo questi potrà rimuoverlo; da quel momento fino alla fine dell'avventura, il sigillo ne rifletterà le condizioni con differenti colori. Se la coccarda è verde la persona che ha attaccato il sigillo è in condizioni ottimali, ma se diventa rossa vuol dire che è ferita; quando l'adesivo vira al viola la persona si trova in uno stato fisico o emotivo alterato da illusioni, allucinazioni, veleno, maledizioni o malie emotive. Se l'adesivo si stacca da solo vuol dire che la persona ha perso la vita. Ogni pacchetto di stickers contiene dieci sigilli in tutto e la loro efficacia è temporalmente limitata alla durata di una quest: quando l'effetto si esaurisce essi diventano bianchi, rimovibili da chiunque, e riutilizzabili nella prossima avventura.
    MERCETOME OF THE GUILDPACT ¤ [TOMO BIOGRAFICO]50 EC
    MONOUSO (6)Libro bianco che si riempie con la biografia di chi lo autografa per primo, adeguando con accuratezza il numero di pagine necessarie per narrarne la vita fino al momento della firma. Non può essere sovrascritto una volta compilato e non è attendibile per dedurre specifici punti deboli.

    TOMI USATI: Yasuf ʿĀmir Khalīfah (Califfo), Najaran, Salazar Severus Marvolo, Maria Van Helsing, James Johnson (Gran Mastro Gingillo), Karima Fusa, Mary Sue (Lazav) - biografie aggiornate alla data di fondazione degli Emirati Meridionali.
    MEDIOCOERCED CONFESSION1 PUNTO
    SUPPORTOLazav non trae profitto dal commercio di segreti quanto piuttosto trae potere personale da uno sfruttamento oculato di queste stesse informazioni sensibili: per tale motivo, dunque, tra le capacità di cui il Genio si fregia vi è anche la mirabolante perizia nel sottrarre a piacimento ogni genere di dettaglio privato, sfoderando con piena disinvoltura quello che pare un tocco qualsiasi ma che in realtà è in grado di spalancare i recessi consci ed incosci delle proprie vittime e privarle senza avviso alcuno di quanto si affannavano a celare.
    MENTALE
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    VARIABILECONVOLUTE2 PUNTI
    DIFENSIVALazav adora leggere nei volti delle proprie vittime il senso di sconfitta e di totale annullamento che sopraggiunge quando si accorgono di essere tanto impotenti quanto tragicamente invischiate nelle trame che lui stesso ha intessuto: questo vale anche per il trucco basilare che il Genio opera quando deve tutelarsi da imprevisti di natura magica, riuscendo in tutta semplicità a contorcere e quindi a vanificare ogni tipo d'incanto e d'energia arcana ma, soprattutto, a lasciare basito e sbigottito il suo speranzoso artefice.
    ENERGETICA
    ISTANTANEA
    MULTIPLA
    BASSOENTER THE INFINITE ¤ [PERCEPTION]1 PUNTO
    SUPPORTOLazav appartiene a pieno titolo agli Eversori di Merovish, gilda di mercenari in realtà dediti alle macchinazioni che tuttora sorreggono la capitale del Sud; come tale, dunque, egli ha accesso ad una segretissima quanto inviolabile rete che connette tra loro tutti i membri, permettendo a questi di dialogare a prescindere dalla distanza o ancora di agire come un tutt'uno in battaglia, condividendo percezioni ed integrando punti di vista distinti previo il pagamento di un misero obolo energetico.
    MENTALE
    SPECIALE
    MULTIPLA
    CRITICOGLIMPSE THE UNTHINKABLE1 PUNTO
    OFFENSIVALazav conosce innumerevoli vie ed ancor più segreti su come sconvolgere una mente e piegarla al proprio volere, aggiungendo ogni nuova esperienza ad un bagaglio di torture psichiche tutt'altro che sguarnito. Tra le peggiori cui egli sia mai ricorso si annovera senza dubbio l'indicibile shock causato da una rivelazione senza pari, una verità totalizzante cui non si può essere in alcun modo preparati e che il Genio impartisce senza pietà a chiunque sia sufficientemente incauto da subirne il tocco letale. [PLAYER-KILLING]
    MENTALE
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    MEDIOPSYCHIC STRIKE1 PUNTO
    OFFENSIVALazav è in grado di canalizzare le proprie energie mentali in uno o più dardi traslucidi, evidentemente immateriali e con l'affascinante peculiarità di rassomigliare ad una distorsione visiva di quanto li circorda; non sono queste altro che delle sferzate psichiche da manuale, offensive mentali delle più comuni che tuttavia, viaggiando ad alta velocità contro il proprio bersaglio, rappresentano comunque un'arma di ottima fattura, impareggiabile efficacia e nondimeno squisito gusto esotico.
    ENERGETICA
    ISTANTANEA
    MULTIPLA
    VARIABILESHADOW OF DOUBT ¤ [SEME DELLA DISCORDIA]2 PUNTI
    SUPPORTOLazav considera il più della gente al pari di pedine delle quali disporre per il proprio sottile gioco, di fatto divertendosi a sconvolgere le loro vite in modo subdolo ed unicamente ai propri fini. Non stupirà quindi ch'egli faccia ampio uso di dubbi e diffidenza da instillare nelle menti delle proprie vittime, ovverosia di zizzania e disaccordo da far filtrare mediante onde psichiche: i compagni Eversori non lo temono, certo, eppure han da lui appreso che fidarsi è bene ma che, pure, spesso e volentieri non fidarsi è un obbligo.
    MENTALE
    BREVE
    MULTIPLA
    ALTOTERRUS WURM ¤ [LA SABBIA OBBEDISCE]1 PUNTO
    OFFENSIVALazav non può dirsi particolarmente affine alla branca magica nè invero maneggia le energie arcane; egli preferisce invece -e di gran lunga- gli approcci fisici, specialmente quelli fluidi ed ambigui nei quali eccelle. La benedizione dello Yuzrab, tuttavia, si estende a ciascun membro Eversore e così, all'esigenza, il Genio può invocare l'essenza del deserto per come la conosce: come fosse un wurm la rena convergerà allora attorno al mutaforma, onde poi riversarsi sul nemico compatta e devastante quanto una slavina d'arida sabbia.
    FISICA
    BREVE
    SINGOLA
    MEDIOUNDERCITY PLAGUE ¤ [MALATTIA DEL MERCENARIO]1 PUNTO
    OFFENSIVALazav conserva in sè il retaggio dell'iniziazione alla gilda degli Eversori: prima dell'ideazione del Marchio, infatti, i mercenari affiliati dovevano sottoporsi ad un giuramento che culminava con l'accettare una sorta di morbo simbionte, la cui somministrazione ponderata non recava però loro alcun danno. Al contrario, quando trasferita per contatto diretto sulla base delle energie del portatore, la malattia rivela il proprio violento ed immediato decorso, erompendo dolorosissimi bubboni purulenti sulla zona interessata.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    VARIABILEVOIDWALK2 PUNTI
    DIFENSIVALazav è solito tenere un basso profilo in tutte le attività che lo coinvolgono, riuscendo quindi ad attestarsi come un individuo sfuggente e sempre defilato: sulla scia di questo modo d'essere egli ha anche incentrato la propria incolumità, facendo sì che il proprio corpo si rimodelli all'occasione e ceda il passo agli ostacoli solidi ed ai pericoli di natura fisica ma al contempo dia l'impressione di averli attraversati indenne, quasi che il Genio sia anzi immateriale e sostanzialmente invulnerabile.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    VARIABILEWIT'S END2 PUNTI
    DIFENSIVALazav può vantare un indiscusso dominio sulla mente, che sia propria o di altri, e sui sottili processi che ne regolano gli stati di salute o malattia; ai fini di mantenere la propria in piena efficienza e di evitare l'instillarsi di malevole perturbazioni, il Genio può dunque opporre un diniego secco ed inoppugnabile, dichiarando concluso ogni tentativo di violare la sua mente ed al contempo annullando ogni furberia ai suoi danni.
    MENTALE
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    BASSOWIZENED SNITCHES1 PUNT0
    SUPPORTOLazav milita con costanza tra le file degli Eversori di Merovish e tale sodalizio trova reiterato vigore negli scopi comuni nonchè nei mezzi coi quali perseguire i suddetti; ambo la gilda che segretamente controlla il Sud ed il Genio della Casata Dimir padroneggiano infatti la sottile arte di cogliere le informazioni taciute, di fatto decifrando peculiarità fisiche ed abitudini comprovate di chicchessia semplicemente a partire dai minimi dettagli che il linguaggio corporeo lascia trapelare.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    BASSOKEYMASTER ROGUE1 PUNTO
    SUPPORTOLazav non ha che da attingere alla DIMIR KEYRUNE e sacrificarle un'infimo consumo energetico affinchè essa renda degnamente onore al suo proprietario, fluidificando brevemente la propria struttura e rimodellandosi per l'occasione: mutando forma ed utilizzo essa consente dunque al Genio di poter violare con facilità ogni tipo di serratura, sostituendo di fatto la necessità di altri stumenti da scassinatore ma soprattutto permettendo al truffatore di superare ostacoli e di cogliere occasioni che altrimenti rimarrebbero relegate oltre un banale chiavistello.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    BASSOTRAIT DOCTORING1 PUNTO
    SUPPORTOLazav veste senza sforzo i panni che più gli sono congeniali, di volta in volta approfittando dell'identità ch'egli ritiene adeguata ai fini d'imporsi -o, al contrario, di celarsi- al pubblico per l'occasione presente. Questa sua destrezza da provetto trasformista trae nondimeno origine dalle capacità mutaforma di cui il Genio è per natura dotato, tali per cui l'impegno richiestogli per alterare le proprie fattezze è tanto esiguo da potervi fare ricorso ripetutamente anche a distanza di pochi istanti.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
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    Welcome to the home by the sea - Black Star
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    Soggiogata, la psiche del ragazzo si lascia guidare lungo una via costellata di ricordi e di dolore. Sono memorie ch'egli vorrebbe forse scordare, eppure ad oggi quelle si stagliano luminosissime su di uno sfondo denso di tenebra pur di compiacere la Voce melliflua che aleggia nella stanza. Sono momenti ch'egli non dovrebbe rivelare, segregati nell'oblio e nel segreto impostogli dal Capitano, ciononostante l'influenza subdola in cui il ragazzo è caduto non permette altrimenti.
    Il tradimento non vi rende onore.
    Il primo responso della Voce è tragico, lancinante. Il rimprovero, denso di biasimo, infligge un duro colpo allo spirito ed al corpo della cresta azzurra. Come una scudisciata inferta senza pietà alcuna, così al tatto del dio celeste appare il disprezzo della calda ed ammaliante oratrice. Una frustata, improvvisa, il cui dolore fisico è d'impatto e bruciante, nientemeno che la conseguenza di una rigida verga impressa nettamente sulla pelle. Il tutto, meraviglia delle meraviglie, somministrato con il solo tono della Voce -senza un reale contatto, senza che sulle morbide carni del giovane appaiano testimonianze del fatto. Per certi versi, allora, si potrebbe dire che la punizione non è giunta per davvero ma che Black Star -al di là della sua tempra- l'abbia immaginata così reale da esperirla comunque. Quasi fosse autosuggestione. O, più probabilmente, un'illusione deleteria per il suo io conscio.
    Meritereste di patire la stessa sorte che avete destinato a chi si fidava di voi.
    A rincarare la dose, poi, benchè il ragazzo non possa localizzare con esattezza dove (e se) la ferita gli sia stata inferta, la certezza d'essersi meritato una punizione esemplare sorge improvvisa e incontenibile ed anzi quasi chiama per espiare ulteriore sofferenza nelle veci di un canale preferenziale tramite cui fare ammenda per l'orrido crimine del tradimento. C'è un istante -uno solo, in verità- nel quale l'identità del giovane sfuma ed esso si ritrova ad essere mero riflesso della Voce imperiosa; un istante in cui Black Star cessa di esistere per sè ed acquista invece la dimensione di semplice veicolo per una volontà altra, esterna. Ma è quella stessa Voce ad impedire questo, allentando il proprio controllo pur mantenendo il pieno predominio sul prigioniero.
    Che sia chiaro: in queste terre i traditori muoiono. Tutti, senza eccezione. Il meridione non perdona come si è soliti ad occidente o più sù.
    Non fosse completamente in balia del suo interlocutore, il ragazzo potrebbe dunque rendersi conto del cambio di approccio riservatogli dalla Voce -potesse egli discernere con pieno compimento l'avvenuto contrasto tra supposto e critica, ecco che il dubbio diverrebbe il suo fedele compagno. Invece, imbrigliato in quella vocale malia, il ceruleo giovinastro si ritrova a dar credito una volta di più alla misteriosa autorità cui è di recente devoto.
    Da fuori apparirebbe infatti ovvio che un nuovo tradimento, questa volta ai suoi danni, è esattamente quanto la Voce desidere evitare. Con la massima priorità e dunque tal quale un'eventualità che non deve realizzarsi. La facilità con cui la ciurma del Capitano (ed ella stessa, invero) ha compiuto l'orrore è una terribile prospettiva in tal senso.
    Non potrei aiutarti, se così dovesse essere. E tutti ne perderemmo.
    Come a voler battere il ferro finchè è caldo, il centro dell'attenzione instilla subitaneo un concetto chiave vòlto a cambiare radicalmente prospettiva al rimprovero or ora giustamente espresso: non si deve tradire perchè il tradimento rappresenta una scelta erronea, perchè l'antica legge lo proibisce e persegue, ma soprattutto perchè risulterebbe deleterio per il comune interesse dei presenti, compreso quello del ragazzo. In nessuna piega di questa argomentazione vi è spazio per dubitare della buona fede della Voce -in nessun angolo del presente discorso si può leggere che il divieto al tradimento serve per tutela della narrante stessa.
    Il compito a cui sei chiamato -la grandezza che ti è richiesta- non concederà ad alcuno di noi il benchè minimo errore. Dovremo agire uniti ed in accordo, fidandoci gli uni degli altri e senza mai venirne meno. Questa è la sola chiave per il successo, nonchè il motivo per cui tu, Black Star, sei qui e non altri.
    Il discorso torna a fomentare l'ambizione personale, dimenticandosi brevemente delle restanti frazioni per sobillare lo spirito adolescenziale che non conosce resa. C'è accuratezza nello scegliere le parole, nel dosare le pause, nel costruire l'impalcatura delle frasi. C'è altrettanta attenzione nel passo successivo, delicatissimo, perchè esso ha da trasferire definitivamente la fiducia della preda dal Capitano (qui assente) verso la Voce stessa (la cui maestria culla i pensieri al solo intento di rapirli per sè).
    Non i tuoi amici, non i tuoi compagni, non la ciurma, non Jester stessa. Tu. Tu solo. Tu Black Star. Sei tu l'unico a mostrare le qualità per sostenere la prova che ti aspetta.
    Il climax osserva con fascino il baratro antistante, trattenendo il fiato quel tanto che basta per preparare la stoccata finale. La magia si rende quasi superflua in questi frangenti, ma per buona misura e per immancabile cautela la Voce non manca di tesserla a danno del ragazzino.
    Ma ci devi promettere solennemente che non ti sottrarrai al compito quando l'ora sarà al suo culmine. Lo devi giurare, qui ed ora. La tua parola sarà quindi guida per le tue azioni, come un marchio che si faccia inviolabile custode della tua volontà inflessibile: allora non ci sarà fatica, ostacolo o fallimento che ti potrà far desistere e trionferai certo di giungere al compimento della grandezza.
    la Voce: Passiva | Malia di fiducia e di serenità, veicolata con tramite sonoro
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    Giocatore: AnimeHunter
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    MOMIR
    MOMIR VIG ¤ SIMIC VISIONARY
    ¤ ¤ ¤SIMIC COMBINE
    Forse punto dal commento del verdognolo, lo scienziato loro anfitrione aggiusta sin da subito il tiro (o forse è Momir Vig a doverlo fare, che nell'irruenza della curiosità non sa più dire s'è egli stesso ad aver frainteso). Fatto sta, comunque, ch'egli annuncia di non sottrarsi affatto alla spedizione, ma anzi: Albert guiderà il ramo scientifico dell'azione, richiedendo per sè propio la compagnia dell'erudito vedalken e di una delle guardie armate gemelle.

    Ad udire ciò, il Biomante non sa tuttavia se esserne felice o meno: l'opportunità è sicuramente favorevole e concorde ai suoi obiettivi ma... a ben guardare, ciò significa che dovrà far fronte comune con sconosciuti che sono tali solo per lui e non tra loro. In altre parole, avrebbe preferito una squadra con altri forestieri, così da non dover temere che -a lavoro concluso- Albert e Tanaka1 (già in sintonia) si sbarazzino di lui per evitare spiacevoli fughe di dati sensibili o ricerche pseudo-segrete. In tal senso, allora, la sua migliore rassicurazione è leggere negli occhi del guantifero un'apparente sincera dedizione alla causa scientifica, declinantesi pure null'entusiasmo di poter condividere con un collega il proprio lavoro (da molti per certo considerato una cattiva sorta di astrusa ed incomprensibile stregoneria).

    Lo bramo ardentemente perchè sono convinto possano essere ricerche di grande impatto! Ho già motivo di stima nei tuoi confronti per la determinazione di cui dai prova con l'operare in un territorio ostile come quello occidentale!

    E a metà tra dubbi inespressi, psicosi ingiustificate, interesse personale e genuina curiosità di metodo, a Momir Vig non rimane che imbarcarsi con l'adeguata dose di cautela viziata solamente per oggi dall'ingenuità tipida del ricercatore alle prese con grandi e promettenti prospettive. Quelle che rivolge all'altro scienziato non sono parole di comodo o sviolinate senza fondo, bensì auguri per entrambi sotto il medesimo punto di vista.

    Trascorsa dunque la notte in piena tranquillità (fatta eccezione per un febbricitante sentimento d'attesa, tale da portare il vedalken più volte alla sveglia nella paura di mancare l'alba), la giornata volta al penetrare la struttura infestata vede come primo atto un'adeguata preparazione: il Visionario raccoglie dunque i pochi effetti personali che già non porta indosso (vale a dire pugnale e ferri chirurgici che non trovano spazio nell'armatura di cui è dotato), più tutta una serie di ammenicoli vari che risultano fondamentali nel lavoro di ogni diligente scienziato: vetreria di sorta, sterile quando possibile e corredata degli opportuni strumenti in metallo, trova posto in una cartuccera dove le provette tappate col sughero ed i tamponi in fibre vegetali riposti in sottili tubi metallici rimangono bene allineati, protetti e di facile estrazione per l'utilizzo. D'altro, in realtà, lo strano umanoide nelle tinte del verde palude non abbisogna, giacchè egli non è atto al combattimento e per la sua personale difesa il sopracitato sa maneggiare pressochè soltato bisturi od il pugnale con cui già opera.

    Il secondo frangente è invece quello di una rapida ma silenziosa traversata del lago, immersi in colori paradisiaci a cui si aggiungono quelli pirotecnici in cielo -effetto quest'ultimo di una contraerea di disturbo per i demoni alati a guardia della torre. Per Momir Vig -abituato agli odori di un laboratorio chimico-biologico- l'aria appestata di zolfo non si rende così sgradevole, per quanto c'è da ammettere che un poco stoni con le invocazioni sacre sperse per l'aria. Nel concreto, comunque, ciò che interessa al Biomante ed alla compagnia tutta è che la chiatta su cui viaggiano presto arriva a destinazione, mentre Albert spiega le successive mosse: grazie alle sue indicazioni, allora, anche il vedalken si appresta ad introdursi dall'ingresso celato, rapido scendendo i gradini e tenendo a mente quale svolta seguire a seconda dell'obiettivo assegnatogli (in particolar modo, seguendo il capogruppo scientifico giacchè a lui deve accodarsi).
    PASSIVE SKILLS
    BIOMANTIC MASTERYCOMPETENZE BIOLOGICHE
    EQUIPMENT
    CLOUDSTONE CURIOARMATURA PARZIALE (ARTEFATTO)
    BIOPLASMCOMPONENTI (ATTREZZATURA)
    ◼◼SIMIC GROWTH CHAMBERINESAURIBILITA'◼◼
    SHIELDING PLAXMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    PITHING NEEDLEFERRI CHIRURGICI (ATTREZZATURA)
    SIMIC KEYRUNEPUGNALE (ARTEFATTO)
    WALKING ARCHIVEARCHIVIO DATI BIOMETRICI
    ENERGY100%CONDITIONSPERFECT
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    MOMIR
    MOMIR VIG ¤ SIMIC VISIONARY
    ¤ ¤ ¤SIMIC COMBINE
    C'è sempre una scintilla negli occhi di chi è per davvero votato ad una causa, un fuoco che arde e che anima la persona a dare il suo meglio a prescindere dalle difficoltà. Anche in chi pratica la scienza, ovviamente, checchè se ne dica di rigore ed imparzialità. Così è dunque per Momir Vig, strenuamente ancorato al desiderio di comprendere l'origine ed il funzionamento di ciò che lo trattiene in vita; così è per skekDor, quel violaceo pennuto cadaverico che -pur noto allo scienziato per sola fama- dimostra un saldo convincimento proprio nell'acutezza dello sguardo; così, probabilmente, anche per il ragazzino che della propria gioventù presente fa marcati motore, moto e meta anche in assenza di un reale obiettivo per il futuro.
    Su tutti, comunque, a lasciar filtrare una netta sensazione d'entusiasmo e sollecitudine è niente meno che Albert. Un umano -neanche da dire (giacchè ad Ovest è raro trovare altrimenti). Un cosiddetto scienziato -e qui le cose già si fanno più interessanti. Un ricercatore nell'ambito medico -tombola (davvero, forse il primo mai incontrato da quando ha messo piede su Endlos eoni fa)! Nella descrizione che il suddetto rilascia a riguardo del compito ingrato (giacchè di questo si tratta, almeno per il verdognolo, in quanto impostogli dalla tritone), appare sin da subito evidente che le priorità sono tre, tutte equipollenti: espugnare il lazzaretto entro cui si sono barricati gli youkai, evitare un contagio su larga scala e difendere gli anni di lavoro condensati in ricerche e materiali affini. Nessuna postilla riguardo la cautela per gli ammalati, nè traccia di rispetto in genere per la vita stessa.

    Non hai di che preoccuparti, collega.

    Il commento che si leva dal pelato incartapecorito è asciutto, diretto, ma comunque cordiale: c'è una metaforica mano tesa da parte di Momir Vig, un tentativo d'intesa che rivela la comunanza d'interessi e di campi applicativi (oltre che il pari uso di strumentazione meccanica, tanto malvista ad Ovest). In quest'ottica, infatti, il doversi prestare alla presente missione non è poi così spicevole (fatta eccezione per la porzione bellica, ch'egli rifugge, quella più strettamente scientifica è esattamente la sua specialità).

    Mi chiedo però perchè tu non venga con noi: non conosco il valore della tua ricerca, ma so dire cosa essa rappresenta per lo scienziato suo artefice. Non abbandonerei a nessuno il recupero e la salvaguardia dei miei appunti e laddove non potessi proteggerli da solo chiederei aiuto ma non mi sottrarrei all'operazione.

    La critica non ha però l'intenzione di dubitare delle genuine intenzioni dell'interlocutore, ma solamente di esprimere curiosità per quell'anomalo comportamento: in chi richiede urgenza per un ideale fa alquanto strano non rinvenire altrettanta dedizione al mettersi in gioco in prima persona.

    Ma se temi per la tua incolumità, posso comprendere. In quel caso sarò io ad occuparmi di tutelare scritti e risultati di tuo pugno. Mi assicurerò anche dello stato dei malati e che la loro quarantena non risulti violata per opera dgli oni.

    L'interesse primo del vedalken, tuttavia, è di poter attingere a quel crogiolo di malanni, germi e bacilli per campionare materiale genetico in abbondanza -similmente, di sondare gli afflitti per recuperare dati ed informazioni fondamentali ai fini delle proprie, celate ricerche. Momir Vig non ha infatti mai avuto buon cuore, compassione o pietà di sorta, nemmeno s'è mai speso in attività altre che non avessero un secondo fine o un diretto ritorno per la sua persona. Anche in questo caso, allora, l'imbarcarsi in un compito rischioso nella ripugnante terra d'occidente risponde unicamente all'imperdibile occasione che il lazzaretto profila in modo assai tangibile. E cioè, in altre parole, alla possibilità di recuperare in un sol giorno tanti di quei campioni biologici e di popolazione che altrimenti gli impegnerebbero mesi se non anni di faticosi (ed altrettanto incerti) spostamenti per il semipiano.
    PASSIVE SKILLS
    BIOMANTIC MASTERYCOMPETENZE BIOLOGICHE
    EQUIPMENT
    CLOUDSTONE CURIOARMATURA PARZIALE (ARTEFATTO)
    BIOPLASMCOMPONENTI (ATTREZZATURA)
    ◼◼SIMIC GROWTH CHAMBERINESAURIBILITA'◼◼
    SHIELDING PLAXMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    PITHING NEEDLEFERRI CHIRURGICI (ATTREZZATURA)
    SIMIC KEYRUNEPUGNALE (ARTEFATTO)
    WALKING ARCHIVEARCHIVIO DATI BIOMETRICI
    ENERGY100%CONDITIONSPERFECT
  8. .
    Per le tematiche legate a malattie, stranezze fisiche e cure mi piacerebbe tantissimo infilarci Momir Vig. Cioè, guardando il BG che ho scritto per lui è esattamente il tipo di giocata che lo riguarda! *_*

    Mi rendo però conto che ho già giocato tante scene con te ad Ovest e che largo ai giovani, quindi ho aspettato oggi a propormi perchè ho visto che c'è ancora posto libero.

    Nel caso, sarebbe anche l'occasione in-game per giustificare l'acquisizione di abilità e affini che per ora ho bloccate (per mancanza di punti). *_*
  9. .
    CITAZIONE (Stanfa @ 2/12/2019, 18:18) 
    Qui il prosieguo per il gruppo formato da Mugen, skekDor e ZegananonZegana!
    Buon divertimento!

    Scusate per il ritardo! =(
  10. .
    LAZAV
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EMIRATI MERIDIONALIHOUSE DIMIR
    In tutta onestà non se l'era mai domandato prima, eppure, in seguito all'esperienza odierna, non avrebbe più potuto fare a meno di chiederselo: qual era il vantaggio di una bardatura tanto ornata ed appariscente? Perchè mai ostentare sceglie così vibranti nel colore? Quale la ragione di agghindarsi con un voluminoso ingombro di appendici prive d'ogni funzionalità? La scomodità di viaggiare con quelle astruse scaglie cerulee era seconda solamente all'impossibilità di nascondersi e di tramare nell'ombra, per quanto v'è da ammettere che nell'ottica d'essere una figura di spicco esse garantivano un pronto riconoscimento (ed un giusto tributo d'importanza) in ogni caso d'interazione.
    Fatto sta che Lazav tuttora fatica a capacitarsene. Il ruolo che s'è scelto per la sua scorribanda ad Ovest prevede ch'egli vesta i panni dell'algida tritone, ma per sua sfortuna quegli abiti di carne e d'osso cominciano a stargli stretti prima ancora di cominciare. Non gli serve nemmeno uno specchio per visualizzare la quantità di superfluo che ha indosso. E, ancora una volta, stenta a credere che quell'ammasso di cianfrusaglie semi-rigide che si proiettano dalla sua schiena sia sopravvissuta per così lungo tempo.

    In questo, in effetti, la stessa Zegana avrebbe saputo rispondergli. Oh sì, avrebbe di certo attaccato uno spiegone sui presupposti evolutivi di un tale dispiegamento di belluria! L'avrebbe forse convinto a dotarsene anche se per natura sprovvisto, adducendo esempi pratici e significati meno banali. Dopotutto, anche se non nel titolo, Zegana era una professoressa nella forma. Il suo scopo era quello di spiegare -di insegnare- e di ammantare ogni verbo di un'aura autoritaria. Avrebbe potuto tessere il più grande inganno concepibile e cionondimeno i tecnicismi profferiti senza affanno misti alla pacatezza del suo argomentare sarebbero stati in grado di dissimulare la menzogna dietro un pesantissimo senso d'inadeguatezza dell'interlocutore. Insomma, pensata per essere un'azzeccagarbugli, Zegana avrebbe potuto trarre in fallo anche Lazav, esattamente come stava facendo (pur se a sua insaputa) con l'interezza della corte regale di Laputa.

    Al di là dei commenti beceri, tuttavia, l'esatta ragione per cui il Molteplice ha deciso di adattarsi suo malgrado a queste bizzarre forme anfibie è che lo spettro di Zegana rappresenta nell'immediato il più rapido accesso alla tumultuosa politica dell'Ovest senza ricorrere a sparizioni o delitti d'altri candidati appartenenti ai residui delle antiche famiglie nobili o ai loro affini. Considerato infatti che la Docente s'è trovata ad essere una pedina non indifferente nella guerra che gli sbandati popoli dell'occidente hanno intrapreso contro degli invasori lagomorfi -ed aggiunto pure che la stessa mezzopesce ha preferito ritirarsi nella bolla sicura del Magisterium, ad insegnare come le compete ignorando quali che fossero le sue responsabilità sul territorio di battaglia lasciatosi alle spalle- risulta evidente come il faccendiere di Merovish abbia deciso di cogliere la palla al balzo. Le chiacchiere raccolte dai bassifondi han infatti trovato conferma in informazioni ben più preziose estorte senza difficoltà ad un verde e pelato misantropo (visitato per l'occasione nella baraccopoli sepolta sotto Altatorre), convincendo allora Lazav a muoversi per sfruttare l'occasione irripetibile nelle lande d'Ovest.

    Ne consegue dunque che che il mutaforma in ghingheri sia approdato nei pressi di Umezan, simulando una discesa dal Presidio Errante così da distogliere ogni legittimo dubbio. L'occasione ufficiale è infatti quella del funerale di Xoy, un ragazzino che si racconta essere stato il leader della resistenza armata contro i conigli infestanti, giovane uomo particolarmente affine alla tritone e tale allora da smuoverla -in seguito alla propria morte- dalla sua decisione eremitica. Dovendo però nutrirsi di informazioni di seconda mano (e cioè privo di sussurri d'autore) Lazav intimamente opta per un cauto approccio alla giornata: all'invocazione del santone preposto circa un'ultima orazione funebre, egli la sgargiante Portavoce non risponde nè si avvicina al tumulo, celando in un funereo rispetto per i familiari ed ogni altro che più ha diritto di compiangere il caduto la reale assenza di dettagli precisi su cui imbastire il ricordo del Generale all'atto del trapasso. La stessa, invero, che l* spinge ad evitare contatti diretti con gli altri protagonisti della battaglia campale -quei Mugen e (ahimè!) skekDor di cui già cantano le prime canzoni.
    MANA100%
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    PASSIVADIMIR DOPPELGANGER5 PUNTI
    METAMORFOSI SCENICALazav è il nome complessivo sotto cui vanno una miriade d'identità che il Genio indossa di volta in volta ai fini di celare l'originale: la sua natura di mutaforma gli permette infatti di assumere qualsivoglia sembianza (sia tra i volti noti che tra le fantasie del momento), potendo così abbandonare eventuali ruoli resisi obsoleti per guadagnare anzi nuove influenze a seconda delle necessità.
    PASSIVAEYE OF THE STORM5 PUNTI
    MALIA DI ANONIMATOLazav può rendersi estremamente appariscente se ciò promette d'essergli utile, pur tuttavia la prassi ch'egli segue per la maggior parte delle evenienze è anzi opposta: per il mutaforma l'anonimato è infatti come quel mantello logoro dal quale raramente si separa. Questa seconda pelle ch'egli indossa come propria gli garantisce dunque la riservatezza ed il riparo di cui abbisogna, permettendogli di sopravvivere e prosperare presso il fulcro degli eventi senza che la relativa centralità lo porti a soffrire gli svantaggi di una notorietà scomoda.
    PASSIVAILL-GOTTEN INHERITANCE5 PUNTI
    IMMORTALITA'Lazav non manca mai di presenziare agli eventi che coinvolgono il Presidio meridionale, pure svolge con efficienza il proprio ruolo di Pasha del Kanti ed allo stesso tempo è capillarmente presente sulla scena internazionale, permettendosi addirittura distrazioni e lontanissimi viaggi senza dover rinunciare ad alcun tipo di impegno istituzionale. Per farlo, ovviamente, Lazav abbisogna di una sorta di ubiquità condita da altrettanta spensieratezza... e ciò è largamente possibile grazie all'eredità che un certo qual Biomante suo avo ha dimenticato in una cuccetta della Behemoth: declinato in un comodo quanto smisurato numero di cloni, il lascito che il Pasha può vantare sa perciò garantirgli persino la sicurezza di un'immortalità impropria, in quanto dovesse il singolo perire, il collettivo non ne risentirebbe poi troppo supplendo rapidamente all'assenza dello scomparso.
    PASSIVAQUICKCHANGE5 PUNTI
    METAMORFOSI DELL'ANIMALazav non è certo così sprovveduto da mutare aspetto per celare la propria identità senza parimenti alterare eventuali altre tracce a lui imputabili: ogniqualvolta il Genio riterrà opportuno cambiare sembianze, infatti, il mutamento avverrà pure sul piano spirituale, effettivamente rimodellando la propria anima come se la stesse sostituendo con una totalmente dissimile ed opportunamente adeguata alla nuova identità assunta.
    PASSIVAUNDERWORLD CONNECTIONS5 PUNTI
    RICCHEZZALazav è il legittimo Pasha del Kanti, ovverosia l’autorità economica al vertice dell’omonimo distretto sito nel celebre Bazar merovisho. La rapida scalata al potere di cui il Genio si è reso protagonista -garantitagli da un oculato uso dalle sue abilità di mutaforma- gli ha infatti permesso di accaparrarsi le più cospicue attività legate all’estrazione mineraria su cui il distretto si fonda, di fatto costituendo un unico monopolio commerciale celato dietro la pubblica facciata di una miriade di volti ed attività minori.
    PASSIVATAVERN SWINDLER5 PUNTI
    SPARABALLELazav è in grado di mentire come se non ci fosse un domani: la sua esperienza nel raccontare frottole e nell'infarcirle di dettagli credibili (talvolta permettendo ai propri interlocutori di dubitare di quanto egli dice soltanto per circuirli ancor più) non è probabilmente seconda a niente e nessuno. Ciò rende dunque il Genio capace d'inserirsi in qualunque contesto e di rivoltare qualsiasi argomentazione, offrendo sempre e comunque l'illusione di conversare con la persona più onesta ed affidabile di tutto il semipiano.
    PASSIVATRAIN OF THOUGHT5 PUNTI
    MINDFUCK ALERTLazav ha speso non poca cura ad organizzare la difesa della propria psiche onde evitare di riproporre le falle evidenti di cui egli stesso, in qualità di esperto psiomante e di subdolo ladro mentale, s'avvantaggia quando penetra le altrui menti. In un intricato contesto di oscuri pensieri fittamente concatenati egli è perciò in grado di rilevare senza indugio e senza ritardi ogni benchè minimo tentativo d'intrusione, operando poi di conseguenza per tutelare la propria sfuggente segretezza e nondimeno quella degli Eversori cui appartiene.
    PASSIVAWAY OF THE THIEF5 PUNTI
    INIZIATIVALazav vanta d'essere scaltro quanto subdolo, in particolar modo quand'egli si applica in prima persona per la gestione dei propri affari. In effetti, dovendo coniugare la necessità di un basso profilo alla reiterata consuetudine di manipolare gli eventi per trarne il massimo vantaggio, il Genio tende allora ad operare prima d'ogni altro, saggiando le circostanze nel pieno delle loro possibilità così da pianificare indisturbato la propria mossa d'apertura. [GRATUITA da ROGUE]
    ARTEFATTODIMIR CLUESTONE ¤ [BUSSOLA DEI DESIDERI]0 PUNTI
    BUSSOLA PER DESIDERILazav non si è certo fatto sfuggire l'equipaggiamento di maggior valore tra tutti quelli a disposizione degli Eversori: oltre le apparenze di una bussola incrinata e del tutto inutilizzabile si nasconde infatti la possibilità d'indagare direttamente desideri e brame, ottenendo quale vaticinio un'indicazione approssimativa (ma comunque d'inestimabile valore) circa la direzione da intraprendere per agguantare i propri sogni.
    ARTEFATTODIMIR KEYRUNE1 PUNTO
    CHIAVE MUTEVOLELazav si è dotato di un curioso artefatto, un'elegante chiave metallica le cui decorazioni contorte a prima vista non sembrerebbero poter aprire alcunchè. Essa nasconde invece un potenziale sopito, un segreto sublime e cangiante in grado di rendere questo minimo artefatto a dir poco fondamentale e far sì che un gingillo apparentemente come tanti sia in realtà chiave di volta per potersi muovere ovunque senza incappare in porte sbarrate.
    ARTEFATTODIMIR SIGNET ¤ [MARCHIO DEL VUOTO]0 PUNTI
    SIGILLO DI SEGRETEZZALazav reca un marchio indissolubile, un peculiarissimo occhio tatuato ad indicare la propria appartenenza agli Eversori: esso rappresenta una cautela cui tutti i membri sono tenuti a sottoporsi, tale per cui un'eventuale violazione di segretezza (anche se involontaria od incoscia) verrà impedita con la massima priorità, rimuovendo all'istante e senza possibilità di ritorno ogni informazione ed ogni possibile collegamento tra il possessore del marchio e l'apparente Gilda di mercenari. [SCENICO]
    MERCESEAL OF THE GUILDPACT ¤ [SIGILLO DEL SENSO DI SQUADRA]400 EC
    PERMANENTE (1)Ogni sigillo è uno sticker adesivo che permette di monitorare lo stato di salute di un gruppo, in quanto esso assorbe un campione dell'essenza della prima persona che lo tocca e -per tutta la durata della giocata- solo questi potrà rimuoverlo; da quel momento fino alla fine dell'avventura, il sigillo ne rifletterà le condizioni con differenti colori. Se la coccarda è verde la persona che ha attaccato il sigillo è in condizioni ottimali, ma se diventa rossa vuol dire che è ferita; quando l'adesivo vira al viola la persona si trova in uno stato fisico o emotivo alterato da illusioni, allucinazioni, veleno, maledizioni o malie emotive. Se l'adesivo si stacca da solo vuol dire che la persona ha perso la vita. Ogni pacchetto di stickers contiene dieci sigilli in tutto e la loro efficacia è temporalmente limitata alla durata di una quest: quando l'effetto si esaurisce essi diventano bianchi, rimovibili da chiunque, e riutilizzabili nella prossima avventura.
    MERCETOME OF THE GUILDPACT ¤ [TOMO BIOGRAFICO]50 EC
    MONOUSO (6)Libro bianco che si riempie con la biografia di chi lo autografa per primo, adeguando con accuratezza il numero di pagine necessarie per narrarne la vita fino al momento della firma. Non può essere sovrascritto una volta compilato e non è attendibile per dedurre specifici punti deboli.

    TOMI USATI: Yasuf ʿĀmir Khalīfah (Califfo), Najaran, Salazar Severus Marvolo, Maria Van Helsing, James Johnson (Gran Mastro Gingillo), Karima Fusa, Mary Sue (Lazav) - biografie aggiornate alla data di fondazione degli Emirati Meridionali.
    MEDIOCOERCED CONFESSION1 PUNTO
    SUPPORTOLazav non trae profitto dal commercio di segreti quanto piuttosto trae potere personale da uno sfruttamento oculato di queste stesse informazioni sensibili: per tale motivo, dunque, tra le capacità di cui il Genio si fregia vi è anche la mirabolante perizia nel sottrarre a piacimento ogni genere di dettaglio privato, sfoderando con piena disinvoltura quello che pare un tocco qualsiasi ma che in realtà è in grado di spalancare i recessi consci ed incosci delle proprie vittime e privarle senza avviso alcuno di quanto si affannavano a celare.
    MENTALE
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    VARIABILECONVOLUTE2 PUNTI
    DIFENSIVALazav adora leggere nei volti delle proprie vittime il senso di sconfitta e di totale annullamento che sopraggiunge quando si accorgono di essere tanto impotenti quanto tragicamente invischiate nelle trame che lui stesso ha intessuto: questo vale anche per il trucco basilare che il Genio opera quando deve tutelarsi da imprevisti di natura magica, riuscendo in tutta semplicità a contorcere e quindi a vanificare ogni tipo d'incanto e d'energia arcana ma, soprattutto, a lasciare basito e sbigottito il suo speranzoso artefice.
    ENERGETICA
    ISTANTANEA
    MULTIPLA
    BASSOENTER THE INFINITE ¤ [PERCEPTION]1 PUNTO
    SUPPORTOLazav appartiene a pieno titolo agli Eversori di Merovish, gilda di mercenari in realtà dediti alle macchinazioni che tuttora sorreggono la capitale del Sud; come tale, dunque, egli ha accesso ad una segretissima quanto inviolabile rete che connette tra loro tutti i membri, permettendo a questi di dialogare a prescindere dalla distanza o ancora di agire come un tutt'uno in battaglia, condividendo percezioni ed integrando punti di vista distinti previo il pagamento di un misero obolo energetico.
    MENTALE
    SPECIALE
    MULTIPLA
    CRITICOGLIMPSE THE UNTHINKABLE1 PUNTO
    OFFENSIVALazav conosce innumerevoli vie ed ancor più segreti su come sconvolgere una mente e piegarla al proprio volere, aggiungendo ogni nuova esperienza ad un bagaglio di torture psichiche tutt'altro che sguarnito. Tra le peggiori cui egli sia mai ricorso si annovera senza dubbio l'indicibile shock causato da una rivelazione senza pari, una verità totalizzante cui non si può essere in alcun modo preparati e che il Genio impartisce senza pietà a chiunque sia sufficientemente incauto da subirne il tocco letale. [PLAYER-KILLING]
    MENTALE
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    MEDIOPSYCHIC STRIKE1 PUNTO
    OFFENSIVALazav è in grado di canalizzare le proprie energie mentali in uno o più dardi traslucidi, evidentemente immateriali e con l'affascinante peculiarità di rassomigliare ad una distorsione visiva di quanto li circorda; non sono queste altro che delle sferzate psichiche da manuale, offensive mentali delle più comuni che tuttavia, viaggiando ad alta velocità contro il proprio bersaglio, rappresentano comunque un'arma di ottima fattura, impareggiabile efficacia e nondimeno squisito gusto esotico.
    ENERGETICA
    ISTANTANEA
    MULTIPLA
    VARIABILESHADOW OF DOUBT ¤ [SEME DELLA DISCORDIA]2 PUNTI
    SUPPORTOLazav considera il più della gente al pari di pedine delle quali disporre per il proprio sottile gioco, di fatto divertendosi a sconvolgere le loro vite in modo subdolo ed unicamente ai propri fini. Non stupirà quindi ch'egli faccia ampio uso di dubbi e diffidenza da instillare nelle menti delle proprie vittime, ovverosia di zizzania e disaccordo da far filtrare mediante onde psichiche: i compagni Eversori non lo temono, certo, eppure han da lui appreso che fidarsi è bene ma che, pure, spesso e volentieri non fidarsi è un obbligo.
    MENTALE
    BREVE
    MULTIPLA
    ALTOTERRUS WURM ¤ [LA SABBIA OBBEDISCE]1 PUNTO
    OFFENSIVALazav non può dirsi particolarmente affine alla branca magica nè invero maneggia le energie arcane; egli preferisce invece -e di gran lunga- gli approcci fisici, specialmente quelli fluidi ed ambigui nei quali eccelle. La benedizione dello Yuzrab, tuttavia, si estende a ciascun membro Eversore e così, all'esigenza, il Genio può invocare l'essenza del deserto per come la conosce: come fosse un wurm la rena convergerà allora attorno al mutaforma, onde poi riversarsi sul nemico compatta e devastante quanto una slavina d'arida sabbia.
    FISICA
    BREVE
    SINGOLA
    MEDIOUNDERCITY PLAGUE ¤ [MALATTIA DEL MERCENARIO]1 PUNTO
    OFFENSIVALazav conserva in sè il retaggio dell'iniziazione alla gilda degli Eversori: prima dell'ideazione del Marchio, infatti, i mercenari affiliati dovevano sottoporsi ad un giuramento che culminava con l'accettare una sorta di morbo simbionte, la cui somministrazione ponderata non recava però loro alcun danno. Al contrario, quando trasferita per contatto diretto sulla base delle energie del portatore, la malattia rivela il proprio violento ed immediato decorso, erompendo dolorosissimi bubboni purulenti sulla zona interessata.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    VARIABILEVOIDWALK2 PUNTI
    DIFENSIVALazav è solito tenere un basso profilo in tutte le attività che lo coinvolgono, riuscendo quindi ad attestarsi come un individuo sfuggente e sempre defilato: sulla scia di questo modo d'essere egli ha anche incentrato la propria incolumità, facendo sì che il proprio corpo si rimodelli all'occasione e ceda il passo agli ostacoli solidi ed ai pericoli di natura fisica ma al contempo dia l'impressione di averli attraversati indenne, quasi che il Genio sia anzi immateriale e sostanzialmente invulnerabile.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    VARIABILEWIT'S END2 PUNTI
    DIFENSIVALazav può vantare un indiscusso dominio sulla mente, che sia propria o di altri, e sui sottili processi che ne regolano gli stati di salute o malattia; ai fini di mantenere la propria in piena efficienza e di evitare l'instillarsi di malevole perturbazioni, il Genio può dunque opporre un diniego secco ed inoppugnabile, dichiarando concluso ogni tentativo di violare la sua mente ed al contempo annullando ogni furberia ai suoi danni.
    MENTALE
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    BASSOWIZENED SNITCHES1 PUNT0
    SUPPORTOLazav milita con costanza tra le file degli Eversori di Merovish e tale sodalizio trova reiterato vigore negli scopi comuni nonchè nei mezzi coi quali perseguire i suddetti; ambo la gilda che segretamente controlla il Sud ed il Genio della Casata Dimir padroneggiano infatti la sottile arte di cogliere le informazioni taciute, di fatto decifrando peculiarità fisiche ed abitudini comprovate di chicchessia semplicemente a partire dai minimi dettagli che il linguaggio corporeo lascia trapelare.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    BASSOKEYMASTER ROGUE1 PUNTO
    SUPPORTOLazav non ha che da attingere alla DIMIR KEYRUNE e sacrificarle un'infimo consumo energetico affinchè essa renda degnamente onore al suo proprietario, fluidificando brevemente la propria struttura e rimodellandosi per l'occasione: mutando forma ed utilizzo essa consente dunque al Genio di poter violare con facilità ogni tipo di serratura, sostituendo di fatto la necessità di altri stumenti da scassinatore ma soprattutto permettendo al truffatore di superare ostacoli e di cogliere occasioni che altrimenti rimarrebbero relegate oltre un banale chiavistello.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
    BASSOTRAIT DOCTORING1 PUNTO
    SUPPORTOLazav veste senza sforzo i panni che più gli sono congeniali, di volta in volta approfittando dell'identità ch'egli ritiene adeguata ai fini d'imporsi -o, al contrario, di celarsi- al pubblico per l'occasione presente. Questa sua destrezza da provetto trasformista trae nondimeno origine dalle capacità mutaforma di cui il Genio è per natura dotato, tali per cui l'impegno richiestogli per alterare le proprie fattezze è tanto esiguo da potervi fare ricorso ripetutamente anche a distanza di pochi istanti.
    FISICA
    ISTANTANEA
    SINGOLA
  11. .
    PNG
    Il rinnovato cambio d'ambiente non delude le aspettative dell'austera docente -nè, ella si augura, quelle dei discenti lì riuniti- ottenendo al contempo di sobillare uno e più tentativi di risposta al quesito che vi si accompagnava. E' dunque il Galanodel, il Principe, il primo del trio ad azzardare un proprio vaticinio: egli, invero, è pure colui che solo giunge ad un'esatta risoluzione, a discapito invece del tentativo di Mush o del silenzio parziale del più adulto Marvolo.

    Mi congratulo con lei, Sig. Lowarn: ciò che tutti possiamo ammirare è in effetti un esemplare di Magnolia, il cui nome specifico rivela l'attitudine del fiore a svilupparsi in un frutto allungato, rossastro come i semi che contiene e di forma rigorosamente cilindrica. Magnolia cylindrica, dunque, una specie arborea comune, forse cosmopolita, di certo ampiamente diffusa nell'occidente endlosiano. Stupisce tuttavia la sua assenza ad Est, presidio che nonostante la fitta foresta di cui può fregiarsi non vede la presenza di detta specie o -se mai l'ha figurata entro la propria flora, l'ha ad oggi perduta.

    Come suggerito dalla tritone che li accompagna lungo il sentiero della scoperta -e compatibilmente con le esperienze e i trascorsi di ognuno- nello scenario che fa da sfondo a quest'esatto momento della lezione si possono infatti riconoscere panorami tipici dell'Ovest, spezzati qua e là da rimandi alle religione e mitologia del luogo; un esempio lampante è rappresentato dagli intagli che costellano i solidi tronchi o nella disposizione di alcuni esemplari come allineati a definire le pareti di un tempio vegetale, ma pure nell'abbondanza e nella varietà delle specie più esotiche. In più, ai margini della stanza/serra/bolla, le presenti visioni sono corroborate dai profili montuosi di cinque picchi assai celebri, immancabilmente riferentesi alla regione che un tempo fungeva da capitale col nome di Sequerus.

    Caratteristiche fondanti di questa specie sono, in particolare, una repulsione degli estremi ed un'ottima prosperità in terreni e condizioni di abbondanza: Magnolia predilige infatti pendii e boschetti aperti su substrato argilloso, umido e fertile, leggermente acido e ricco di materia organica, ben drenato e in pieno sole o con ombra parziale.

    B1-Mc

    Per evitare che durante il periodo estivo il fogliame possa bruciare, si è soliti coltivare Magnolia in pieno sole unicamente in quelle zone con climi estivi freschi ed umidità costante. Parimenti, gli appartenenti a questa specie non tollerano terreni poveri o forti ventilazioni, nè è auspicabile un'esposizione meridionale troppo accentuata la quale potrebbe indurre i boccioli ad aprirsi troppo presto, quando il periodo primaverile ancora crudo può riservare improvvise ghiacciate notturne essenzialmente deleterie per la pianta.

    La tavoletta in dotazione ad ognuno si aggiorna visualizzando le suddette informazioni e là dove Mush e padroncino questa volta sono caduti in errore (colpevolmente o meno, consapevolmente oppure no), pure Salazar e l'incanto di cui questi si rende artefice sono tristemente destinati a fallire, benchè per diverse ragioni; la nebbiolina violacea che si diffonde per l'aere all'invocazione Legilimens (che, peraltro, Zegana può riconoscere almeno negli intenti per via di un comune linguaggio basato sul medesimo idioma utilizzato per appellare ogni specie botanica) si scontra infatti con una corteccia liscia e grigiastra che pur se giovane e flessibile non cede contro l'ingerenza psichica in atto.

    Per queste esatte ragioni, in molte culture locali la famiglia arborea delle Magnolidae è tempio saldo di tradizioni: cylindrica e molte altre specie simili sono infatti al centro delle ritualità canoniche di piccoli villaggi e più grandi società, pubbliche religioni, misticismi eremitici e finanche più celate sette, i cui membri si richiamano ai valori ed al territorio dell'occidente.

    Forse che detta pianta (se non tutte, come temuto dal mangiamorte) risulta immune a simile fonte di potere? O fors'anzi -ben più grave!- ella e le compagne mancano letteralmente di una mente da poter leggere? In realtà, come la Portavoce non manca di sottolineare tempestivamente, la problematica si esplica ben più a monte ed è da ricercarsi nella natura specifica di questo fiore.

    La genìa vegetale in esame è in effetti rinomata per le sue molteplici proprietà di salvaguardia, rendendola dunque un elemento chiave per incanti, rituali e preparazioni che abbiano intenti di protezione. Magnolia cylindrica in particolare si mostra tra le varietà più coriacee nonostante il suo portamento apparentemente esile e le ampie necessità per un corretto sviluppo. Eppure, nelle giuste condizioni di salute, essa è capace di resistere sorprendentemente bene a contesti avversi per cause innaturali tra le più disparate.

    Il parallelismo appare dunque lampante e sin da subito richiama le dinamiche che sovente si possono riscontrare quando una protezione è per l'appunto richiesta: in tempi rigogliosi, di prospero vigore, non è affatto complesso tutelarsi d'ogni danno, mentre assai più difficile è compiere altrettanto quando carestia e debolezza la fanno da padrone. Così, dunque, sfruttare elementi di Magnolia cylindrica raccolti nel pieno della sua forma e preparati od utilizzati senza sciuparne il potenziale può aiutare a salvarsi dai pericoli anche in quei frangenti ove in autonomia non sarebbe fattibile qualsivoglia forma di difesa.

    Nonostante ciò... i ben noti eventi che hanno sconvolto l'Ovest nel recente passato hanno mostrato magnitudine tale da sopraffare ogni naturale difesa di detta specie: ad oggi pochi sono gli esemplari superstiti, arroccati qua e là nei dintorni della perduta regione di Sequerus, ben lungi però dalla capitale corrotta dai nefasti spiriti.
    Per nostra fortuna, tuttavia, i miei viaggi in loco prima della completa catastrofe -ed, invero, la preziosa collaborazione dei membri della congrega che rappresento- ci permettono oggi di poter osservare, saggiare direttamente e persino propagare la presente specie. Lungi da me la volontà di apparirvi immodesta, ciononostante l'uso e l'utilità di queste serre -nonchè dell'intento conservazionistico e divulgativo che tematicamente le avvicina al Magisterium (cui ovviamente afferiscono)- si esplicano anche e soprattutto in occasioni come queste. A quanto risulta dalle cronistorie archiviate presso la biblioteca di Palanthas, in effetti, esse paiono tutt'altro che infrequenti sul semipiano.

    Zegana abbandona il rigore tecnico per promulgare l'effettiva funzione dell'Alleanza Simic di cui rappresenta il vertice, tuttavia il momento pubblicitario dura un solo istante e tosto ella ritorna al tema centrale della lezione in corso: Magnolia cylindrica nell'uso quotidiano e nella magia.

    Al di là delle digressioni, comunque, vi risulterà evidente che per poter sfruttare una simile fonte di magia protettiva dovrete prima ottenere il controllo della medesima essenza, coerentemente con l'equilibrio insito negli arcani e nella vita stessa: per rispondere dunque alla vostra richiesta di un momento pratico ed applicativo, vi chiedo ora di sperimentare in prima persona.

    In effetti, così come solamente lo stregone del villaggio sa trattare la materia naturale in modo adeguato per ricavarne i benefici, così anche gli studenti non devono essere tratti in inganno da una semplicità di utilizzo che non è veritiera: talvolta le situazioni disperate affinano gli spiriti e lasciano che un'insperata risonanza faccia il suo effetto -portando ad un uso istintivo e valevolo della terra e della vita che da essa trae origine- ma molto più spesso la distinzione tra un successo ed un fallimento è da ricercarsi nell'attenzione e nell'esercizio che un discente preparato vanta dalla sua rispetto ad un improvvisato e sprovveduto debuttante.

    Provate dunque a svellere un frammento di corteccia, cogliete una gemma o nutrite la pianta con la vostra energia vitale per far sbocciare i fiori e strappare in cambio una delle foglie ellittiche e coriacee (prima bronzee e poi d'un verde cupo). Ottenuto il materiale che più vi è affine, provate ad immaginarne un uso efficiente con quelle che sono le vostre personali abilità volte alla difesa ed alla protezione, quindi date adito agli sforzi ed impegnatevi nell'unire i due elementi in vostro possesso.
    Se avrete svolto correttamente l'operazione, il potere da voi evocato risuonerà in armonia con l'essenza vegetale, la quale ne amplierà l'efficacia o addirittura la portata. Ciò significa anzi che potrete ricorrere più rapidamente o con minor dispendio a quanto già siete in grado di compiere o -perchè no- sfruttare suddetta comunanza misterica per comprendere quale sia la struttura arcana dell'incanto da voi richiamato e studiarne limiti e contromisure nell'eventualità che per i vostri scopi vi serva demolire un baluardo invece che erigerlo.

    8° TURNOSCADENZA: 10/01/2020, ORE 23:59.
    Innanzitutto le mie più sentite scuse. Sono sparito per mesi, senza avvisare e non c'è stata ragione di questa mia mancanza. Insomma, avrei almeno potuto avvertirvi. Il cambio di ritmi lavorativi mi ha scombussolato abbastanza, l'aggiunta dell'influenza stagionale ha peggiorato il tutto, ma ciò che davvero non avevo preventivato è quanto mi abbia tolto la voglia di scrivere il condurre lezioni per studenti in real life (per quanto, devo dire, ben meno entusiasmanti che l'ambito fantasy di cui vi parlo con Zegana).

    Eccomi comunque di ritorno, con un intervento abbastanza lungo in cui cerco di darvi (vi = ai vostri PG) qualche base conoscitiva della specie arborea in esame e al contempo aggiungere un po' di contestualizzazione con gli eventi accaduti su Endlos nonchè vissuti di riflesso da Zegana stessa. Chiudo aggiungendo qualcosa di fantastico e cioè le suddette proprietà magiche della pianta, nonchè un invito a scaternarvi per provarle con mano: per il turno corrente avete dunque carta bianca su cosa e come sfruttare dei "pezzi" di Magnolia cylindrica e sarà idealmente anche l'ultimo turno corposo, perchè salvo spunti interessanti da parte vostra (e cioè dai vostri esercizi, o da particolari domande e curiosità dei vostri PG) non ho molto da aggiungere alla descrizione di questa specie e potrei concludere la lezione con un esempio o due da parte della stessa Zegana.

    Per le prossime lezioni vedrò di aggiustare il tiro "sprecando" meno tempo con la descrizione dell'ambiente (che qui però era doverosa, visto che è la sua prima inaugurazione in-game) e concordando off-game direttamente con i partecipanti (tra cui avrete priorità, se lo desiderate) quanta teoria e quanta pratica nella giocata. Ammetto che, pur provenendo da GdR dove "scuola" e "lezioni" erano la prassi (per quanto declinate su ambientazioni stringenti con PG meno variegati e con interessi decisi a tavolino), credevo più semplice imbastire una giocata "frontale": il mio timore è di risultare monodirezionale, pedante o noioso, senza lasciarvi spazio d'interazione o costringendovi a subire spiegoni che poco vi interessano (ancor meno ai PG) e dai quali uscite senza divertirvi o senza esservi portati a casa granchè di tipo conoscitivo/esperenziale.

    Aiutatemi quindi a capire cosa avreste migliorato nella giocata, lasciandomi un feedback in bacheca: ciò vale tanto per le vostre aspettative, quando per l'effettivo giocato o per spunti che vi pare siano mancati/non siano stati colti da me. Come sempre, infatti, non si finisce mai di apprendere e di migliorare (ma soprattutto vorrei garantire delle buone esperienze di gioco a chi si intrattiene con me)!

    Grazie! <3

    PS: la scadenza è nominale, ma assolutamente non posso pretendere soli 7 giorni dopo il mio ritardo abissale!
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    Giocatore: AnimeHunter
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    original
    June + Hadar
    Earth / Endlos
    Giugno è #PrideMonth, il mese dell’orgoglio. Di orgoglio di essere quel che si è: persone, prima di tutto. Persone che amano persone. Di ogni genere e orientamento sessuale.
    È il mese del #LoveIsLove, dell’amore dirompente che travalica tutte le barriere.
    Quello a cui Febbraio, con il suo San Valentino, le rose rosse e i cuori di cioccolato, fa una pippa. Perché l’amore è un sentimento libero, senza forma e senza colore. Di tutti i colori. È una festa policroma con sottofondo di tamburi e fischietti, non un incontro monocromatico per 2 della durata di un pasto di 3 portate.
    Giugno è il mese in cui i membri della comunità LGBT+ camminano per il mondo a testa alta, sventolando bandiere arcobaleno e seminando piume, glitter, paillettes, e in cui gli etero-ottusi si chiedono se sia proprio necessario. Si, è proprio necessario. Perché essere visibili significa esistere e le sfilate a questo servono: dare visibilità a chi, durante gli altri 11 mesi dell’anno, viene (ancora) discriminato per la propria identità di genere e il proprio orientamento sessuale; a chi, in passato, ha dovuto lottare con la forza contro abusi, violenze e brutalità inflitte da una società che ha fatto dell’eterosessualità una regola e dei generi uomo/donna le uniche identità possibili (e dell’omosessualità un “disturbo mentale”).

    ~ da "Giugno è #PrideMonth, il mese dell’orgoglio: ecco come e dove celebrarlo" di LeSexenRose


    Benchè la situazione generale nel Multiverso sia decisamente positiva e non si riscontrino particolari necessità di rivendicazione, in alcuni sperduti angoli dello stesso permangono recalcitranti sacche d'immotivata resistenza: per tali motivazioni è allora importante perseguire nel celebrare la ricorrenza del Mese dell'Orgoglio (omosessuale e non, Queer per una più corretta inclusività), affinchè non si consideri raggiunto l'obiettivo fino a che, effettivamente, l'interezza delle culture disseminate sui vari piani dimensionali abbia riconosciuto quelli che sono inalienabile porzione dei diritti fondamentali di ogni essere vivente. Dopotutto, nella vastità sconfinata di cui siamo tutti parte, non è ammissibile considerare qualsivoglia caratteristica migliore di un'altra sulla base delle proprie abitudini o preferenze: risulta infatti evidente che ogni naturale variante è di per sè valevole e gli si ha da tributare un giusto rispetto.

    ~ da Meditazioni sull'Essere, capitolo diciottesimo: "La diversità del sentire"


    La lobby gay (anche nota come lobby LGBT e definita a ragione "gay mafia") è una potentissima organizzazione infiltratasi nella politica e nelle istituzioni del semipiano tutto. Essa è costituita da gruppi di pressione (lobbisti) a favore dei diritti LGBT, è associata a gruppi di influenza posti in posizioni di rilievo nei settori della moda e del mondo dello spettacolo, dell'intrattenimento e anche in politica (particolarmente nei Presidi Est ed Errante, il cui massimo rappresentante è l'ambasciatore Quarion Galanodel <pron. Queerion>) in ambito informativo fino alla vita di tutti i giorni.
    Il suo principale intento ("gay agenda") è quello di favorire l'espansione dei diritti per le devianze sessuali e si adopera per promulgare l'oscena "teoria gender", un diabolico progetto mirante alla distruzione della famiglia e dell'ordine naturale su cui si fonda la società. Nonostante i lobbisti gay lavorino incessantemente per eliminare le prove dell'esistenza di questa organizzazione, diversi giornalisti d'inchiesta sono riusciti a scoperchiare il complotto da essa architettato, rivelando che la cosiddetta "Danza degli Dei" (la coloratissima celebrazione di fine anno, patrocinata dai poteri forti nel mese di Hadar e cioè in tempi non sospetti rispetto a giugno/Alkaid, già mese devoto alle baracconate arcobaleno) è in realtà il primo, decisivo passo per omosessualizzare in massa e a sua insaputa l'interezza della popolazione.

    ~ da Iniquipedia, alla voce "Lobby Gay"


    Purtroppo in alcuni Stati occidentali è previsto il contratto di matrimonio tra due persone dello stesso sesso solo per “difendere” capricci personali di lobby contro la famiglia, mascherati da difesa di interessi generali e “diritti” coi quali si logora poco alla volta il concetto stesso di uomo e donna, destabilizzando così l’ordine naturale in un perverso disegno volto a sostituire il bene con il male, il normale con l’anormale e soprattutto in un attacco frontale verso le Famiglia Tradizionale.
    In questo progetto contro la tradizione e l’ordine naturale si creano unioni non proiettate verso la procreazione; unioni come quelle tra i cosiddetti “gay” che avvengono per uno spirito di emulazione e soddisfazione di capricci individuali, fino ad arrivare all’ordine di figli ai vari supermercati online tra madri surrogate o uteri in affitto e qualsivoglia altro metodo pur di riuscire a “comprare un figlio”, essendo quelle unioni logicamente improduttive! [...] Assistiamo sempre più spesso a sindaci che violano la legge trascrivendo “matrimoni” omosessuali contratti all’estero, fino a legalizzare le “unioni civili” fra persone omosessuali. Solo chi è in malafede non vede in tutto ciò un progetto globale ostile alla famiglia tradizionale e alla procreazione di figli, portato in ogni angolo del mondo dai paladini della sovversione transnazionale.

    ~ da "In Difesa della Famiglia Tradizionale" di Fabrizio Sgandurra

    miniQRbis ----- QRbis

    A prima vista potrebbe apparire soltanto un complicatissimo intrico di linee e di puntini, totalmente privi di ordine o significato. Qualcosa di strano, di forestiero, di innaturalmente astruso e di certo non necessario. Forse, addirittura, uno strumento sovversivo della famigerata Lobby Gay con il quale ordire un complotto subdolo a detrimento delle povere genti e della sacralità della famiglia (cioè, dico, perchè nessuno pensa ai bambini?). In realtà, ben lungi dal farsi carico di queste fantasiose illazioni, il QueeR Code è semplicemente una tecno-runa che ha saputo coniugare in un'unica sede due distinte componenti scientifiche ed i loro rispettivi campi d'appartenenza.
    La prima porzione, fisica e rappresentata dal succitato glifo quadrato -inciso per l'appunto di un codice puntinato secondo precise regole che ne permettano all'occorrenza pronta codifica e decodifica- viene comunemente applicata sulla nuda pelle in qualità di tatuaggio inchiostrato (liberamente in vista o meno, a discrezione del portatore): essa, oltre a fornire il sostrato materiale per l'accentramento del potere necessario alla sua attivazione, assolve pure a molteplici funzioni di comunicazione accessoria, tra cui ovviamente quella di affermare la propria appartenenza alla comunità LGBT+ (o quantomeno la propria affiliazione ed il sincero supporto verso la stessa), nonchè lo strenuo desiderio di rivendicare una basilare ed inalienabile libertà dalle etichette e dai costrutti socio-culturali canonici (spesso troppo lesti nell'incasellare la vastità di ogni singola persona entro rigide ed immutabili categorie -ed in ciò, nel logo grafico del QueeR Code, la sovrapposizione delle iniziali sta proprio a testimoniare questo desiderio di spezzare ogni catena ed ogni vincolo che siano stati imposti contro il proprio volere).
    La seconda frazione, invece, si rende immateriale ed in sè sublima l'insieme di sentita compassione e di genuina accettazione ambo necessarie per approcciarsi con giusto rispetto alla sensibilità di ognuno in quanto persona -e cioè a prescindere da ciò che definisce nei modi e nel sentire quella medesima individualità: la complessità richiesta alla componente fisica del QueeR Code (di gran lunga incrementata dall'utilizzo dell'intero spettro di colori e non più limitato ai soli bianco e nero) rispecchia infatti la molteplicità d'espressione che ogni singolo ha a disposizione per tratteggiare -anche momentaneamente e senza pretesa di incontrovertibile fissismo- ciò che sente valido per sè. Ne deriva dunque che la lettura di una persona attraverso il suo QueeR Code (azione per la quale non è necessaria alcuna abilità specifica, giacchè il codice stesso agisce in qualità d'interfaccia universale, perennemente attiva e diretta senza danno al subconscio di chiunque la osservi) permette una subitanea e profonda comunanza a livello emotivo, tale da affinare il sentire degli interagenti e promulgare una più autentica comunicazione tra di essi: ogni sorta di inibizione o di presunta barriera al dialogo -sia essa effettiva, percepita o forzosa- si dissolverà quindi senza opporre più resistenza e così pure per ogni intima resistenza fonte consapevole o meno di pregiudizio o d'incertezza (finanche paura) verso l'ignoto.
    Non si commetta però l'errore di credere che l'apposizione del QueeR Code -a tutti gli effetti un barcode identificativo- vada in qualche modo a limitare la fluidità di pensiero e di azione che sono anzi il fondamento del codice stesso: tutt'altro che controproducente o paradossale, la tecno-runa in esame assicura che ad ogni precisa personalità si possa associare un tag di riconoscimento senza che questo imprigioni in alcun modo il soggetto entro quelle medesime, temporanee caratteristiche. Il QueeR Code non funge infatti da limite invalicabile entro cui costringere una presunta diversità, bensì veicola senza legacci le due sacrosante prerogative dell'autodeterminazione: affermare la propria libertà di dirsi (“io sono così”) e manifestare la propria libertà di essere (“io esisto”) aprendosi al contempo al resto del mondo, senza nascondersi, senza temere ed anzi tendendo una salda mano per avvicinarsi ad aiutarsi a comprendersi (così da vivere, assieme, le meraviglie della varietà individuale).
    Per concludere, dovesse chi indossa un gendress sfoggiare al contempo anche il proprio QueeR Code, l'abbinata dei due prodigiosi artefatti saprà produrre un incremento non indifferente delle abilità collegate a ciascuno di essi: il QueeR Code, previo un adeguato consumo energetico, potrà infatti ribaltare la propria funzione direttamente sul lettore, invertendo così i ruoli e concedendo a chi lo veste (e cioè al possessore tatuato) di individuare con chiarezza le specifiche personali dei dirimpettai con i quali si sta intrattenendo (ovverosia come se ad essere tatuato non fosse lui bensì gli altri). Similmente, il gendress acquisirà un'ulteriore malia passiva derivante da ciò che il codice esprime e che rispecchi dunque appieno la precisa personalità del suo indossatore.

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    Confezionato in qualità di omaggio ad un'attempata regnante che ha fatto del suo stile impeccabile -pur se sobrio- un vero e proprio vanto (un'allegra vecchietta così ben voluta dai suoi sudditi che, pur di non ferirli, ella si ostina a calcare questa terra senz'alcun progetto di andarsene), il Pantone Queen ha presto acquisito lo status di Queer-friendly per l'immancabile arcobaleno in esso rappresentato nonchè per la triviale e sfacciatissima operazione di propaganda che -in apparenza- la Lobby Gay ha voluto ricavarvi anche al di fuori del contesto del Pride, esibendo dunque quest'artefatto tanto nei salotti televisivi più trash che su riviste patinate altamente glitterate (al punto di farne un meme idolatrato al di là dei suoi scopi originari).
    In sostanza, comunque, il Pantone Queen è un pratico e maneggevole prontuario di colori al quale affidarsi non solo quando alla ricerca del perfetto abbinamento scarpe-abito-cappello (il che è già comunque tanto, siete avvisati!) ma anche e soprattutto nei momenti di incertezza verso sè o il proprio futuro o quando ancora sia richiesto il saggio consiglio di Her Majesty "la nonnina" The Queen Elizabeth II. Come un vero e proprio oroscopo annuale, infatti, il Pantone Queen associa ad ognuno dei 300 giorni endlosiani (più altri 65 extra, tali da considerarsi jolly e cioè di scorta dovessero mai servire per qualche speciale occasione) il colore che più assicurerà fortuna in quel preciso giorno, allegando pure una massima di Sua Maestà che cela in sè un sibillino ma sincero aiuto per affrontare ogni eventuale difficoltà. Con una corretta interpretazione delle profezie in esso riportate sarà dunque possibile aggirare gli ostacoli del quotidiano ed emergere dalle criticità con pieno successo, al fine di trarre dal Fato le chiavi per compiere una vita lunga e soddisfacente, benchè si renda necessariamente evidente come sia possibile ricorrere a questo gratuito escamotage una sola volta al giorno (tanto nel caso l'enigma venga risolto quanto ci si arrenda senza permearne i segreti).
    Laddove il suggerimento criptico si mostrasse però troppo ostico o troppo oscuro, il Pantone Queen non rimarrà invero un oggetto dal vuoto valore o destinato al disuso, in quanto l'abbinata dello stesso con il gendress -nella foggia di un chiccosissimo ventaglio di carta (un vero e proprio accessorio must have, d'infinita classe e di sgargiante ricercatezza!)- permetterà al possessore di entrambi di produrre un matching perfetto con l'eletto colore odierno e -oltre a tributare così giusto omaggio alla Regina- potenzierà ambedue gli effetti, da un lato aggiungendo alla malia del gendress la capacità di sanare le storture dell'animo (afflizioni, maledizioni e simili) e dall'altro ottenendo un parziale beneficio aggiuntivo relativo alla perla di saggezza del Pantone Queen a prescindere dal suo corretto vaticinio o meno.
    Similmente, anche l'uso combinato di Pantone Queen e QueeR Code si è mostrato in grado di incrementare vicendevolmente i vantaggi dei due singoli artefatti: rimembrando i regali consigli di vita frutto dell'esperienza della vecchina, l'analisi condotta attraverso il QueeR Code risulterà in effetti ben più profonda ed accurata di quanto non avverrebbe sfruttando la tecno-runa in solitaria, veicolando così una sorta di empatia rinforzata che -negli estremi contesti edonistici di una sfenata libido- permetterà una comunanza tale da sfiorare la crasi emotiva (crasi, non crisi!) per un'esperienza davvero totalizzante ed intima oltre ogni dire. Resta comunque valido l'effetto (benchè più limitato) in ogni altro contesto, tale per cui la succitata commistione tra istinti potrà immancabilmente dirsi valida e strenue come se conseguenza di un consumo energetico attivo pari ad alto (invece che il canonico medio delle abilità passive), nonchè sufficiente a permettere un nuovo sguardo (da diversa prospettiva) al quesito giornaliero espresso dallo stesso Pantone Queen, così da rivelarne un secondo aiuto sorprendentemente inedito.

    pantonequeenred


    gendress

    Ispirato alla celebre bandiera rainbow nella sua versione originaria ad otto colori (rosa, rosso, arancione, giallo, verde, turchese, blu e viola), il gendress rappresenta nonchè ostenta tutto l'orgoglio che caratterizza il movimento LGBT+ (e di cui c'è onestamente bisogno). In particolare, esso è disponibile proprio nei soli otto esemplari che nominalmente ricalcano i suddetti colori fondanti, per quanto questa sia solamente una caratteristica pro forma ovvero una soluzione d'emergenza nel caso più di un gendress si presenti nel medesimo luogo o tempo e sia necessario distinguerlo dagli altri.
    In realtà, forte di una diversità naturale e di una varietà incessante (che sappia declinarsi senz'alcun ostacolo aderendo alle specificità di ognuno) il gendress è di per sè un abito unico nel suo genere (ha-ha!) perchè multiforme e incredibilmente sfaccettato, sempre in divenire e mai uguale a se stesso. Esso ha infatti la peculiare abilità di mutare d'aspetto secondo il personalissimo sentire di chi lo indossa, adattandosi al contempo sia ai gusti, all'espressività e al mood del suo modell* che al contesto, alla situazione ed al preciso ruolo nel quale si è calat* (ma sempre nel rispetto dei valori e della valenza del suo portatore).
    Grazie al gendress, dunque, sarà sempre possibile sfoggiare un abito degno dei più grandi (e folli) stilisti d'alta moda (in effetti il gendress sembra preferire l'attire di un celebre indossatore, tal Billy Porter), una mise di ultimo grido che di certo non farà sfigurare in nessuna occasione (nemmeno al Gran Ballo di fine anno, ove sarà pienamente in accordo allo sgargiante arcobaleno di colori della Danza degli Dei). Anzi! Grazie al gendress sarete sempre al centro dell'attenzione (nel bene o nel male, chè i bigotti esistono comunque, eh!) e se il vostro naturale glamour non fosse sufficiente a catalizzare gli sguardi di tutti -se la momentanea foggia dell'abito non fosse già di per sè l'argomento principe di ogni sano pettegolezzo in sala- allora la malia che passivamente emana dal gendress si preoccuperà di supplire a questa disdicevole mancanza rendendovi l'oggetto (il soggetto!) di ogni taciuta o conclamata brama ed il tutto senza nemmeno doversi scomodare nella ricerca del leggendario unicorno dal crine arcobaleno, simbolo dell'amore libero e privo di pregiudizi, la cui favoleggiata amicizia garantirebbe una cavalcatura esclusiva e di sicuro effetto!.
    Bonus accessori del gendress comprendono inoltre la possibilità di eseguire lip sync perfetti (semmai vi fosse necessario stupire i presenti con le vostre immancabili abilità canore) nonchè la feature cruciale di non sentirsi mai, per alcuna ragione (malie, forzature ed affini compresi), inadeguati o inferiori ad altri, al di là che sia per merito o per causa del gendress stesso. Per contro, tuttavia, il gendress può in taluni casi dare alla testa, sovraccaricando il portatore di fabulousness e perciò spingendolo -in preda al pieno orgoglio di sè- a non celare alcun aspetto della propria persona (fisicamente e/o caratterialmente) così come ad indugiare nella curiosità e nella fluidità di quei campi affettivi e di preferenza sessuale che ancora non sono stati esplorati. Ultimo ma non ultimo punto (perfettamente in linea con l'essenza neutrale dell'abito), il gendress assumerà sempre sembianze imparziali e cioè non esclusive di alcun genere specifico: simbolo infatti dell'impropriamente detta ideologia gender (<pron. giender>), il gendress non prenderà mai posizione univoca ma si lascerà sempre aperto ad una paritaria commistione, evitando dunque ogni tipo d'offesa al millantato "buon gusto" pur promulgando la libertà di autodeterminazione che per diritto spetta ad ognuno.

    GendressBPred

    spac
    Pantone Queen
    (Comune)
    QueeR Code
    (Raro)
    gendress
    (Epico)
  14. .
    Giocatore: AnimeHunter
  15. .
    E se giungesse un Lazav con le sembianze di Zegana? :^|
    (Che Zegana -quella autentica- lo sai non parteciperà in prima persona)

    [Piano B: Momir Vig, che però è per lo più inerme e un peso morto -ma potrebbe essere più adeguato se si parla di artefatti]
3413 replies since 26/2/2007
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